Lodovico Settala

Lodovico Settala (Milano, 27 febbraio 1550Milano, 12 settembre 1633) è stato un medico e traduttore italiano.

Biografia

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Nacque a Milano dal medico Francesco Settala e da Giulia Ripa, figlia del giureconsulto pavese Giovanni Francesco Ripa[1].

Studiò nel collegio dei Gesuiti di Brera e si laureò in Medicina all'Università degli Studi di Pavia nel 1571. Due anni dopo ottenne la prima cattedra straordinaria di Medicina a Pavia; ma vi rinunciò poco tempo dopo per svolgere l'attività medica a Milano. Ebbe tuttavia le cattedre di politica e di morale nelle Scuole canobiane di Milano e l'incarico di protofisico generale dello stato di Milano nel 1600[2].

Conobbe e strinse legami con molti gesuiti originari del Brasile e, grazie a queste conoscenze, Settala ottenne moltissimi doni esotici da quel luogo che conservò con cura in una wunderkamera costruita e finanziata da lui stesso. Questi molti oggetti provenienti dal Brasile possono essere visti oggi nella Pinacoteca Ambrosiana a Milano e tra questi possiamo trovare persino uno straordinario mantello che i sacerdoti della popolazione dei Tupinanbà indossavano durante le cerimonie sacre e durante i sacrifici, composto interamente con piume di pappagalli, il cui restauro nel 2018 si deve all'Opificio delle pietre dure a Firenze.

Lodovico Settala si prodigò in occasione delle epidemie di peste che si svilupparono a Milano nel 1576, e nel biennio 1628-1630 (la famosa peste dei I promessi sposi). Alessandro Manzoni lo nomina ne I promessi sposi, una prima volta nel capitolo XXVIII, quando parla del figlio, Senatore Settala, medico, membro, insieme ad Alessandro Tadino del tribunale della sanità ai tempi della vicenda di Renzo e Lucia; e una seconda volta nel capitolo XXXI, allorché è tra i primi ad accorgersi che la "strana malattia" che si stava diffondendo nella zona lecchese, era la peste.

Fu seppellito nella basilica degli Apostoli, detta di S. Nazaro, in Corso di Porta Romana a Milano.[3]

Opere

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Frontespizio della prima edizione del trattato De ratione instituendæ, & gubernandæ familiæ, Mediolani, apud Io. Baptistam Bidellum, 1626

Lodovico Settala scrisse numerose opere, di medicina, filosofia e di storia naturale, oltre che di morale e di politica. Fra le sue opere si ricordano la traduzione latina, con commento, dei libri ippocratici De aëribus, aquis et locis (In librum Hippocratis Coi de aeribus, aquis, locis, commentarii V. Appositus est Graecus Hippocratis contextus ope antiquorum exemplarium, restitutus, ... Cum indice rerum et verborum locupletissimo, Coloniae: Ioan. Baptistae Ciotti Senensis aere, 1590)[4] e dei Problemata di Aristotele (Commentariorum in Aristotelis problemata Tomus I-II, Francoforte sul Meno: apud haeredes Andreae Wecheli, Claudium Marnium, & Ioannem Aubrium, 1602).

Note

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  1. ^ CERL Thesaurus, «Ripa, Giovanni Francesco (1480-1535)»
  2. ^ Giuseppe Ferrario, Statistica medica di Milano: dal secolo XV fino ai nostri giorni, vol. 2, Milano, Guglielmini e Redaelli, 1840, p. 45.
  3. ^ SETTALA, Ludovico - Treccani, su Treccani. URL consultato il 10 aprile 2024.
  4. ^ Luigi Belloni, Carlo Borromeo e la Storia della Medicina, in San Carlo e il suo tempo: atti del convegno internazionale nel IV centenario della morte (Milano, 21-26 maggio 1984), vol. 1, Edizioni di Storia e Letteratura, 1986, p. 170.

Bibliografia

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