Lazzaro Liberatori | |
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Nascita | Collepardo, 10 giugno 1903 |
Morte | Battaglia di Catalogna, 16 gennaio 1939 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Regno d'Italia |
Forza armata | Regio Esercito Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale |
Arma | Fanteria |
Corpo | Bersaglieri Corpo Truppe Volontarie |
Reparto | 2º Reggimento fanteria CC. NN., 4ª Divisione fanteria "Littorio" |
Anni di servizio | 1934-1939 |
Grado | Camicia nera |
Guerre | Guerra di Spagna |
Battaglie | Battaglia di Catalogna |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Combattenti Liberazione[1] | |
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Lazzaro Liberatori (Collepardo, 10 giugno 1903 – Battaglia di Catalogna, 16 gennaio 1939) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna[2].
Nacque a a Collepardo, provincia di Frosinone, il 10 giugno 1903, figlio di Alfredo e di Carolina Cinè. Bracciante agricolo, fu arruolato nel Regio Esercito per svolgere il servizio militare di leva assegnato al 10º Reggimento bersaglieri.[1] Assunto nei ruoli della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale nel 1923, venne mobilitato per esigenze della guerra d'Etiopia nella 6ª Compagnia complementi nell'aprile 1936, e inviato in Africa Settentrionale Italiana.[1] Rimpatriato nel novembre dello stesso anno, il 18 gennaio 1937 fu nuovamente mobilitato e inviato a combattere nella guerra di Spagna con i complementi del battaglione "Lupi" del 2º Reggimento fanteria CC.NN della 4ª Divisione fanteria "Littorio".[1] Cadde in combattimento il 16 gennaio 1939 nel corso della battaglia di Catalogna, e per onorarne il coraggio fu decretata la concessione della medaglia d'oro al valor militare.[2] Gli fu intitolata la piazza principale del suo paese natale, e le sue spoglie mortali riposano nel Sacrario Militare Italiano di Saragozza, in Spagna.[1]