La Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, detta Fondazione Burri, nasce nel 1978 per volontà dello stesso pittore Alberto Burri, con una prima donazione di 32 opere.

La Fondazione e le sue sedi

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Il Consiglio di amministrazione

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La Fondazione è stata riconosciuta con decreto del Presidente della Giunta Regionale dell'Umbria. Essa ha un consiglio di amministrazione composto da rappresentanti del Comune di Città di Castello, della Cassa di Risparmio, dell'Associazione per la Tutela dei Monumenti dell'Alta Valle del Tevere e dell'Università "La Sapienza" di Roma. Attualmente la Fondazione è diretta dallo storico dell'arte Bruno Cora'

La Fondazione organizza convegni e conferenze sull'arte antica, moderna e contemporanea, oltre a curare la pubblicazione di cataloghi e l'organizzazione di mostre su Alberto Burri.

Palazzo Albizzini

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Il Palazzo Albizzini risale alla seconda metà del XV secolo, ha una superficie totale di 1660 m² ripartita in tre piani ed ha un'impronta rinascimentale di influenza fiorentina.
L'edificio, acquisito dalla Cassa di Risparmio di Città di Castello che ne ha promosso il restauro, è stato poi consegnato in comodato gratuito alla Fondazione. Nell'intervento di restauro del monumento, (curato dagli architetti Alberto Zanmatti e Tiziano Sarteanesi), sono stati adottati accorgimenti che ne hanno consentito il recupero spaziale, e insieme la destinazione espositiva.
La finitura in intonaco di sabbia e calce lucidata alla cazzuola ha donato agli ambienti (precedentemente interessati da ripetuti interventi di riuso) un aspetto omogeneo, arricchito dagli elementi in pietra grigia.

Ex Seccatoi del Tabacco

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La sede espositiva realizzata negli Ex Seccatoi di Tabacco è stata inaugurata nel 1990 e completa la collezione di Palazzo Albizzini.
La struttura è stata costruita fra la fine degli anni cinquanta e la metà degli anni sessanta dalla Fattoria Autonoma Tabacchi per l'essiccazione del tabacco tropicale prodotto nell'Alta Valle del Tevere ed è stata dismessa negli anni settanta; l'attuale destinazione ha salvato da sicura distruzione le strutture architettoniche, interessante esempio di ingegneria industriale novecentesca.

Lo stabilimento, già in passato, aveva avuto impieghi legati alla tutela del patrimonio culturale. Nel 1966, a seguito dell'alluvione di Firenze, la Fattoria Autonoma Tabacchi offrì le attrezzature tecniche e il personale per il prosciugamento dei preziosi libri danneggiati della Biblioteca Nazionale Centrale, del materiale cartaceo del Tribunale Civile e Penale e della società editoriale "La Nazione". Vennero salvati migliaia di volumi grazie anche alla lunga esperienza professionale delle maestranze, tanto più efficace perché portata a termine in tempi ragionevolmente brevi grazie alla enorme capienza dei seccatoi.
Negli anni settanta i locali furono abbandonati, finché nel 1978 la società proprietaria concesse in uso gratuito all'artista un capannone, che nel 1979 fu aperto per la presentazione alla critica ed al pubblico del primo vasto ciclo pittorico, Il Viaggio. Tutto il complesso fu acquisito dalla Fondazione Palazzo Albizzini nel 1989 ed ha preso subito l'avvio un progetto generale di recupero ed adattamento museale. Lo spazio espositivo, inaugurato nel luglio 1990, ospita 128 opere realizzate dal 1970 al 1993, comprendenti cicli pittorici e sculture monumentali, collocate anche sul prato all'esterno.

Le collezioni

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Le opere d'arte, patrimonio della Fondazione, sono state realizzate tra il 1948 e il 1990 e sono distribuite nelle due sedi.

Palazzo Albizzini

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La Collezione comprende circa 130 opere (pittura, scultura, grafica, bozzetti per scenografie e teatri) suddivise in venti sale e presentate secondo un ordine cronologico: i Catrami, le Muffe, i Sacchi, i Legni, i Ferri degli anni cinquanta, le Plastiche degli anni sessanta, i Cretti degli anni settanta, i Cellotex degli anni settanta-ottanta e i Multiplex.
All'interno di Palazzo Albizzini hanno sede una biblioteca specializzata sull'arte moderna e contemporanea, la fototeca di Alberto Burri e l'archivio con una vasta bibliografia sull'artista.

Ex Seccatoi

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All'interno delle sale sono esposti i cicli di grande formato realizzati da Alberto Burri tra il 1974 e il 1993. I padiglioni contengono 128 grandi opere suddivise per cicli: Il Viaggio (1979), Orsanmichele (1980), Sestante (1982), Rosso e Nero (1984), Cellotex T (1975-1984), Annottarsi (1985-1987), Non Ama il Nero (1988), Grandi Neri (1988-1990), Metamorfotex (1991) e Il Nero e l'Oro (1992-1993).
All'esterno dei padiglioni, dipinti in nero per volontà dello stesso Burri, sono collocate tre grandi sculture in ferro verniciato: Grande Ferro Sestante (1982), Grande Ferro K (1982) e Grande Ferro U (1990).

L'attività culturale

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Conferenze e convegni

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La Fondazione organizza periodicamente conferenze e convegni di aggiornamento sull'arte contemporanea in collaborazione con autorevoli istituzioni nazionali ed internazionali, collabora alla pubblicazione di cataloghi di mostre delle opere dell'artista, dei cataloghi e dei dépliant della Collezione. Ha redatto il volume Burri - Contributi al Catalogo... (vedi Bibliografia)

Esposizioni

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L'Istituzione opera per gestire e conservare l'esposizione permanente delle opere dell'artista e "per promuovere gli studi sull'arte del Maestro e la sua collocazione nel tempo". A questo scopo la Fondazione gestisce l'apertura al pubblico delle due collezioni. Le attività della Fondazione prevedono la curatela e la partecipazione a mostre di importanza internazionale con prestiti di opere e rapporti di collaborazione con altre istituzioni nazionali e internazionali, quali: Castello di Rivoli, Fondazione Fontana di Milano, Museo d'Arte Moderna Museion di Bolzano, M.A.R.T. - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, Palazzo delle Esposizioni di Roma, Biennale di Venezia, Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco di Baviera, Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, Centre Pompidou di Parigi, Solomon R. Guggenheim Museum di New York, ecc.

Elenco Mostre

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1998

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1999

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2000

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2001

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2002

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2003

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2004

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2005

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2006

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2007

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2008

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Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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