Giampaolo Dossena (Cremona, 30 settembre 1930Cremona, 5 febbraio 2009) è stato un giornalista e scrittore italiano, uno tra i massimi esperti di giochi, e il primo a rendere popolari i giochi con le parole, con le sue rubriche sui maggiori quotidiani italiani. Ha scritto inoltre una Storia confidenziale della letteratura italiana, dotata di un respiro enciclopedico e di uno stile decisamente caratteristico.

Biografia

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Laureato in lettere a Pavia, iniziò la sua carriera pubblicistica negli anni cinquanta. Esordì nel 1949 come studioso di letteratura italiana e dialettale con un saggio sui diari di Vittorio Alfieri, cui «dedicò benevola attenzione Benedetto Croce».[1] Tra l'altro, scoprì e pubblicò il diario del concittadino Giambattista Biffi, letterato settecentesco.[2]

È stato molto attivo nell'editoria presso le maggiori case editrici (Sansoni, Feltrinelli, Rizzoli, Arnoldo Mondadori Editore, Bompiani), e ha collaborato con numerosi periodici (Linus, L'Espresso, L'Europeo, La Stampa, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, ecc.), specializzandosi ben presto nella storia dei giochi, sia con le carte che con le parole o altro. Il suo interesse per i giochi è iniziato collaborando con i Wutki sulle pagine di Linus e con il Caffè letterario, e ha raggiunto la sua massima espressione nella rubrica che tenne su Tuttolibri dal 1980 al 1987.[3]

Nel 2005 ha donato alla Biblioteca Statale di Cremona 2000 volumi della sua immensa biblioteca, raccolti in oltre cinquant'anni di studi di letteratura e di gioco. È morto il 5 febbraio 2009 nella sua casa di Cremona.

Nel 2019 ai 10 anni dalla sua scomparsa Play - Festival del Gioco ha istituito a suo ricordo il primo premio in Italia alla Cultura Ludica. Nello stesso anno la famiglia ha donato all'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Dipartimento di Scienze Umane - Game Science Research Center) l'archivio personale.

Opere

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Note

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  1. ^ Risvolto di copertina di: Giampaolo Dossena, Storia confidenziale della letteratura italiana - Dalle origini a Dante, Milano, Rizzoli, 1987.
  2. ^ In: Giampaolo Dossena, Storia confidenziale della letteratura italiana - Dall'età del Boiardo al Seicento, Milano, Rizzoli, 2012, p. 30.
    «…non cercherò di inserire nel gruppo il conte Giambattista Biffi (Cremona 1736-1807), proprio perché in anni giovanili ho voluto occuparmene e ho pubblicato il suo Diario (1777-1781), Bompiani, Milano 1976.»
  3. ^ a b Stefano Bartezzaghi, La posta in gioco, Torino, Einaudi, 2007.
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