Fase finale di un'estrazione chirurgica di un molare impattato.

L'estrazione dentaria è la procedura chirurgica con cui si asporta un dente o una radice dal cavo orale. La causa più frequente è l'impossibilità di un recupero valido dell'elemento dentario compromesso per una patologia dentaria (ad esempio una carie in stadio avanzato), o la necessità di creare spazio per i denti rimanenti.

Storia

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I primi documenti in cui si accenna all'estrazione dentaria curiosamente sembrano riguardare il suo utilizzo come punizione, e non come cura. All'interno del codice di Hammurabi, datato intorno al 1800 a.C. l'estrazione (o più propriamente la perdita procurata volontariamente, con modalità non specificata con precisione) di denti viene citata riguardo alla legge del taglione, come riecheggiato anche dalla legge biblica. Sia Aristotele che Ippocrate descrivono l'estrazione di denti tramite strumenti appositi, agenti come leve contrapposte.

Nel periodo medioevale, l'incombenza delle estrazioni era svolta da monaci, operazione poi passata ai barbieri dopo una serie di editti papali che proibirono agli appartenenti agli ordini della chiesa questo tipo di interventi. La figura del barbiere-chirurgo rimase così quella di riferimento per lungo tempo, venendo anche istituzionalizzata con l'inserimento in una apposita corporazione. Nel XIV secolo vede la luce il "pellicano", strumento da estrazione attribuito al chirurgo francese Guy de Chauliac[1][2], mentre è del XVIII secolo l'introduzione delle "chiavi dentali"[3], strumenti poi soppiantati dalle moderne leve e pinze da estrazione.

Indicazioni

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Primo premolare inferiore estratto per frattura verticale di radice.

Tecniche

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Pur trattandosi di procedura sempre rientrante nell'ambito chirurgico, si distingue l'estrazione semplice da quella chirurgica, a seconda della possibilità di avere un accesso sufficientemente diretto al dente/radice da estrarre, e quindi dalla necessità (o meno) di procedere all'incisione di tessuti molli con successiva elevazione di un lembo muco/periostale, allo scopo di esporre e quindi estrarre l'elemento dentario/radice.

L'estrazione semplice prevede l'esecuzione di un'adeguata anestesia locale, la recisione delle fibre ligamentose che collegano la mucosa gengivale al dente tramite sindesmotomo o leva, e la lussazione del legamento parodontale che trattiene la radice all'osso alveolare, tramite leva adeguata, e/o utilizzando la corretta pinza da estrazione. I movimenti da eseguire dipendono dal tipo di dente e dalla forma radicolare, e richiedono l'applicazione di una forza piuttosto decisa ma sempre necessariamente controllata, per evitare la frattura delle radici, o danni alle strutture anatomiche e/o dentali circostanti. Nel caso di dente pluriradicolato, dotato di radici curve, in opposizione, o molto divergenti, può rendersi necessaria l'odontotomia e l'estrazione delle sezioni così ottenute separatamente.

Un molare cariato appena estratto a seguito di spaccature

L'estrazione chirurgica prevede un'anestesia locale, talora con il supporto di sedazione, l'incisione dei tessuti molli e l'elevazione di un lembo muco-periosteo allo scopo di esporre il dente/radice altrimenti non accessibile, assieme al tessuto osseo che quasi sempre deve essere eliminato per permettere l'estrazione. Questo viene eseguito nei casi più favorevoli con uso di strumenti manuali come pinze ossivore e leve, più frequentemente con manipoli a bassa velocità raffreddati tramite soluzione fisiologica sterile, per limitare il gonfiore post-intervento. Negli ultimi tempi sono stati introdotti strumenti alternativi che sfruttano le vibrazioni a frequenza ultrasonica, potenzialmente meno aggressivi. In molti casi anche l'elemento dentario da estrarre richiederà una separazione in più parti, soprattutto nei casi di posizionamento del dente molto sfavorevole. Alla fine dell'intervento il lembo viene solitamente ricollocato nella posizione originaria e suturato. In taluni casi, soprattutto quando sono previste estrazioni multiple e di elevata complessità, o quando il paziente sia poco collaborante, può essere indicata l'anestesia generale.

