Il Brescia si classificò al terzo posto nel gironeE a pari merito con l'U. S. Milanese, pertanto fu condannata a uno spareggio per la permanenza nel massimo campionato contro gli scacchi bianconeri. Il Brescia si impose per 2-1 nel suddetto spareggio, svoltosi il 6 gennaio 1915 sul campo dell'Internazionale (cioè l'Inter, ma all'epoca tale abbreviazione non era quasi mai usata dai giornali), condannando dunque i meneghini alla retrocessione nella costituenda Categoria B, ma la Federazione ribaltò a tavolino tale verdetto avendo accertato che le rondinelle avevano schierato irregolarmente il giocatore Bollani nell'incontro del 6 dicembre U. S. Milanese-Brescia terminato 2-2 oltreché nello stesso spareggio dell'epifania. L'U. S. Milanese vinse dunque a tavolino l'incontro del 6 dicembre comportando l'annullamento del risultato dello spareggio, relegando il Brescia al quarto posto nella nuova classifica del girone E.
A partire da questa stagione, venne deliberato deliberato di cambiare i colori sociali ed in sostituzione degli arancio bleu venivano scelti il celeste ed il bianco. Maglia in lana bianco celeste.
Su alcune maglie è presente sul lato sinistro all'altezza del cuore lo stemma di Brescia, un leone blu ricamato su sfondo bianco
^Sul campo 2-2 (13' Vielmi III (B), 30' Santi (B), 46' Ballerini (U), 75' Dagradi (U), a tavolino per la posizione irregolare del giocatore del Brescia Bollani. L'Almanacco Panini 1898-2004 e Corinti riportano la vittoria a tavolino per 1-0, non per 2-0, e per questo il Brescia risulta avere 18 reti subite anziché 19.