Ernesto Basile

Ernesto Basile (Palermo, 31 gennaio 1857Palermo, 26 agosto 1932) è stato un architetto italiano, esponente del modernismo internazionale e del Liberty[1].

Biografia

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Figlio dell'architetto Giovan Battista Filippo, dopo la laurea in architettura conseguita alla Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri e Architetti di Palermo nel 1878, si affiancò al padre nelle commissioni importanti.[1] Nel 1890 gli succedette nella cattedra universitaria e, dopo la morte di lui (1891), concluse l'opera più importante della Palermo ottocentesca, il Teatro Massimo.[1] Lì nacque la sua collaborazione sia con il pittore Ettore De Maria Bergler che con Vittorio Ducrot, delle omonime officine, diventando i protagonisti della stagione del Liberty palermitano.[1]

Continuò a lavorare nella sua città per tutta la vita realizzando edifici pubblici e ville private, portando avanti contemporaneamente varie commissioni in diverse località siciliane e dell'Italia meridionale. Mantenne anche rapporti con Roma, dove eresse alcune dimore signorili e soprattutto l'ala nuova di Montecitorio con l'aula della Camera dei deputati (1902-1918), un'importante aula ad emiciclo in cui si riunisce ancora oggi il Parlamento, e il Transatlantico, un corridoio particolarmente lussuoso dove si riuniscono i deputati in attesa delle sedute, e che prende il nome del fatto che il suo arredamento richiami quello delle navi transoceaniche.

L'aula di Montecitorio.

La carriera di architetto a Palermo idealmente prende il volo con i padiglioni per l'esposizione nazionale di Palermo nel 1899 e comprende: Villa Igiea (1899-1900), Villa Florio dell'Olivuzza (1899-1900), Casa Utveggio (1901-1903), Villino Fassini (1903, ora distrutto), Villino Basile (1903-1904).[2][3][1]

La facciata della nuova ala del Palazzo di Montecitorio.

Si dedicò inoltre alla progettazione di arredi improntati su un design di avanguardia, che lo resero famoso in Europa.[1]

Fu a capo di "Commissioni ispettrici"[4] ministeriali per il controllo dell'operato di restauratori ed ispettori impegnati nel restauro dei monumenti vincolati.

Morì a Palermo nel 1932: è sepolto nella tomba di famiglia al Cimitero dei Rotoli.

Critica

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Scrive Rossana Bossaglia, a proposito del Basile:

«La vita di Ernesto Basile, come architetto, progettista, di arredi e come artista, si svolge sotto il segno di una fortuna costante e solida. La prima condizione fortunata è costituita, s'intende, dal suo talento; ma vi si accompagna subito il vantaggio di essere il figlio di uno dei più colti, intelligenti, aperti architetti italiani dell'Ottocento, Giovanni Battista Basile, appunto.»

La modernità di Basile si rivelerà con la costruzione del villino Florio, una delle prime architetture Liberty che compare in Italia, gli s'affianca il complesso di Villa Igiea avviato nel 1899 e ultimato l'anno dopo anche negli splendidi arredi interni.[1][2][5][6][7][8][9]

Ebbe come allievi Francesco Fichera, Saverio Fragapane, Francesco La Grassa, Enrico Calandra, Salvatore Benfratello, Camillo Autore, Salvatore Caronia Roberti, Girolamo Manetti Cusa e Giuseppe Vittorio Ugo.

Opere principali

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Palazzo Bruno di Belmonte, Ispica (RG), 1906, sede comunale dal 1975.
Teatro Sociale, Canicattì (AG), 1908.
Parte del prospetto principale di Palazzo San Giorgio, Reggio Calabria, 1921.
Villino Florio, Palermo (1899).

Alcuni dei suoi capolavori, come il Villino Fassini (1903) e il Villino Deliella (1905), furono demoliti nel secondo dopoguerra pur non avendo subito danni durante il conflitto bellico.

Architetture funebri

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Cappella Lanza di Scalea

Pubblicazioni

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Note

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  1. ^ a b c d e f g h i j k Marilù Miranda, Liberty | Architetture e decorazioni della Belle Époque (PDF), su www2.regione.sicilia.it, Regione Siciliana―Assessorato dei beni culturali e dell'identità siciliana―Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Palermo. URL consultato il 29 marzo 2023.
  2. ^ a b (CAENESFR) Palermo, su artnouveau.eu, Art Nouveau European Route. URL consultato il 29 marzo 2023.
  3. ^ Lo stile liberty a Palermo, su Palermoviva.it. URL consultato il 29 marzo 2023.
  4. ^ V. C. Galati, Restauri dei monumenti del "Romanico-normanno" pugliese tra Otto e Novecento. Il Duomo di Bitonto e il "Primo Rinascimento pugliese". Ettore Bernich...e la vicenda della decorazione policroma delle 'incavallature' del Duomo... Ernesto Basile e Camillo Boito e la "Commissione ministeriale ispettiva" ., in Bollettino della Società di Studi Fiorentini, 2023 ., 32, pp.108-151.
  5. ^ Mauro Saitta, Villino Florio all’Olivuzza, eccellenza in stile Liberty, su palermo.italiani.it, 26 maggio 2019. URL consultato il 29 marzo 2023.
  6. ^ Kasia Burney Gargiulo, Villino Florio: in Sicilia alla scoperta di uno dei gioielli del Liberty europeo, su famedisud.it, 25 febbraio 2016. URL consultato il 29 marzo 2023.
  7. ^ Palermo liberty: la storia del villino Florio all’Olivuzza, su immobiliare.it, 7 marzo 2023. URL consultato il 29 marzo 2023.
  8. ^ Villino Florio all'Olivuzza, su balarm.it. URL consultato il 29 marzo 2023.
  9. ^ Alla scoperta del Liberty, tour tra i villini Favaloro e Florio, su palermotoday.it, 27 marzo 2017. URL consultato il 29 marzo 2023.
  10. ^ Kursaal Biondo in Palermo, in L'architettura italiana: periodico mensile di costruzione e di architettura pratica - A. 10, n. 10 (lug. 1915), p. 110 – 113[collegamento interrotto] tav. 37-38[collegamento interrotto]

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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