Costanzo Balleri | ||
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Nazionalità | Italia | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |
Termine carriera | 1970 | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1952-1959 | Livorno | 148 (?) |
1959-1960 | SPAL | 30 (0) |
1960 | Torino | 5 (0) |
1960-1962 | Inter | 45 (1) |
1962-1964 | Modena | 56 (2) |
1964-1965 | SPAL | 16 (1) |
1965-1967 | Livorno | 49 (2) |
1967-1970 | Montevarchi | 77 (2) |
Carriera da allenatore | ||
1969-1970 | Montevarchi | |
1970-1971 | Livorno | |
1971-1972 | Livorno | |
1972-1973 | Montevarchi | |
1973-1974 | Perugia | |
1974-1975 | Campobasso | |
1975-1976 | Sangiovannese | |
1976-1977 | Massese | |
1977-1980 | Montevarchi | |
1980-1981 | Siena | |
1981-1982 | Prato | |
1982-1983 | Livorno | |
1983-1984 | Massese | |
1986-1987 | Montevarchi | |
1989-1991 | Montevarchi | |
1993-1994 | Armando Picchi | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Costanzo Balleri (Livorno, 20 agosto 1933 – Livorno, 2 novembre 2017[1]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano.
Anche il nipote David è stato un calciatore. È morto nella sua città il 2 novembre 2017 all'età di 84 anni, a seguito di una lunga malattia.
Difensore di grande temperamento, noto con il soprannome di Lupo, cresce calcisticamente nel Livorno e pare destinato a una carriera di secondo piano in Serie B in coppia con Picchi come terzino. La svolta avviene nel 1959 quando Paolo Mazza acquista entrambi i terzini e li lancia in Serie A. Sarà un grande successo, la SPAL arriverà quinta e Picchi andrà all'Inter mentre Balleri approderà al Torino.
Nel novembre del 1960 però Helenio Herrera si convincerà a ricostruire la coppia Picchi-Balleri e insisterà per averlo. Angelo Moratti lo asseconderà e Balleri esordirà con la maglia neroazzurra il 20 novembre 1960 nel vittorioso derby con il Milan. Per Balleri, che sempre a novembre di quell'anno aveva ritrovato anche l'altro ex spallino Morbello, l'avventura interista durerà due anni e a Milano giocherà 45 partite di campionato, 11 in Coppa delle Fiere e 2 in Coppa Italia segnando una rete. Nel novembre del 1962 andrà al Modena sempre in Serie A e con i "canarini" resterà due anni iniziando a giocare da libero.
Poi, sempre a novembre, nel 1964 Balleri ritornò alla SPAL in Serie B per sostituire come libero il grande Sergio Cervato che si era ritirato a seguito di un infortunio. Successivamente, completando la carriera a ritroso, di nuovo a Livorno e infine in Serie D con il Montevarchi dove chiuse con il calcio giocato.
Carriera a ritroso quella di allenatore in quanto iniziò - facendo l'allenatore/giocatore - con il Montevarchi (dove è tornato ben 4 volte ottenendo 3 promozione dalla D alla C risultando a oggi l'Allenatore per antonomasia dei rossoblu) per passare poi al Livorno tra Serie B e Serie C. Allenerà poi il Perugia, il Campobasso e la Sangiovannese.
Il 27 aprile 2010, durante la "Giornata del Calcio", è stato premiato, insieme ad altri ex giocatori della squadra, tra cui Paolo Garzelli e Mauro Lessi, per il suo contributo alla squadra del Livorno[2]: infatti con 197 presenze fra gli amaranto è l'ottavo giocatore, di tutti i tempi, nella classifica per numero di presenze in campionato del Livorno.
Dal 2021 l'associazione "Memoria rossoblù, storia dell'Aquila Montevarchi" ha istituito il premio "Costanzo Balleri", con cadenza annuale, da consegnare al miglior giocatore dell'Aquila Montevarchi alla fine del campionato corrente.[3]