L'inseminazione artificiale è un'operazione medica di fecondazione tramite metodi di bioingegneria. È impiegata in caso di sterilità maschile o di ridotta vitalità spermatica. Consiste nell'inserimento di sperma nell'apparato genitale femminile.
L'inseminazione artificiale si può distinguere in:
A seconda della sede in cui il liquido seminale viene immesso, si possono distinguere diversi tipi di inseminazione:
La scelta della sede dipende dalla qualità dello sperma utilizzato, in modo da favorirne la penetrazione nella cavità uterina. Per procedere all'inseminazione artificiale, sia la parete uterina che le tube della donna devono essere perfettamente integre.
Fra i rischi correlati a questa pratica si ritrovano aborti [11], malformazioni fetali, gravidanza ectopica e ovulazione multipla[14], mentre l'iperstimolazione ovarica, presente raramente, può essere anche eliminata.[11]
I nascituri che derivano da queste tecniche corrono rischi significativamente maggiori di malformazioni e malattie genetiche [15], scarso peso alla nascita, macrosomia fetale (probabilmente dovuto a diabete gestazionale della madre), nascita prematura [16], morte nei primi anni di vita [17].
L'inseminazione artificiale intracervicale, considerata la tecnica meno invasiva, non ha necessità di alcun trattamento preventivo atto ad aumentare la mobilità degli spermatozoi (necessaria per raggiungere e fecondare l'ovocita). Viene però richiesta al soggetto donante un'astinenza sessuale di almeno 4 giorni, onde garantire una quantità di sperma sufficientemente abbondante ed una concentrazione di spermatozoi elevata. Il liquido seminale del donatore, raccolto pochi minuti prima dell'inseminazione (non oltre 20/30) mediante masturbazione manuale e successiva eiaculazione in apposito contenitore sterile, viene suddiviso in due parti: la prima (0,5 ml di liquido seminale intero) viene introdotta attraverso apposito mezzo meccanico sterile (una cannula vaginale o una pompetta urologica simile allo speculum ginecologico, in sostituzione della funzione del pene) lungo il canale cervicale; la seconda e restante parte dello sperma raccolto, più abbondante, viene depositata nella vagina. In tale procedimento, per evitare che lo sperma fuoriesca successivamente dalla vulva, si utilizza spesso una coppetta di plastica che, passate diverse ore dall'applicazione (almeno 4-6), viene rimossa. Esistono altre tecniche ma i risultati sono leggermente inferiori.
Per quanto riguarda l'inseminazione intrauterina essa si effettua solo dopo un preventivo trattamento sugli spermatozoi del donatore che avviene o tramite lavaggio con sospensione, di facile realizzazione (la cosiddetta swim up)[18] oppure mediante separazione degli spermatozoi su determinati gradienti (i più noti sono quelli di Percoll); immediatamente dopo, quando la donna si trova in posizione ginecologica, attraverso una sonda (denominata di Kremer-Delafontaine) o con un altro dispositivo elettronico (detto di Markler) inseriti nella vagina, si inietta il liquido seminale trattato, direttamente nella cavità uterina, mediante operazione teleguidata su appositi monitor collegati alla strumentazione predetta. In alcuni casi, può essere necessario intervenire con una leggera anestesia locale.
L'inseminazione artificiale non riguarda soltanto gli esseri umani ma anche il resto del mondo animale, sia per quanto riguarda gli animali di compagnia come i gatti (la cui tecnica intrauterina risulta la più efficace)[19] e quelli da allevamento, come i maiali, per aumentarne la produzione anche prestando molta attenzione alle malattie che si possono trasmettere.[20]
L'inseminazione artificiale e in special modo quella extraconiugale ha portato diverse opinioni nei vari paesi del mondo, sia a livello legislativo[21] che religioso:[22]