Una legge finanziaria (anche legge di stabilità e legge di bilancio e manovra economica o solo manovra) è una legge ordinaria della Repubblica Italiana emanata su proposta del governo italiano per regolare la politica economica del paese per un triennio[1].

Contiene disposizioni in tema di finanza pubblica e di politica di bilancio, ed è pubblicata regolarmente sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, secondo una formula ricorrente nel titolo, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato"; insieme con la legge del bilancio dello Stato, è la norma principale prevista dall'ordinamento giuridico italiano.

Storia

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Dopo l'introduzione di elementi di federalismo fiscale nell'ordinamento degli enti locali territoriali (realizzata dalla riforma costituzionale del 2001), richiede che l'attività finanziaria statale venga coordinata con quella locale. Pertanto, la nuova legge di stabilità deve ogni anno adottare norme di coordinamento della finanza pubblica dei vari livelli di governo, allo scopo di rispettare i requisiti di convergenza economico-finanziaria imposti dal trattato di Maastricht.

Nella legge finanziaria per l'anno 2008 è stato aggiunto il collegato sul welfare (contenente norme su previdenza, lavoro e competitività). Lo stesso provvedimento inoltre è stato scritto secondo una classificazione per missioni e programmi, ritenendo l'Esecutivo che una tale struttura avrebbe reso il documento più trasparente e leggibile.

Ai sensi della legge n. 196/2009 è stata sostituita sostanzialmente e formalmente, a partire dal 2010, dalla legge di stabilità,[2] la quale, rispetto alla legge finanziaria, prevede novità sia in ordine ai tempi di presentazione sia in merito ai contenuti.

La legge n. 243/2012 ha disposto che, a partire dal 2016, la legge di stabilità costituirà un unico testo legislativo con la legge di bilancio. La Legge di Stabilità 2016 (legge n. 208/2015) sarà quindi l'ultima legge di stabilità separata dalla legge di bilancio. Il 28 luglio 2016 il Parlamento ha approvato in via definitiva la legge che disciplina la nuova legge di Bilancio[3], presentata da Francesco Boccia (primo firmatario), presidente della commissione Bilancio della Camera. La Riforma del Bilancio dello Stato è diventata legge (163/2016) con il voto favorevole di oltre l'80% delle forze parlamentari di Camera e Senato.[4][5]

Descrizione

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Con la legge di stabilità il Governo ha la facoltà di introdurre innovazioni normative in materia di entrate e di spesa, fissando anche il tetto dell'indebitamento dello Stato.

Deve essere presentata dal Governo al Parlamento entro il 15 ottobre (in passato era il 30 settembre). Il Parlamento ha tempo di esaminarla, emendarla e approvarla entro il 31 dicembre. Oltre la scadenza di fine anno, la Costituzione, all'art. 81 c. 2, prevede il limite del successivo 30 aprile, da autorizzare con legge apposita che conceda l'esercizio provvisorio del bilancio (contenendosi per ciascun mese nel limite di un dodicesimo della spesa dell'anno precedente).

A seguito dell'approvazione da parte del Parlamento, la legge finanziaria regola la vita economica del Paese nell'arco di un anno solare. Gli obiettivi economici di più lungo periodo sono invece definiti dal Governo nel Documento di economia e finanza (DEF). Quando una manovra economica è giudicata insufficiente ai fini economici-politici da raggiungere spesso si parla di manovra aggiuntiva o correttiva da aggiungere a quella di base.

Contenuto

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Nella legge finanziaria deve essere specificato:

Tipi di manovre economiche

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Seguendo le direttive di politica economica e di bilancio sono possibili manovre economiche di tipo restrittive (es. austerità) se la priorità di scelta è rappresentata dal riequilibrio dei conti pubblici (riduzione del deficit e debito pubblico) oppure espansive se la priorità di scelta è rappresentata dalla crescita economica ricorrendo al finanziamento della spesa pubblica in deficit (eventualmente keynesiano se concentrato sugli investimenti). L'alternativa può essere anche una stretta patrimoniale sui redditi/rendite alti impiegata anziché per riequilibrare i conti pubblici per favorire la crescita tramite investimenti pubblici, soluzioni miste oppure anche il pareggio di bilancio seguendo il teorema di Haavelmo.

Vincoli europei

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Oltre al DEF, essenziale nella definizione della Legge finanziaria è il Trattato di Maastricht, il trattato sull'Unione europea sottoscritto anche dall'Italia il 7 febbraio 1992, che nella sua parte III definisce l'Unione economica e monetaria (UEM) e individua i principali obiettivi economici e monetari da perseguire per la progressiva realizzazione dell'UE.

Alcuni di questi obiettivi riguardano anche la finanza pubblica, noti come parametri di Maastricht, ribaditi successivamente nel patto di stabilità e crescita e ulteriormente ridefiniti nel patto di bilancio europeo (fiscal compact):

In base alla procedura European Semester, gli Stati membri della UE dovranno presentare entro il mese di aprile di ogni anno alla Commissione europea e al Consiglio europeo i loro bilanci per essere discussi, prima che il dibattito avvenga nei rispettivi parlamenti nazionali. Commissione e Consiglio valutano le manovre economiche in base a parametri determinati in termini di “spreco di risorse” e “livelli insostenibili di consumo”, presentano le loro raccomandazioni vincolanti entro luglio, a seguito di allerte preventive adottano la riscrittura dei programmi e le sanzioni verso i Governi inadempienti (per ora limitate a una multa massima pari allo 0,2% del PIL), che in autunno i governi dialogheranno poi con i relativi parlamenti.

Cronologia delle finanziarie dal 1978 a oggi

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Note

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  1. ^ § 27.4.186 - L. 31 dicembre 2009, n. 196. Legge di contabilità e finanza pubblica., su EdizioniEuropee.it, 31 dicembre 2009. URL consultato il 9 settembre 2020.
  2. ^ Art. 7,comma 2, lett. c) legge 31 dicembre 2009, n. 196
  3. ^ http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0042410.pdf AC 3828
  4. ^ La Finanziaria cambia volto - Il Sole 24 ORE, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 21 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2016).
  5. ^ Cambia il bilancio dello Stato - News - Italiaoggi, su italiaoggi.it. URL consultato il 21 settembre 2016.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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