Camillo Langone (Potenza [1][2][3], 18 agosto 1962) è un opinionista e scrittore italiano, noto per le sue posizioni cattoliche tradizionaliste.
Di padre originario di Potenza e madre di Casalmaggiore, provincia di Cremona, è diplomato in agraria.[4] Scrive per Il Foglio, dove cura quotidianamente la rubrica Preghiera, e per Il Giornale. In passato ha collaborato anche con Libero, La Gazzetta del Mezzogiorno e Panorama.[5] Autore eclettico, si occupa principalmente di enogastronomia, pittura, religione e letteratura. Sul Foglio ha creato la figura del critico liturgico: ha recensito circa 200 messe, recensioni raccolte nel volume Guida alle messe (2009).[6] Ha scritto diversi libri, perlopiù dedicati alla cultura del cibo e del vino in Italia, alla pittura e alla religione, ma anche un romanzo. Langone si dichiara oraziano, ritiene Ecclesiaste e le Satire di Orazio tra i libri per lui più importanti, e considera suo maestro di stile Alberto Arbasino.[7][8]
Curatore di mostre d'arte, ha ideato e cura annualmente il Premio "Eccellenti Pittori - Brazzale", che ha visto alternarsi in giuria personalità della cultura italiana tra cui Franco Maria Ricci, Edoardo Camurri, Giuseppe Culicchia, Nicola Porro, Roger Scruton, Edoardo Nesi.[9][10][11] Nel 2015 ha curato il premio d'arte "Pio Alferano 2015" con Vittorio Sgarbi e Santino Carta.[12]
Nel 2023 pubblica con la casa editrice La nave di Teseo il suo primo romanzo d'amore dal titolo "La ragazza immortale".[13][14]
In un articolo intitolato Togliete i libri alle donne: torneranno a far figli pubblicato su Libero il 30 novembre 2011, Langone propone una presunta correlazione causa-effetto tra l'aumento della scolarizzazione femminile e il calo di natalità in Italia.[15] L'articolo ha suscitato reazioni critiche da parte di forze politiche, associazioni femministe e cittadini.[16][17]
In seguito all'incendio della Città della scienza, in un articolo intitolato Dovevano bruciarla prima pubblicato su Il Foglio, Langone ha dichiarato: «vi si propagandava l'evoluzionismo, una superstizione ottocentesca ancora presente negli ambienti parascientifici (evidentemente anche nei residui ambienti cantautorali). Il darwinismo è una forma di nichilismo».[18] Tale intervento ha suscitato diverse critiche sui mezzi di stampa da parte di Piergiorgio Odifreddi e altri esponenti del mondo accademico italiano.[19] Nel dicembre 2021 ribadisce con un articolo su Il Foglio di non credere nell'evoluzione darwiniana e di essere favorevole ad un'interpretazione letterale del Libro della Genesi.[20]
Nel marzo 2016 è stato querelato da Francesco Totti e Ilary Blasi per un articolo nel quale criticava i nomi stranieri dati ai figli della coppia.[21][22][23]
Si è più volte schierato contro l'uso delle mascherine, le misure di confinamento e coprifuoco per il contenimento del COVID-19, apostrofandole come "misure fasciste".
Nel maggio 2023 ventisei associazioni romagnole scendono in piazza per protestare dopo la notizia della sua nomina a presidente del Premio Verzocchi, iniziativa istituita dal Comune di Forlì per valorizzare la Collezione Verzocchi realizzata dal mecenate Giuseppe Verzocchi negli anni '50.[24][25][26]
In un articolo su Il Foglio nell'ottobre 2023, Langone ha duramente attaccato Papa Francesco in seguito all'approvazione dell'esortazione apostolica Laudate Deum, paragonandolo a Müezzinzade Alì Pascià (comandante della flotta turca nella battaglia di Lepanto) e invocando contro di lui la scomunica.[27] Nel mese successivo, attacca nuovamente il Pontefice ed il cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la dottrina della Fede, definendoli "argentini devastanti, venuti dalla fine del mondo per porre fine al nostro mondo".[28]