La necessità sempre più frequente di sostituire il dente estratto tramite l'implantologia ha suggerito tecniche di riempimento della ferita alveolare con vari tipi di materiali osteoinduttivi allo scopo di preservare l'osso per il successivo inserimento della fixture (parte endossea dell'impianto), con risultati più o meno validi.[6]

Sequenza operativa di estrazione semplice di un molare inferiore.

Complicanze

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Complicanze intraoperatorie

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Complicanze postoperatorie

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Il decorso postoperatorio

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Il decorso postoperatorio dopo una tipica estrazione semplice è rapido e con disagi minimi, a meno di complicanze (vedi sotto). Nel caso di estrazione chirurgica con osteotomia estesa, il gonfiore e il dolore nei giorni successivi possono raggiungere un livello abbastanza elevato, ma controllabile attraverso l'uso di normali farmaci antidolorifici[16][17] ed antibiotici, anche se l'utilità di un uso sistematico di questi ultimi è stato messo in dubbio da alcune ricerche[18].

La guarigione prevede una prima fase che segue la tipica sequenza della guarigione per seconda intenzione, in cui la ferita viene richiusa dal coagulo sanguigno, che nei giorni successivi viene colonizzato da fibroblasti, cellule epiteliali ed endoteliali, creando il classico tessuto di granulazione. La guarigione ossea, con relativo rimodellamento dell'osso alveolare richiede un tempo maggiore, valutabile nell'ordine di alcuni mesi, a seconda della zona e dall'estensione della ferita post-estrattiva[19].

