Eduardo Massari (Spinazzola, 8 luglio 1874Napoli, 31 dicembre 1933) è stato un magistrato e giurista italiano.

Biografia

Figlio di Filippo Massari, consigliere di Corte d'appello, si laureò in giurisprudenza presso l'Università di Napoli e, sempre nella città partenopea, svolse il ruolo di pretore.[1] Tale ufficio venne ricoperto sino al 1904 per poi passare alla procura generale. Nel 1920 si dimise da magistrato e iniziò l'attività accademica, in qualità di professore di diritto penale, presso l'università di Messina.[1] Nel 1921, svolse la propria attività di docente a Cagliari, per poi trasferirsi, l'anno successivo, a Pisa per insegnare nella locale università.[1] Nel 1925, ottenne la cattedra presso l'università di Napoli. Nello stesso anno, fu incluso nella commissione di giuristi finalizzata a redigere il codice penale italiano.[1] Nella sua produzione scientifica si oppose al positivismo[2] polemizzando con i seguaci di Enrico Ferri.[1]

Opere principali

Note

  1. ^ a b c d e Voce Eduardo Massari sul Dizionario Biografico degli Italiani Treccani, su treccani.it. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  2. ^ Voce Eduardo Massari sulla Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 3 febbraio 2021.
Controllo di autoritàVIAF (EN220245015 · ISNI (EN0000 0004 3976 5764 · SBN RAVV073489 · GND (DE1055329544
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