Classe di ferro | |
---|---|
魁!!男塾 (Sakigake!! Otokojuku) | |
Manga | |
Autore | Akira Miyashita |
Editore | Shūeisha |
Rivista | Weekly Shōnen Jump |
Target | shōnen |
1ª edizione | 1985 – 1991 |
Tankōbon | 34 (completa) |
Editore it. | Star Comics |
1ª edizione it. | 27 dicembre 2007 – 28 luglio 2009 |
Volumi it. | 20 (completa) |
Anime | |
Sakigake!! Otokojuku | |
Regia | Nobutaka Nishizawa |
Studio | Toei Animation |
Rete | Fuji TV |
1ª TV | 25 febbraio – 14 novembre 1988 |
Episodi | 34 (completa) |
Classe di ferro (魁!!男塾?, Sakigake!! Otokojuku) è un manga scritto e disegnato da Akira Miyashita. L'opera è stata serializzata dal 1985 al 1991 sulla rivista Weekly Shōnen Jump di Shūeisha e in seguito raccolta in 34 volumi tankōbon. L'adattamento italiano è stato curato da Star Comics in 20 albi più voluminosi dei corrispettivi giapponesi, pubblicati tra il 27 dicembre 2007 e il 28 luglio 2009. Il manga è stato adattato in un anime di 34 episodi, prodotto dalla Toei Animation e diretto da Nobutaka Nishizawa, inedito in Italia.
Il preside della scuola privata "Otokojuku" (lett. "la scuola degli uomini"), Heihachi Edajima, è stato un eroe di guerra durante la seconda guerra mondiale. Ha addestrato i suoi studenti a svolgere un ruolo attivo in politica, economia e nelle industrie in Giappone e in tutto il mondo, anche se il modo di formazione è altamente anacronistico. L'educazione ricevuta nella Otokojuku è infatti a dir poco spartana, e più adatta ad un plotone di militari dei primi del '900 che ad un gruppo di liceali. In ogni aspetto della vita degli studenti è difatti abolita ogni sorta di comodità: giusto per fare un esempio, i ragazzi sono obbligati a dormire su scomodi letti in legno e a cibarsi in maniera ai limiti del frugale. Dal lunedì al venerdì gli è inoltre vietato uscire dai confini della scuola, pena il ricevere severissime punizioni. Qualsiasi riferimento al mondo occidentale o comunque moderno, poi, viene evitato in quanto l'occidente in generale viene considerato immorale e deviante.
I ragazzi debbono mantenere "puro" il loro spirito di guerrieri nazionalisti, ragion per cui è severissimamente vietato trastullarsi con la musica (uniche eccezioni concesse: la musica popolare Giapponese e l'Inno Nazionale) e con la televisione. Escluse, naturalmente, anche le ragazze. Inoltre, ogni studente deve sempre indossare la sua divisa scolastica. Persino nell'intimo, non si fanno eccezioni. Lo spirito della Otokojuku prevede infatti che un vero uomo non indossi boxer o slip, ma anzi il Fundoshi. Parlando poi dei metodi didattici della scuola, essi si basano su di estenuanti prove fisiche, atte a temprare l'animo dei giovani studenti. Dalle normali flessioni alla corsa, il tutto è accentuato e reso ancor più difficoltoso dai dispotici professori, i quali possono disporre dei loro alunni nel modo che più li aggrada. Soprattutto le matricole sembrano ricevere il trattamento più brutale e severo: ogni violenza sia fisica che psicologica nei loro riguardi è infatti concessa, e nessuno di loro può ribellarsi, pena la reclusione. Gli studenti del primo anno debbono quindi sottostare ad ogni tipo di ordine, eseguendo senza fiatare, che questo provenga dai docenti o anche dai compagni più grandi.
Questi ultimi, soprattutto, vengono presentati come dei veri e propri bulli. La scuola, inoltre, presenta diverse "specialità", cioè prove od esercizi più difficili e particolari del solito, i quali vengono nominati man mano durante il prosieguo del manga. Si va dalla "marcia sempre dritti" (ovvero marciare sempre dritto, senza mai svoltare, abbattendo ogni ostacolo che si frapponga fra il corteo di studenti e la loro direzione) al rugby (pronunciato "raguby", ovvero una forma ancor più cruenta del normale sport di squadra; da praticarsi impugnando ogni tipo di arma), passando per un particolare tipo di boxe in cui è concesso l'uso di tirapugni borchiati. Senza dimenticarsi, poi, il terribile bagno nell'olio bollente.
Ad una prima lettura, il manga potrebbe sembrare un concentrato di violenze e brutalità d'ogni tipo. Di contro, il lato comedy (almeno nella prima parte) è fortemente accentuato, e non di rado si presentano ilari gag ricorrenti o situazioni ai limiti del comico. Tutti i protagonisti, infatti, vivono estremamente alla leggera la loro condizione, trovando addirittura il modo di farsi valere, pian piano. Non di rado, i compagni più grandi ed i professori vengono infatti umiliati ed anche picchiati, quando mediante abili stratagemmi gli studenti del primo anno riescono ad aggirare il severissimo regolamento. Molti dei protagonisti e dei comprimari, inoltre, hanno spesso l'abitudine di cacciarsi in situazioni assurde, scatenando tutta una serie di equivoci e situazioni divertenti.
Il manga è stato serializzato su Weekly Shōnen Jump dal numero 22 del 1985 al numero 35 del 1991. La serie è stata raccolta in 34 volumi raccolti pubblicati sotto il marchio Jump Comics.
Dato il successo della serie, da essa vennero tratti diversi manga spin-off:
Classe di ferro è stato adattato in una serie televisiva anime tre anni dopo l'inizio del manga dalla Toei Animation diretto da Nobutaka Nishizawa. Iniziò il 25 febbraio 1988 e finì il 14 novembre 1988, per 34 episodi. La sigla di apertura era Yogorecchimatta kanashimi ni (汚れっちまった悲しみに?) e quella di chiusura Ikujidai Arimashite (幾時代ありまして?).
È una delle serie manga di Weekly Shōnen Jump più vendute di tutti i tempi in quanto ha venduto oltre 26 milioni di copie.[1]