Ludovico Gatto (Roma, 7 maggio 1931Roma, 14 giugno 2019[1]) è stato uno storico italiano.

Biografia

[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi in lettere alla Sapienza di Roma nel 1952, con una tesi di storia su papa Gregorio X di cui fu relatore Raffaello Morghen,[2] ha insegnato storia medievale nelle università di Chieti, Catania e, come docente ordinario, dal 1981 nell'ateneo romano.[2]

Di orientamento politico repubblicano, è stato assessore all'edilizia pubblica del comune di Roma nella giunta del sindaco Ugo Vetere[3] e, dal 1985 al 1988, succedendo a Renato Nicolini, assessore alla cultura nella successiva giunta presieduta da Nicola Signorello.[4] Dal 1998 al 2008 è stato direttore del Centro studi internazionale Giuseppe Ermini.[2]

Nella sua copiosa produzione di medievista, oltre a numerosi testi specialistici, sono presenti anche opere destinate a un pubblico più vasto. È autore, inoltre, di introduzioni a volumi di importanti storici quali Henri Pirenne, Jacob Burckhardt e Johan Huizinga.[5]

Opere

[modifica | modifica wikitesto]

Curatele e introduzioni

[modifica | modifica wikitesto]

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Paolo Boccacci, Addio a Ludovico Gatto, studioso del Medioevo. Fu assessore alla Cultura al Campidoglio, su roma.repubblica.it, 15 giugno 2019. URL consultato il 23 giugno 2019.
  2. ^ a b c Centro di studi internazionali Giuseppe Ermini di Ferentino. I presidenti del Centro Archiviato il 15 marzo 2017 in Internet Archive..
  3. ^ Articolo del quotidiano la Repubblica, 23 maggio 1984.
  4. ^ Articolo del quotidiano la Repubblica, 2 agosto 1985.
  5. ^ Catalogo del Servizio bibliotecario nazionale.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN7407541 · ISNI (EN0000 0001 2276 0885 · SBN CFIV054776 · BAV 495/71293 · LCCN (ENn82050821 · GND (DE132703025 · BNE (ESXX1281772 (data) · J9U (ENHE987007261534205171