Ettore Pais

Ettore Pais (Borgo San Dalmazzo, 27 luglio 1856Roma, 28 marzo 1939) è stato uno storico dell'antichità italiano.

Biografia

[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del nobile sassarese Michele Pais Leoni e della piemontese Carlotta Tranchero, dopo il diploma liceale a Lucca si laureò in lettere presso l'Università di Firenze, nel 1878. Allievo di Atto Vannucci e di Domenico Comparetti, nel 1881 si perfezionò a Berlino, alla scuola di Mommsen.

Tra il 1880 e il 1884, operò in Sardegna fondando il Museo archeologico dell'Università di Sassari e dirigendo quello civico di Cagliari. Nel 1886 fu chiamato alla cattedra di storia antica dell'Università di Palermo e nel 1888 passò a quella dell'Università di Pisa, dove insegnò pure alla Scuola Normale Superiore. Successivamente, dal 1899 al 1904, fu professore all'Università di Napoli, dove diresse pure il museo archeologico. Dal 1905 insegnò epigrafia all'Università di Roma.

Ebbe molti incarichi di insegnamento e riconoscimenti anche da università straniere: tenne corsi nelle università del Wisconsin-Madison, Parigi-Sorbona, Bucarest, Praga, Madrid, Barcellona, Boston, Cambridge, New York e Chicago, nonché gli fu conferita la laurea honoris causa a Oxford, Chicago e Parigi. Fu nominato socio nazionale dell'Accademia dei Lincei nel 1910 e senatore del Regno d'Italia nel 1922. Nel 1936 gli fu assegnato il Premio Mussolini dell'Accademia d'Italia per le discipline morali e storiche.

A Napoli, il 9 luglio 1900, fu affiliato Maestro massone nella Loggia "Losanna".[1]

Fra i suoi tanti allievi, Emanuele Ciaceri.

Attività

[modifica | modifica wikitesto]

Il nome di Ettore Pais è legato soprattutto agli studi di storia dell'antichità, in particolare sulle origini di Roma e sulla storia complessiva della civiltà italiana dalle colonie greche all'età imperiale. La sua impostazione metodologica, fondata su una serrata critica delle fonti, lo portò, per la storia antica di Roma, a un sostanziale rigetto di tutta la tradizione storiografica fino al IV secolo a.C.

Nel 1892, nel periodo dell'insegnamento pisano, uscì il primo numero della rivista Studi storici, che per qualche anno diresse e curò insieme al suo collega Amedeo Crivellucci, titolare dell'insegnamento di storia moderna; dal 1908 al 1913 la rivista proseguì a parte con il titolo Studi storici per l'antichità classica.

Nell'attività del Pais occupa anche un posto particolare la direzione della traduzione italiana delle grandi storie del Mommsen, Gibbon, Gregorovius, Duruy e Tillemont.

Onorificenze

[modifica | modifica wikitesto]
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia

Opere principali

[modifica | modifica wikitesto]

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ V. Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005, p. 204.

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN51929809 · ISNI (EN0000 0001 1026 7954 · SBN RAVV057408 · BAV 495/71280 · LCCN (ENn79129240 · GND (DE116018119 · BNE (ESXX1388712 (data) · BNF (FRcb14550578x (data) · J9U (ENHE987007276510505171 · NSK (HR000456074 · CONOR.SI (SL106439011