Giuseppe in Egitto
Titolo originaleJoseph in Ägypten
AutoreThomas Mann
1ª ed. originale1936
1ª ed. italiana1937
Genereromanzo
Sottogenerestorico
Lingua originaletedesco
AmbientazioneEgitto
ProtagonistiGiuseppe
CoprotagonistiMut-em-enet
Altri personaggiPotifar il Flabellifero, Mont-Kaw, i due nani Se'ench-Wen-nofre (Teodorino) e Dûdu, gli augusti genitori Huij e Tuik, Beknechons
SerieGiuseppe e i suoi fratelli
Preceduto daIl giovane Giuseppe
Seguito daGiuseppe il Nutritore

Terzo romanzo della tetralogia Giuseppe e i suoi fratelli (titolo originale Joseph und seine Brüder), dello scrittore tedesco Thomas Mann, Giuseppe in Egitto (Joseph in Ägypten), iniziato nel 1932, terminato e pubblicato nel 1936 a Vienna, è ispirato, al noto racconto biblico, limitatamente alla prima parte del soggiorno egiziano del patriarca, Genesi 39,1-20[1].

Il romanzo, articolato in sette capitoli, narra la vicenda di Giuseppe, ceduto come schiavo dai fratelli a un mercante ismaelita, condotto in Egitto e venduto a Potifar, potente cortigiano di Faraone. Divenuto, per la sua abilità, maggiordomo e amministratore dei suoi beni, Giuseppe subisce la corte serrata di Mut-em-enet, moglie del suo signore. Respinge le insistenze della donna ma viene ingiustamente accusato di aver tentato violenza su di lei e, per questo, cacciato dalla casa e imprigionato.

Edizioni italiane

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Voci correlate

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  1. ^ Gen 39,1-20, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.