L'Arthur Ashe Stadium, dove si svolgono le più importanti partite dello US Open

Il campo da tennis è il campo di gioco per il tennis.

Dimensioni

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Il 'disegno tecnico' ritengo sia errato, le linee verticali e orizzontali che delimitano il campo di gioco sia singolo che in doppio fanno parte del campo stesso e non suono fuori dalle misure citate sopra.
Schema metrico di un campo da tennis

Il rettangolo di gioco ha le seguenti dimensioni: 23,78 m × 10,97 m, compresi i corridoi laterali che sono larghi 1,37 m e sono validi solo nelle partite di doppio. La rete divisoria ha un'altezza di 0,914 m al centro e 1,07 m ai pali di sostegno che devono trovarsi a 0,91 m fuori dal campo. Da ciascun lato della rete le linee a essa parallele sono distanti 6,40 m, delimitando le aree di servizio; subito dopo 5,49 m sono tracciate le linee di fondo. Ai lati e al fondo del campo di gioco vi deve essere spazio sufficiente per i movimenti del giocatore: rispettivamente di 3,65 m e 6,40 m per le gare internazionali e 3,05 m e 5,50 m per le gare nazionali.[1]

Superficie

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Se le dimensioni del campo sono fissate esattamente dal regolamento, ciò che può variare da campo a campo è la superficie a contatto con i piedi. Una diversa superficie, imprimendo una diversa velocità al rimbalzo della pallina, può modificare notevolmente lo stile di gioco del tennis. In particolare i tornei internazionali si giocano su superfici di tre tipi diversi:

Cemento

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Il campo principale degli US Open l'"Arthur Ashe Stadium"

Il cemento è una superficie abbastanza veloce e diffusa in tutto il mondo, anche perché non necessita di alcuna manutenzione e ha un basso costo di posa in opera. Negli ultimi anni, soprattutto negli Stati Uniti, si sono diffusi diversi tipi di questa superficie, in particolare il cemento poroso che, come accade negli asfalti antipioggia, assorbe l'acqua piovana permettendole di scorrere su un manto sottostante impermeabile e inclinato, permettendo così di costruire dei campi perfettamente piani, cosa non possibile precedentemente a causa della necessità di far scorrere l'acqua verso l'esterno. Una delle principali qualità di questo manto rispetto alla terra e all'erba è l'omogeneità della superficie, che non permette alla pallina di assumere rimbalzi imprevisti. A causa della durezza e del pesante attrito che esercita sui piedi del tennista può dare problemi alle articolazioni della gamba.

Sintetico

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Con questo nome vengono definiti numerosi tipi di manto aventi in comune, appunto, la sinteticità del materiale e utilizzate, almeno nel circuito ATP, prevalentemente indoor. Spesso per "sintetico" si intende superfici Mantoflex in resine multicolor. Le caratteristiche fisiche e tennistiche di questo manto possono variare secondo i componenti sintetici utilizzati, ma in generale si tratta di superfici più veloci della terra rossa e più lente del cemento. Hanno caratteristiche molto simili al cemento (vengono infatti categorizzate come "hard" [dure] insieme al cemento) ma risultano più elastiche, garantendo alla palla un rimbalzo leggermente più ampio e lento. Analogamente al cemento, i campi sintetici, generalmente, non necessitano di una particolare manutenzione.

Terra battuta

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Terra rossa

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Campo in terra rossa al Rochus Club di Düsseldorf

La Terra rossa è la più diffusa superficie tennistica in Europa continentale e in Sud America; proprio per questa diffusione geografica che i migliori tennisti specialisti della terra rossa provengono proprio da queste aree, come l'argentino Guillermo Vilas, il brasiliano Guga Kuerten e lo spagnolo Rafael Nadal, considerato il miglior giocatore di sempre su questa superficie; invece, nel circuito femminile WTA la migliore specialista della terra rossa è la belga Justine Henin.

È la superficie più lenta: la palla viene fortemente rallentata dopo il rimbalzo facilitando conseguentemente lo scambio da fondo campo. Gli specialisti di questa disciplina hanno ottime capacità di scambio e molta forza fisica. La terra rossa, dopo l'erba, è il manto che necessita di più manutenzione.

Terra verde

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Marija Šarapova su campo in terra verde

La terra verde, anche detta Terra hawaiana è un manto utilizzato quasi esclusivamente negli Stati Uniti, molto più veloce della terra rossa e di colore verde, che però è sempre meno diffuso. Il suo colore proviene dalla essere ricavata dalla frammentazione del basalto e non dell'argilla.

Durante gli anni settanta e ottanta questo tipo di superficie era molto diffuso e ospitava diversi tornei. Anche gli US Open si sono disputati su questa superficie per tre edizioni (dal 1975 al 1977). Sebbene questo tipo di campo sia ancora molto diffuso negli Stati Uniti, in particolare nel Sud e nell'Est del paese, rari sono i tornei professionistici su cui si disputa, tra questi il Charleston Open,Tallahassee Tennis Challenger e il Sarasota Open

Altre

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Rafael Nadal su campo in terra blu

Erba

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Il verde dell'erba di Wimbledon

L'erba è la più classica delle superfici tennistiche, formata da un piccolo manto d'erba su un durissimo strato terroso, necessita di una costante, impegnativa e costosa manutenzione; è diffusa infatti soltanto tra i circoli con adeguate disponibilità economiche ed è la classica superficie verde su cui si svolge il celebre Torneo di Wimbledon.

È il più veloce manto tennistico tra quelli maggiormente diffusi, in quanto imprime alla palla un rimbalzo molto basso.

Uno stile di gioco prevalentemente offensivo è il più redditizio su questo tipo di superficie, caratterizzato da scambi brevi, frequenti discese a rete e servizi vincenti mentre, al contrario, è più difficile applicare lunghi scambi da fondo campo.

Note

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  1. ^ (EN) ITF Rules of Tennis (PDF), su itftennis.com, p. 6. URL consultato il 6 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2019).
  2. ^ (EN) ATP Decides Against Blue Clay in 2013, su atpworldtour.com, 23 giugno 2012. URL consultato il 24 giugno 2012.

Voci correlate

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Altri progetti

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