Le origini della diocesi di Cornovaglia[1], regione storica della Bretagna, sono avvolte nella leggenda. Secondo lo storico Waquet non può essere comunque anteriore al VI secolo[2]; la tradizione riconosce primo vescovo e fondatore san Corentino. Tuttavia la successione episcopale fino al IX secolo non è certa e presenta lacune fino alla fine del secolo successivo. La diocesi è attestata con certezza dai primi decenni del IX secolo, in epoca carolingia, con il vescovo Felice, che fu deposto quando il re bretone Nominoë prese il potere nella regione.
L. Duchesne[3] e H. Waquet[4] ipotizzano che la diocesi di Cornovaglia sia la continuazione della diocesi dei Coriosoliti, la cui civitas nella Gallia Lugdunense terza (oggi Corseul) è attestata dalla Notitia Galliarum degli inizi del V secolo.[5] Secondo questi autori potrebbero appartenere a questa antica diocesi i vescovi che furono presenti, ma senza indicazione della sede di appartenenza, ai concili di Angers del 453[6] e di Vannes del 465 circa[7]. In questi concili erano presenti i vescovi della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Tours, a cui appartenevano sia la civitas Coriosolitum che la diocesi di Cornovaglia.
Dopo che la Bretagna venne riconquistata dai francesi, venne imposto il regime feudale. Poco dopo il Mille il vescovo Benoît II esercitava sia il potere religioso che quello civile. Ancora nel 1789 i vescovi di Quimper portavano il titolo di conti di Cornovaglia. La sua giurisdizione si estendeva sulla città e su una trentina di parrocchie della diocesi.
Nel Medioevo il capitolo di Quimper era costituito da due arcidiaconi, un cantore, un tesoriere, un teologo e dodici canonici. La cattedrale fu costruita a partire dalla fine del XIII secolo, ma i lavori si protrassero nei secoli successivi e furono conclusi all'inizio del XVI secolo.
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
Il catalogo dei vescovi di Quimper è giunto fino a noi in una duplice antica redazione, una contenuta nel cartulario della Chiesa di Quimper e la seconda in quello dell'abbaziaSainte-Croix di Quimperlé (Finistère).[8] Quest'ultimo termina, di prima mano, con il vescovo Raoul († 1158), e con le aggiunte successive arriva al vescovo Rainaud († 1245). Il primo catalogo, identico al secondo nella parte in comune, giunge fino a Gatien de Monceaux († 1416). A partire dal vescovo Bundic (Benedetto), il 13º delle liste, il catalogo è verificabile con i documenti storici; per i precedenti vescovi invece, «i nomi sembrano disposti a caso» (Waquet), cosa che rende «il controllo del catalogo molto difficile» (Duchesne).[9]
^Con questo nome la diocesi è conosciuta fino al XIII secolo, con i nomi latini di Cornugallensis, o Kemper Courentinus o Kemper sancti Courentini; solo dal XIV secolo si impone il nome ecclesiastico Corisopitensis; cfr. Waquet, col. 903.
^I due cataloghi sono riportati per intero da Duchesne nelle due opere citate tra le fonti.
^Secondo la tradizione, san Corentino sarebbe vissuto nella prima metà del V secolo; ma storici moderni (Duchesne e Waquet), ritengono che una diocesi nella Cornovaglia francese non possa essere anteriore al VI secolo.
^I nomi da Guennoco a Guloeto corrispondono a quelli presenti nei cataloghi di Quimper ai numeri 2, 3, 5, 7, 8, 9, 11 e 12. Su questi vescovi non ci sono documenti storici che ne confermino l'esistenza.