Francesco Ugo Tomaselli, detto Cesco (Venezia, 14 gennaio 1893Milano, 12 novembre 1963), è stato un giornalista, scrittore e inviato speciale italiano.

Giornalista e scrittore, fu per quasi quaranta anni inviato speciale del Corriere della Sera, descrivendo sulle pagine del quotidiano milanese i grandi eventi, soprattutto bellici, della prima metà del Novecento. Sua la celebre corrispondenza che seguì le tragiche vicende della spedizione del dirigibile Italia comandato da Nobile nel 1928 e al cui disastro il Tomaselli scampò fortunosamente nella sua veste di unico inviato a bordo.

Biografia

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Via ferrata Tomaselli

Ufficiale volontario degli Alpini nella prima guerra mondiale, si unisce al Battaglione Vicenza meritandosi una medaglia d'argento e una medaglia di bronzo al valor militare. Terminato il conflitto, nel 1919, si laurea in Lettere e, assieme alla sua attività di giovane poeta, comincia quella di giornalista; nel 1921 entra nel Gazzettino di Venezia e nel 1925 si sposta a Il Secolo di Milano dove rimane per breve tempo: in quello stesso anno, infatti, comincia la sua collaborazione, quasi quarantennale, come inviato speciale, al Corriere della Sera dove lavorerà fino alla morte, improvvisa, nel novembre del 1963.[1] È stato testimone di importanti avvenimenti del novecento: il viaggio polare del Norge, la drammatica spedizione del dirgibile Italia, la campagna d'Etiopia e quella di Russia con l'8ª Armata, la guerra civile spagnola, l'ascesa di Mao Zedong in Cina, il giro del mondo in aereo.[2]

A Cesco Tomaselli giornalista e inviato speciale è dedicato il "Premio Giornalistico "Cesco Tomaselli" e a Cesco Tomaselli uomo di montagna, Alpino e alpinista, è dedicata la via ferrata Tomaselli che, nel gruppo di Fanis, nelle Dolomiti, sale la parete sud-ovest della Punta Fanes Sud.

Nell'agosto 2018, in occasione del 90º anniversario e per la prima volta dopo 90 anni, alcuni discendenti dell'equipaggio del dirigibile Italia[3][4] si sono recati alla base artica Dirigibile Italia di Ny-Ålesund, presso le isole Svalbard, per ricordare le imprese dei propri avi.[5]

Opere

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Onorificenze

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Medaglia d'argento al valor militare (1915-1918) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'argento al valor militare (1915-1918)
Medaglia di bronzo al valor militare (1915-1918) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di bronzo al valor militare (1915-1918)

Note

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  1. ^ Biografia Archiviato il 19 settembre 2014 in Internet Archive. da http://www.centrostuditomaselli.org Archiviato il 29 maggio 2013 in Internet Archive.
  2. ^ Centro Studi Tomaselli biografia Archiviato il 19 settembre 2014 in Internet Archive.
  3. ^ discendenti
  4. ^ Michele Tomaselli, Nel gelo della Guerra fredda, su iMagazine. URL consultato il 4 febbraio 2020.
  5. ^ Michele Tomaselli, Cesco Tomaselli e la conquista del Polo Nord. Novant'anni dopo la tragedia del Dirigibile Italia., in Cervignano Nostra, n. 11, maggio 2019.

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Collegamenti esterni

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