Diocesi di Cahors
Dioecesis Cadurcensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Tolosa
 
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoLaurent Camiade
Presbiteri51, di cui 47 secolari e 4 regolari
3.215 battezzati per presbitero
Religiosi4 uomini, 51 donne
Diaconi7 permanenti
 
Abitanti174.800
Battezzati164.000 (93,8% del totale)
StatoFrancia
Superficie5.217 km²
Parrocchie392
 
ErezioneIII secolo
Ritoromano
CattedraleSanto Stefano
Indirizzo73 Cours de la Chartreuse, 46000 Cahors, France
Sito webwww.cahors.catholique.fr
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Francia
L'entrata del santuario Notre-Dame di Rocamadour, costruito a partire dall'XI secolo.
Il palazzo, che fu sede episcopale dal 1802 al 1905, ospita oggi il museo Henri Martin.
Papa Giovanni XXII, originario di Cahors, fu uno dei più grandi papi missionari del Medioevo.

La diocesi di Cahors (in latino: Dioecesis Cadurcensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Tolosa. Nel 2021 contava 164.000 battezzati su 174.800 abitanti. È retta dal vescovo Laurent Camiade.

Territorio

La diocesi comprende il dipartimento francese del Lot.

Sede vescovile è la città di Cahors, dove si trova la cattedrale di Santo Stefano. In diocesi si trova anche la basilica minore di Notre-Dame di Rocamadour.

Il territorio è suddiviso in 392 parrocchie, raggruppate in 5 decanati: bassa valle del Lot, Cahors, Cère Dordogne, Figeac e Causse centrale.

Storia

La città romana di Divona Cadurcorum, capitale dei Cadurci, popolo della Gallia celtica abitante la regione del Quercy, fu evangelizzata, secondo la tradizione, da san Marziale di Limoges. Protovescovo è considerato san Genulfo, benché la sua Vita sia molto tardiva e leggendaria. Un episcopus Cadurcensis di nome Florentius è attestato storicamente sul finire del IV secolo, come emerge dalla corrispondenza di san Paolino di Nola; il nome del successivo vescovo noto, Alizio, che pontificò all'inizio del V secolo, ci è stato trasmesso dalla Historia Francorum di Gregorio di Tours; il primo vescovo documentato grazie ai concili è Boezio, che prese parte al concilio di Agde del 506.

Cahors era una civitas della provincia romana dell'Aquitania prima dipendente dal punto di vista amministrativo da Bourges. La diocesi perciò, almeno dal VI secolo, dipendeva dal punto di vista religioso dalla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Bourges, sede metropolitana.

Al vescovo Géraud de Cardaillac si deve la costruzione dell'attuale cattedrale, che fu consacrata da papa Callisto II il 10 settembre 1119 ed ultimata verso il 1135.

L'11 luglio 1317 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Montauban.

Originario di Cahors era Jaques Duèze, che nel 1316 divenne papa con il nome di Giovanni XXII; grazie alla sua attenzione e alla sua generosità, venne fondata nel 1332 l'università di Cahors, una delle più importanti del sud-ovest della Francia a tal punto da godere gli stessi privilegi di quelle di Parigi e di Tolosa. Tra i suoi studenti, si ricorda in particolare Fénelon.

Nel 1636 divenne vescovo Alain de Solminihac, che ebbe cura di applicare nella sua diocesi le decisioni del concilio di Trento, tramite numerose visite pastorali e la fondazione del seminario diocesano. È stato beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 1981.

Il 3 ottobre 1678 la diocesi divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Albi.

In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 la diocesi si ampliò per incorporare parte del territorio delle diocesi di Montauban, di Rodez e di Vabres, che furono soppresse.

Il 17 febbraio 1808 la diocesi di Montauban fu ristabilita, ricavandone il territorio dalla diocesi di Cahors; questa decisione tuttavia ebbe effetto solo dopo il 6 ottobre 1822. In questo stesso giorno fu ristabilita anche la diocesi di Rodez, con territorio ricavato da quello della diocesi di Cahors.

Nell'Ottocento nacquero in diocesi Jean-Gabriel Perboyre, martire in Cina nel 1840 e canonizzato nel 1996; e Pierre Bonhomme, fondatore delle Suore di Nostra Signora del Calvario e beatificato nel 2003.

