Giuseppe Faggin (Isola Vicentina, 20 ottobre 190623 settembre 1995[1]) è stato un filosofo e storico della filosofia italiano.

Biografia

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Laureatosi nel 1930 con Erminio Troilo all'Università di Padova,[2] Faggin fu professore di filosofia nei licei classici di Bassano del Grappa (1930-1933), Campobasso (1933-1935) e Vicenza (dal 1935); nel 1951 divenne libero docente di storia della filosofia, ma anche se portò avanti una collaborazione scientifica continua con l'Università, non entrò mai nei ranghi accademici.[3][1]

Studioso del platonismo, della tradizione mistica e dell'occultismo, tradusse per la prima volta in Italia le Enneadi di Plotino, pubblicate nel 1947–48 per l'Istituto Editoriale, e riedite nel 1992 da Rusconi.[1]

Altri suoi lavori riguardano Meister Eckhart e la mistica medioevale tedesca, il filosofo Schopenhauer, la stregoneria e l'occultismo rinascimentale.[1]

Era padre di Federico, importante fisico e inventore: sua l'invenzione nel 1971 del microprocessore.

Pubblicazioni

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Monografie

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Traduzioni

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Note

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  1. ^ a b c d In ricordo di Giuseppe Faggin.
  2. ^ Franco Volpi, Ars majeutica. Studi in onore di Giuseppe Faggin, pag. 3, Neri Pozza, 1985.
  3. ^ Giovanni Reale, Presentazione, in Plotino, Enneadi, a cura di Giuseppe Faggin, Milano, Bompiani, 2000, p. IX.
  4. ^ Estratti del testo su Plotino pubblicato da Giuseppe Faggin per Garzanti.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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