Per coefficiente di omogeneizzazione s'intende il valore numerico che contraddistingue il rapporto tra moduli elastici dei materiali che compongono il calcestruzzo armato: conglomerato cementizio ed acciaio.

In presenza di sforzi assiali e/o flessionali si fanno le seguenti ipotesi:

Quindi si avrà la condizione di congruenza , da cui si ottiene che:

da cui deriva che detto appunto coefficiente di omogeneizzazione.

Il valore di n è valutabile come segue: .[1]

Questo sarebbe il valore da adottare nell'ipotesi di calcestruzzo armato a comportamento perfettamente elastico lineare.

In realtà il calcestruzzo non ha un comportamento elastico lineare (non linearità meccanica del calcestruzzo)[2] ed è soggetto a fenomeni viscosi (fluage e ritiro).
Al fine di poter studiare il calcestruzzo armato come un materiale perfetto le norme tecniche per le costruzioni, per il metodo alle tensioni ammissibili,[3] tengono conto dell'effetto concomitante di fluage e di ritiro nel modulo n fissandolo pari a 15.
Tale valore, come è stato evidenziato da numerose analisi tecnico - sperimentali, risulta il più adeguato ad esprimere il reale comportamento delle sezioni in cemento armato.

Note

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  1. ^ Ec varia all'incirca tra 22.000 N/mm2, per un calcestruzzo di classe Rck 15, e 40.000 per una calcestruzzo Rck 50 N/mm2
  2. ^ Il comportamento del calcestruzzo può essere approssimato dalla legge di Hooke se soggetto a sforzi di compressione di breve durata e di intensità non superiore al 40% della sua resistenza a compressione se riferita a fck (la resistenza a compressione cilindrica caratteristica del calcestruzzo a 28 giorni), mentre se riferita a Rck (la resistenza a compressione cubica caratteristica del calcestruzzo a 28 giorni) la percentuale è pari a circa il 30% essendo fck≈0,83 Rck
  3. ^ σamm ≅ 30% Rck

Voci correlate

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