Il Chiarismo lombardo fu un movimento artistico nato a Milano all'inizio degli anni trenta .
Adriano Spilimbergo , Venezia , 1950 circa, Milano , Milano, Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo Il termine fu coniato per la prima volta dal critico Leonardo Borgese nel 1935 , riferendosi ad alcuni giovani pittori lombardi che, a contatto con il critico Edoardo Persico , lavoravano a una pittura dai colori chiari e dal segno leggero e intriso di luce[1] , quindi ripreso da Guido Piovene nel 1939 . La tecnica (utilizzata soprattutto da Angelo Del Bon e dai chiaristi mantovani) usata anche da Renato Birolli , consisteva nel dipingere su una base di bianco ancora umida[2] .
Gli artisti, con le loro opere si ponevano in opposizione al neoclassicismo novecentesco e ufficiale [3] . Fu di fatto il primo movimento antinovecentista[4] .
Umberto Lilloni , Paesaggio di Lavagna , 1934,Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo .Della scuola milanese facevano parte:
Carlo Bianchi, 1926 - 2022,Paesaggio del lago di Como , 1995,Art Gallery Bellagio. Nene Nodari , Zinnie , 1945-1950, Civica raccolta d'arte Medole .La scuola dei chiaristi mantovani prese avvio nell'agosto 1933 per opera di Angelo Del Bon e Oreste Marini e di essa facevano parte:
Elena Pontiggia, Il Chiarismo , Pioltello, 2006, ISBN 88-8416-133-9 .
Elena Pontiggia, I Chiaristi. Milano e l'Alto Mantovano negli anni Trenta , Milano, 1996, ISBN 88-202-1168-8 .
Adalberto Sartori, Arianna Sartori, Artisti a Mantova nei secolo XIX e XX , Bozzolo, 2002. ISBN non esistente
Le origini del chiarismo: Il periodo Novecento, la formazione del chiarismo , su sbn.it . URL consultato il 16 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016) .
I chiaristi. A cura di Rossana Bossaglia , su sbn.it .
Immagini di luce: dalla Scuola di Burano al chiarismo, fra pittura e fotografia. A cura di Graziella Martinelli Braglia , su sbn.it . URL consultato il 16 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016) .