La cattedrale di San Mena di Candia.

La Chiesa di Creta (in greco: Εκκλησία Κρήτης) è una eparchia (provincia ecclesiastica) del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, che gode dello status di semi-autonomia, con giurisdizione sull'isola di Creta in Grecia.[1] Sede della Chiesa di Creta è la città di Candia, dove si trova la cattedrale di San Mena.

Dall'11 gennaio 2022 arcivescovo di Creta è Eughenios Antonopoulos.

Storia

La tradizione cristiana attribuisce a san Tito, discepolo di san Paolo, l'evangelizzazione dell'isola di Creta. È considerato il protovescovo della comunità cristiana cretese. Il primo vescovo storicamente documentato è Iconio, metropolita di Creta, che prese parte al concilio di Efeso nel 431; negli atti è indicato come vescovo di Gortina, che fu la primitiva sede dei metropoliti cretesi.

Diverse furono le sedi suffraganee dipendenti dal metropolita di Gortina. La più antica lista dei suffraganei cretesi è quella delle sottoscrizioni degli atti del secondo concilio di Nicea del 787, dove appaiono 11 vescovi suffraganei, e precisamente quelli di Lampa, Iraclio, Cnosso, Cidonia, Cisamo, Subrita, Fonice, Arcadia, Eleuterna, Cantano e Chersoneso.[2] Una Notitia Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli databile al IX secolo riporta il medesimo elenco ad eccezione delle sedi di Iraclio e di Fonice, sostituite dalle diocesi di Setea e di Ierapetra, mantenendo inalterato il numero complessivo delle diocesi suffraganee.[3]

A partire dalla prima metà del IX secolo Creta fu invasa ed occupata dagli Arabi e la città di Gortina distrutta. Durante l'assedio di Gortina trovò la morte il metropolita Cirillo, venerato come santo dalla Chiesa. Il suo successore, Basilio II, impedito a risiedere nell'isola, trovò rifugio a Costantinopoli e successivamente fu trasferito alla sede metropolitana di Tessalonica. Con la distruzione di Gortina, i metropoliti assunsero il titolo di "metropoliti di Creta", già documentato tuttavia nel concilio del 787.[4]

Nel 961 i Bizantini riconquistarono l'isola e restaurarono la gerarchia ecclesiastica. Da questo momento i metropoliti posero la loro residenza nella città di Candia. Con l'inizio della dominazione veneziana sull'isola (XIII secolo), tutte le diocesi greco-ortodosse furono sostituite da diocesi di rito latino, e i metropoliti furono costretti a lasciare Creta e a vivere in esilio, fino al XVII secolo, quando ai Veneziani subentrarono gli Ottomani, coi quali fu ristabilita la gerarchia ortodossa e la sede dei metropoliti a Candia.

Durante l'occupazione ottomana di Creta, molte chiese furono confiscate per essere trasformate in moschee e il numero delle diocesi diminuì fino a 7 all'inizio dell'Ottocento. Questo fu un periodo particolarmente duro per la Chiesa di Creta. In seguito alla Guerra d'indipendenza greca, il governo ottomano ordinò la messa a morte di tutti i vescovi greco-ortodossi dell'isola, tra cui anche il metropolita Gerasimo IV Pardalis. Alla fine, su pressione internazionale, il governo ottomano concesse l'autonomia all'isola di Creta nel 1897. Nel 1900 il patriarcato ecumenico di Costantinopoli riconobbe una prima forma di autonomia alla Chiesa di Creta, con il riconoscimento di speciali statuti approvati il 20 dicembre 1900.

Nel 1962 a tutti i vescovi di Creta il patriarca di Costantinopoli ha riconosciuto il titolo di "metropoliti", mentre nel 1967 al metropolita di Candia è stato riconosciuto il più importante titolo nelle Chiese greco-ortodosse del patriarcato, ossia quello di "Arcivescovo di Creta". Nel 1993 agli arcivescovi di Creta è stato assegnato il titolo di "ipertimo ed esarca".

Struttura e organizzazione

La Chiesa di Creta è guidata dall'arcivescovo ed esarca di Creta, con sede a Candia. Nel governo ecclesiastico dell'isola, l'arcivescovo è coadiuvato dal Santo Sinodo cretese, composto da tutti i metropoliti dell'isola.

Sono 9 le circoscrizioni ecclesiastiche della Chiesa di Creta:

Vescovi, metropoliti, arcivescovi di Creta

Il presente elenco è ricavato da due fonti bibliografiche: il Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, vol. XIII, col. 1036; e l'opera di Kiminas, The ecumenical patriarchate, pp. 121-122.

Periodo romano/bizantino (I-XII secolo)

Lo stesso argomento in dettaglio: Arcidiocesi di Gortina.

Periodo veneziano (1204-1669)

Periodo ottomano (1669-1897)

Epoca moderna (dal 1897)

Note

  1. ^ (EL) Ιερές Μητροπόλεις στην Ελλάδα, ec-patr.org
  2. ^ (FR) Jean Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée (787), in Revue des études byzantines, 33 (1975), p. 38.
  3. ^ (FR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, Notitia 3, p. 235, nnº 239-250.
  4. ^ (FR) Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée…, p. 13.

Bibliografia

Voci correlate

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