Istituto mutualistico per la tutela degli artisti interpreti ed esecutori | |
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Attiva | 2010 – presente |
Stato | Italia |
Tipo | Ente pubblico economico |
Ruolo | tutela giuridica ed economica delle attività artistiche |
Sede/QG | Roma, via Piave, 66 |
Soprannome | IMAIE |
Anniversari | 12 luglio |
Sito web | www.nuovoimaie.it/ |
Presidente | |
Presidente | Andrea Miccichè |
L'Istituto mutualistico per la tutela degli artisti interpreti ed esecutori (IMAIE) è un ente italiano che opera nel campo dell'interpretazione artistica.
L'IMAIE nacque nel 1977 per iniziativa dei tre sindacati di settore di CGIL, CISL e UIL come libera associazione tra artisti, interpreti e musicisti per proteggere le loro prestazioni professionali e far valere il diritto all'equo compenso connesso all'utilizzo o la riproduzione delle opere interpretate o eseguite, in base a quanto previsto dalla legge sul diritto d'autore n. 633 del 1941 e dalle leggi successive. Dal 23 dicembre 1994 l'Istituto divenne persona giuridica[1].
Il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, con decreto del 30 aprile 2009, dichiarò l'IMAIE estinto[2][3][4]. In seguito il TAR del Lazio accolse la sospensiva cautelare dell'efficacia; tuttavia il Consiglio di Stato, con ordinanza n. 3530 del 14 luglio 2009, accolse a sua volta il ricorso contro l'ordinanza di sospensione del TAR, confermando così la validità del processo di estinzione[5].
Nell'aprile 2010, con decreto legge recante «Disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali» fu istituito il Nuovo IMAIE[6]. Nel 2012 L'istituto fu contestato dall'associazione Artisti 7607[7][8] la quale si è poi costituita come concorrente commerciale al suddetto.
Dal 21 dicembre 2012 il mercato dell'intermediazione dei diritti connessi al diritto d'autore è stato liberalizzato; di conseguenza ogni artista può scegliere liberamente da quale ente farsi rappresentare per la gestione dei diritti che la legge gli riconosce, a fronte delle utilizzazioni delle opere cui ha preso parte[9].
Nel momento in cui un'opera artistica viene riutilizzata, sorge a favore degli artisti presenti nell'opera (attori, cantanti, musicisti, direttori d'orchestra) un diritto di riutilizzazione che deve essere remunerato. Finalità dell'ente è la salvaguardia dei diritti degli artisti interpreti, sia in Italia che all'estero. Rientra tra le finalità dell'ente anche la promozione della cultura (in particolare musicale) italiana.
L'IMAIE tutela i diritti degli interpreti di opere musicali, cinematografiche e audiovisive che vengono riutilizzate e/o trasmesse dalle radio, dalle televisioni o da qualsiasi altro ente utilizzatore (locali pubblici, sale da ballo, discoteche, ecc.).
L'attività fondamentale dell'IMAIE (come la SIAE per autori ed editori) è incassare, per conto degli artisti interpreti ed esecutori, i proventi loro dovuti in seguito alla riutilizzazione delle opere da loro interpretate e, dopo aver individuato gli artisti aventi diritto a compenso, provvedere alla ripartizione a questi ultimi dei proventi riscossi. Non vi è alcun obbligo ad associarsi per poter ricevere il pagamento dei diritti: il compenso è infatti dovuto a tutti gli artisti indistintamente, siano essi soci dell'IMAIE o meno. L'istituto ha attivato una serie di iniziative per reperire gli indirizzi degli artisti ai fini di effettuare la comunicazione dei compensi maturati ed evitare che il compenso non venga ritirato[10].