L'8 dicembre 2002, con la riorganizzazione delle circoscrizioni ecclesiastiche francesi, la diocesi è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Tolosa.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 174.800 persone contava 164.000 battezzati, corrispondenti al 93,8% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 154.500 155.000 99,7 271 260 11 570 31 645 480
1959 ? 147.754 ? 246 233 13 ? 25 313 478
1970 145.000 151.000 96,0 201 193 8 721 13 358 405
1980 143.500 151.500 94,7 150 143 7 956 7 260 403
1990 143.700 159.400 90,2 122 112 10 1.177 15 167 403
1999 140.350 155.813 90,1 110 98 12 1.275 3 12 123 403
2000 140.010 155.813 89,9 110 98 12 1.272 3 12 117 403
2001 143.200 160.124 89,4 105 95 10 1.363 3 10 112 403
2002 143.050 160.124 89,3 100 89 11 1.430 4 11 105 403
2003 142.900 160.124 89,2 93 85 8 1.536 5 8 94 403
2004 142.900 160.124 89,2 89 83 6 1.605 4 6 88 403
2006 144.000 161.600 89,1 99 90 9 1.454 1 9 81 403
2013 169.900 181.200 93,8 74 67 7 2.295 8 8 89 391
2016 172.300 183.568 93,9 64 57 7 2.692 8 8 88 392
2019 163.100 173.758 93,9 55 51 4 2.965 8 8 60 392
2021 164.000 174.800 93,8 51 47 4 3.215 7 4 51 392

Note

  1. ^ La biografia leggendaria, scritta attorno all'anno 1000, narra che fu papa Sisto II ad inviare in Gallia Genito e il figlio Genulfo ad annunciare il vangelo. Nel IX secolo furono scoperte le reliquie di san Genulfo, che fu ritenuto protovescovo di Cahors. Tuttavia, non esistono fonti documentarie a sostegno del dato tradizionale, piuttosto tardivo, e nemmeno dalla sua Vita emerge chiaramente che sia stato vescovo. Cfr. Duchesne, pp. 126-128.
    Dopo Genulfo Gallia christiana inserisce, ma per escluderlo, un Esuperio; infatti il documento che lo attesta, parla di lui, ma non come di un vescovo.
  2. ^ Questo presunto vescovo di Cahors, ignoto a Gallia christiana e a Gams, è escluso da Duchesne per la totale assenza di una tradizione locale; ancora a metà dell'Ottocento, nella redazione del nuovo breviario diocesano, non si fa alcuna menzione a sant'Anatolone.
  3. ^ Inserito da Gallia christiana prima di Beto; Duchesne lo colloca in questa posizione.
  4. ^ Secondo Duchesne, la vita di questo santo è totalmente priva di indicazioni cronologiche.
  5. ^ Di questo vescovo è stato conservato un solo documento senza data, ma scritto all'epoca del re Ludovico I.
  6. ^ Secondo Duchesne, questo vescovo è dubbio, in quanto il documento che lo menziona è un falso.
  7. ^ Assente in Gams.
  8. ^ Circa i due vescovi Géraud de Gourdon e Géraud de Cardaillac la cronologia è incerta, data l'omonimia.
  9. ^ Secondo il necrologio riportato da Gallia christiana muore il 30 settembre 1293.
  10. ^ I vescovi Sicard de Montaigu e Raymond de Pauchel sono ignoti a Eubel.
  11. ^ Secondo Gallia christiana morì il 5 febbraio del 1066 circa.
  12. ^ Secondo Gallia christiana, l'8 ottobre 1429 la sede di Cahors era vacante.
  13. ^ Secondo Gallia christiana Siméon-Étienne de Popian morì il giorno dopo la domenica delle Palme.
  14. ^ Il 17 febbraio 1777 è nominato vescovo di Bayeux.
  15. ^ Contestualmente nominato arcivescovo titolare, titolo personale, di Cesarea di Mauritania.
  16. ^ Nominato vescovo titolare di Licopoli.
  17. ^ Nominato vescovo titolare di Acque Albe di Bizacena.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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