La guerra etiopico-sasanide fu un insieme di conflitti che contrapposero, alla fine del VI secolo, l'Impero sasanide persiano all'Impero di Axum etiope per il controllo e lo sfruttamento dell'regno di Himyar (Arabia meridionale).
Dopo la battaglia di Hadramawt e l'assedio di Ṣanʿāʾ nel 570, gli Etiopi furono espulsi dalla Penisola araba.
Essi riuscirono peraltro a ristabilire la loro presenza e il loro potere in quelle stesse regioni nel 575 o 578, quando un nuovo esercito persiano[1] invase il regno Himyarita e ristabilì sul trono il deposto sovrano, in posizione tuttavia di vassallo di Ctesifonte.
Il fatto mise per sempre fine alla presenza politica etiope in Arabia.