Carlo Ilarione Petitti di Roreto

Senatore del Regno di Sardegna
Durata mandato17 ottobre 1848 –
10 aprile 1850
Legislaturadalla I (nomina 3 aprile 1848) alla IV
Tipo nominaCategoria: 15
Sito istituzionale

Dati generali
ProfessioneFunzionario amministrativo

Carlo Ilarione Petitti conte di Roreto (Torino, 21 ottobre 1790Torino, 10 aprile 1850) è stato un economista e politico italiano. Senatore del Regno di Sardegna e consigliere di Stato, è stato un personaggio di spicco del Risorgimento.

Biografia

[modifica | modifica wikitesto]
Della condizione attuale delle carceri e dei mezzi di migliorarla, 1840

Carlo Ilarione Petitti di Roreto nacque a Torino il 21 ottobre 1790, figlio del conte Giuseppe Antonio Petitti di Roreto (1729-1795) e della nobile Innocenza Gabriella Ferrero Ponziglione di Borgo d'Ales (1767-1797).

Si sposò ad Alessandria nel 1813 con la nobile Maria Gabriella Genna di Cocconato (1791-1826); dal matrimonio nacquero quattro figli: Alessandro (1813-1841), Agostino (1814-1890), Maurizio (1816-1852), e Giuseppe (1824-1886).
Conseguita la laurea in legge nel 1816 all'Università degli Studi di Genova, entrò nell'amministrazione del Regno di Sardegna della quale faceva già parte come volontario dal 1814.

Dopo aver ricoperto la carica di vice-intendente generale della Savoia a Chambéry, fu nominato intendente generale di Asti (1819) e poi di Cuneo (1826), quindi membro del neo costituito Consiglio di Stato (1831) - di cui egli stesso si era fatto promotore presso il re Carlo Alberto di Savoia - e dell'Accademia delle Scienze di Torino (1839).

Nel 1836 assunse la vice presidenza della Commissione superiore di statistica istituita da Carlo Alberto di Savoia. Nel 1842 fu tra i fondatori, insieme a Camillo Benso di Cavour, dell'Associazione agraria di Torino.

Ricordato da Metternich accanto a Vincenzo Gioberti, a Massimo d'Azeglio e a Cesare Balbo tra i più eminenti liberali del Piemonte di allora, fu tra gli intellettuali di riferimento della cultura e della politica risorgimentale della prima metà del XIX secolo, «uno dei pochi che emerga non tanto per i titoli aristocratici o per l'attività politica, che invero non fu di secondo piano, ma soprattutto per la sua opera di studioso, di economista, di commentatore e giornalista, di sociologo» (Gian Mario Bravo), così da essere considerato da molti il maggior ispiratore delle riforme carlo-albertine.

Notevole interesse suscitò negli ambienti politici, italiani e stranieri, l'uscita del suo saggio sulla convenienza della costruzione delle strade ferrate (1845). Nel 1848 fu nominato Senatore del Regno di Sardegna.

Morì a Torino il 10 aprile 1850, all'età di 59 anni, in seguito ad una dolorosa malattia, la podagra, che lo affliggeva da anni.

Opere

[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze

[modifica | modifica wikitesto]
Commendatore dell'Ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro
— 16 dicembre 1836
Cavaliere dell'Ordine Civile di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Civile di Savoia
— 21 marzo 1837

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN45046692 · ISNI (EN0000 0001 0780 5619 · SBN CFIV083047 · BAV 495/34750 · CERL cnp00544211 · LCCN (ENno89021351 · GND (DE118987240 · BNF (FRcb121826639 (data)