Dustin Lance Black (Sacramento, 10 giugno 1974) è uno sceneggiatore, regista, produttore televisivo e cinematografico e attivista LGBT statunitense.
Black è un membro fondatore dell'American Foundation for Equal Rights.
Dustin Lance Black nasce a Sacramento con il nome di Dustin Lance Garrison[1][2]. È il secondo di tre figli maschi e cresce a San Antonio in una famiglia mormona. Nel 1981, dopo che la madre si risposa, si trasferisce a Salinas in California[3]. Il patrigno in seguito adotta i tre figli[4]. Nei primi anni novanta la madre, Roseanna, si risposa per la terza volta. Durante gli studi incomincia a lavorare per il teatro alla The Western Stage a Salinas-Monterey. Si laurea con lode all'Università della California di Los Angeles in cinema, teatro e televisione[5][3]. Nel 2012 il fratello maggiore, Marcus, scompare a seguito di un tumore[6], mentre nel 2014 muore la madre di Black, da sempre affetta da poliomielite[7][8].
Nel 2000 scrive e dirige il film romantico a tematica gay The Journey of Jared Price, successivamente dirige e produce il documentario On the Bus, incentrato sul viaggio in Nevada di sei omosessuali. Nel 2006 lavora per la televisione, venendo assunto come unico mormone del team di sceneggiatori della serie televisiva Big Love, incentrata su una famiglia mormona guidata dal poligamo capofamiglia. Black ha scritto alcuni episodi per le prime due stagioni, passando al ruolo di co-produttore nella terza stagione[3][9].
Dopo una visita a San Francisco rimane impressionato dalla figura di Harvey Milk, dopo aver visionato il documentario The Times of Harvey Milk, comincia a raccogliere informazioni sulla vita di Milk, una ricerca che lo ha tenuto impegnato per oltre tre anni[3], intervistando tutte le persone vicine a Milk[9]. Dal materiale raccolto è nata una sceneggiatura per un lungometraggio[10], la cui regia è stata affidata a Gus Van Sant che ha firmato nel 2008 Milk.
Nel 2009 vince l'Oscar alla migliore sceneggiatura originale[11]. Durante la premiazione, Black, visibilmente commosso ha raccontato quanto la figura di Harvey Milk gli sia servita per vivere con serenità la propria omosessualità e ha esortato i giovani omosessuali all'ascolto ad avere speranza[12], rivolgendosi a loro con le parole:
«Se Harvey non ci fosse stato portato via 30 anni fa, penso che avrebbe voluto che io dicessi a tutti i ragazzi gay e lesbiche che sono qui stasera e ai quali le loro chiese, o i loro governi, o le loro famiglie fanno sentire di essere inferiori, che voi siete belle, meravigliose creature di valore, e che qualunque cosa vi dicano, Dio vi ama e molto presto, ve lo prometto, avrete eguaglianza di diritti a livello federale nella nostra grande nazione»
Sempre nel 2008, Black scrive la sceneggiatura per un altro film biografico sulla vita di altra importante figura per la comunità gay, Pedro Zamora. Il film, intitolato semplicemente Pedro, è stato presentato al Toronto International Film Festival e successivamente nella sezione Panorama Special al Festival di Berlino 2009.
Nel 2011 scrive per Clint Eastwood la sceneggiatura del film biografico J. Edgar, con Leonardo DiCaprio, Armie Hammer, Naomi Watts, Ed Westwick, Jeffrey Donovan e Judi Dench. La pellicola racconta la carriera del direttore dell'FBI J. Edgar Hoover a partire dagli attentati anarchici nel 1919 fino al giorno della sua morte nel 1972. La sceneggiatura affronta le fasi più importanti di come J. Edgar Hoover modifica radicalmente il metodo e i mezzi investigativi dell'FBI. L'intero film presenta continui flashback, che danno vita alla narrazione dell'ormai vecchio Edgar Edgar. Vissuto in una famiglia in cui la madre è autoritaria e il padre è un uomo vecchio e malato, il giovane Hoover è descritto come un giovane il cui unico scopo della vita è fare carriera, mettendo tutto il resto in secondo piano, inclusa la sua vita privata e la relazione affettiva con Clyde Tolson che gli sarà accanto sino alla morte[13].
Nel 2011 crea l'opera teatrale 8, incentrata sugli avvenimenti che hanno portato all'incostituzionalità della Proposition 8, che vietava i matrimoni gay in California. L'opera è stata portata in scena per la prima volta al Eugene O'Neill Theatre di New York nel settembre 2011 e successivamente portata in scena a Los Angeles da un ricco cast di attori hollywoodiani, che comprende George Clooney, Brad Pitt, Martin Sheen e molti altri[14]. Nel 2015 è coprotagonista con Tyler Glenn nel video di Songs I Can't Listen To dei Neon Trees[15].
Nel 2016 dopo tre anni di lavorazione annuncia di aver concluso una miniserie per TV, When We Rise, prodotta da ABC e riguardante la nascita e le battaglie del movimento LGBT. È andata in onda sul network ABC dal 27 febbraio al 3 marzo 2017[16], ottenendo bassi ascolti[17] ma un buon riscontro dalla critica e dal web. Nel 2019 esce il primo libro scritto da Black, un'autobiografia intitolata Mama's Boy: A Story From Our America[18]. Nel 2022 ha sviluppando la sceneggiatura tratta dal romanzo Under The Ban Of Heaven (di Jon Krakauer), diventata una miniserie diretta da David Mackenzie e prodotta da Ron Howard, Brian Grazer e lo stesso Black. Nel 2023 ha sceneggiato Rustin, per la regia di George C. Wolfe, un film dedicato alla figura di Bayard Rustin.
Nel giugno del 2009 è stato vittima della divulgazione pubblica da parte del blogger statunitense Perez Hilton di un suo filmato amatoriale girato con un suo ex fidanzato, risalente a tre anni prima. Black, da tempo attivista gay, ha cercato di bloccarne la divulgazione tramite i suoi avvocati e si è detto "preoccupato per il messaggio sbagliato" che queste foto potrebbero trasmettere, intendendo non l'orientamento omosessuale in sé, bensì il fatto di essere stato ritratto in rapporti omosessuali non protetti.[19]
Dal 2013 ha una relazione con il tuffatore Tom Daley, che viene resa nota a maggio 2014. I due vivono insieme a Londra[20]. Black e Daley si sono sposati il 6 maggio 2017 nel Devon, in Inghilterra[21]. Il 14 febbraio 2018 la coppia annuncia via Instagram di essere in attesa del primo figlio (tramite maternità surrogata)[22]. Robert Ray Black-Daley nasce il 27 giugno 2018; l'annuncio avviene in data 30 giugno tramite il quotidiano londinese The Times e successivamente tramite Twitter e Instagram[23]. Il secondo figlio della coppia, Phoenix Rose Black-Daley, nasce il 28 Marzo 2023.[24]