Note

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  1. ^ (EN) Pelican, su bda.org, British Dental Association, 19 luglio 2010. URL consultato il 16 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2013).
  2. ^ (EN) Dental pelican for tooth pulling, Europe, 1701-1800, su sciencemuseum.org.uk, Science Museum, London. URL consultato il 16 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2013).
  3. ^ (EN) Toothkey, su bda.org, British Dental Association, 1º luglio 2010. URL consultato il 16 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2011).
  4. ^ (EN) Park HM, Kim BH, Yang IH, Baek SH, Preliminary three-dimensional analysis of tooth movement and arch dimension change of the maxillary dentition in Class II division 1 malocclusion treated with first premolar extraction: conventional anchorage vs. mini-implant anchorage, in Korean J Orthod., vol. 42, n. 6, The Korean Association of Orthodontists, dicembre 2012, pp. 280-290, DOI:10.4041/kjod.2012.42.6.280, PMID 23323242 PMC 3542448.
  5. ^ (EN) Almeida RR, Almeida MR, Oltramari-Navarro PV, Conti AC, Navarro Rde L, Souza KR, Serial extraction: 20 years of follow-up, in J Appl Oral Sci., vol. 20, n. 4, Faculdade De Odontologia De Bauru - USP, luglio-agosto 2012, pp. 280-290, DOI:10.1590/S1678-77572012000400016, PMID 23032213.
  6. ^ (EN) Pagni G, Pellegrini G, Giannobile WV, Rasperini G, Postextraction alveolar ridge preservation: biological basis and treatments, in Int J Dent, Hindawi Publishing Corporation, 2012, pp. 16-18, DOI:10.1155/2012/151030, PMID 122737169 PMC 3378971.
  7. ^ (EN) Caissie R, Goulet J, Fortin M, Morielli D, Iatrogenic paresthesia in the third division of the trigeminal nerve: 12 years of clinical experience (PDF), in J Can Dent Assoc, vol. 71, n. 3, Canadian Dental Association, Mar 20o5, pp. 185-190, PMID 15763037. URL consultato il 9 aprile 2013.
  8. ^ (EN) Cankaya AB, Erdem MA, Cakarer S, Cifter M, Oral CK, Iatrogenic mandibular fracture associated with third molar removal, in Int J Med Sci, vol. 8, n. 7, Ivyspring International Publisher, 17 settembre 2011, pp. 547-553, PMID 21960746 PMC 3180770.
  9. ^ (EN) Churojana A, Khumtong R, Songsaeng D, Chongkolwatana C, Suthipongchai S, Life-Threatening Arteriovenous Malformation of the Maxillomandibular Region and Treatment Outcomes, in Interv Neuroradiol, vol. 18, n. 1, Centauro Srl, 16 marzo 2012, PMID 22440601 PMC 3312089.
  10. ^ (EN) Romeo U, Galanakis A, Lerario F, Daniele GM, Tenore G, Palaia G, Subcutaneous emphysema during third molar surgery: a case report, in Braz Dent J, vol. 22, n. 1, 2011, pp. 83-86, DOI:10.1590/S0103-64402011000100015, PMID 21519655.
  11. ^ (EN) Pototski M, Amenábar JM, Dental management of patients receiving anticoagulation or antiplatelet treatment, in J Oral Sci, vol. 49, n. 4, Nihon University School of Dentistry, Dic 2007, pp. 253-258, DOI:10.2334/josnusd.49.253, PMID 18195506.
  12. ^ (EN) Clauser B, Barone R, Briccoli L, Baleani A, Complications in surgical removal of mandibular third molars, in Minerva Stomatol, vol. 58, n. 7-8, Edizioni Minerva Medica, luglio-agosto 2009, pp. 359-366, PMID 16264374.
  13. ^ (EN) de Santana-Santos T, et al., Prediction of postoperative facial swelling, pain and trismus following third molar surgery based on preoperative variables (abstract), in Med Oral Patol Oral Cir Bucal, vol. 18, n. 1, 1º gennaio 2013, pp. e65-70, DOI:10.4317/medoral.18039, PMID 23229245 PMC 3548647.
  14. ^ (EN) Bocanegra-Pérez MS, et al., Bone metabolism and clinical study of 44 patients with bisphosphonate-related osteonecrosis of the jaws, in Med Oral Patol Oral Cir Bucal, vol. 17, n. 6, Sage Publications, 1º novembre 2012, pp. e948-955, DOI:10.4317/medoral.17946, PMID 22926469 PMC PMC3505715.
  15. ^ (EN) Kato GF, Lopes RN, Jaguar GC, Silva AP, Alves FA, Evaluation of socket healing in patients undergoing bisphosphonate therapy: Experience of a single Institution, in Med Oral Patol Oral Cir Bucal, 25 marzo 2013, DOI:10.4317/medoral.18787, PMID 23524435.
  16. ^ (EN) Tai YM, Baker R., Comparison of controlled-release ketoprofen and diclofenac in the control of post-surgical dental pain, in J R Soc Med, vol. 85, n. 1, Royal Society of Medicine, gennaio 1992, pp. 16-18, PMID 1548648 PMC 1293454.
  17. ^ (EN) Ong KS, Seymour RA, Maximizing the safety of nonsteroidal anti-inflammatory drug use for postoperative dental pain: an evidence-based approach, in Anesth Prog, vol. 50, n. 2, American Dental Society of Anesthesiology, 2003, pp. 62-74, PMID 12866802 PMC 2007429.
  18. ^ (EN) Lodi G, Figini L, Sardella A, Carrassi A, Del Fabbro M, Furness S, Antibiotics to prevent complications following tooth extractions (abstract), in Cochrane Database Syst Rev, John Wiley & Sons, 14 novembre 2012, DOI:10.1002/14651858.CD003811.pub2, PMID 23152221.
  19. ^ (EN) Hansson S, Halldin A, Alveolar ridge resorption after tooth extraction: A consequence of a fundamental principle of bone physiology, in J Dent Biomech, Sage Publications, 2012, DOI:10.1177/1758736012456543, PMID 22924065 PMC 3425398.

Bibliografia

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Voci correlate

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