Biagio De Giovanni

Rettore dell'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"
Durata mandato1º novembre 1987 –
24 luglio 1989
PredecessoreRoberto Rubinacci
SuccessoreAdriano Valerio Rossi

Europarlamentare
Durata mandato1989 –
1999
LegislaturaIII, IV
Gruppo
parlamentare
Gruppo per la Sinistra Unitaria Europea; Gruppo socialista; Gruppo del Partito del socialismo europeo
CircoscrizioneItalia meridionale
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPCI (fino al 1991)
PDS (1991-1998)
DS (1998-2007)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità Federico II di Napoli
ProfessioneDocente universitario

Biagio De Giovanni (Napoli, 21 dicembre 1931) è un filosofo e politico italiano, parlamentare europeo, già esponente del PCI, del PDS e dei DS. Ha aderito successivamente alla Rosa nel Pugno.

Biografia

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Da giovanissimo simpatizzò per la Monarchia e l'11 giugno 1946 fu tra coloro che presero parte agli scontri che causarono la strage di via Medina; in seguito avrebbe spiegato la sua partecipazione con queste parole: «Già leggevo Hegel - ero monarchico perché credevo all'unità dello Stato. (...) Scappai quando la situazione s'incanaglì»[1].

Laureatosi presso la facoltà di giurisprudenza all'Università Federico II di Napoli, con una tesi di filosofia del diritto su Giambattista Vico, è stato docente nello stesso ateneo e in seguito ha insegnato presso l'Università di Bari.

È stato poi docente di Dottrine politiche presso l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" e titolare della cattedra Jean Monnet di Storia e politica dell'integrazione europea presso lo stesso ateneo. Dal 1981 al 1986 è stato il direttore della rivista "il Centauro. Rivista di filosofia e teoria politica", che annoverava, tra gli altri, collaboratori come Angelo Bolaffi, Massimo Cacciari, Umberto Curi, Roberto Esposito e Giacomo Marramao.

Dal 1987 al 1989 è stato rettore dell'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale".

È stato eletto deputato europeo alle elezioni del 1989 nelle liste del Partito comunista italiano e poi riconfermato nel 1994 con il Partito democratico della sinistra. È stato presidente della Commissione per gli affari istituzionali, membro della Commissione per la gioventù, la cultura, l'istruzione, i mezzi di comunicazione e lo sport, della Delegazione per le relazioni con l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, della Commissione giuridica e per i diritti dei cittadini, della Delegazione per le relazioni con la Repubblica popolare cinese, della Delegazione per le relazioni con i paesi del Mashrek e gli Stati del Golfo. Conclude il mandato nel 1999.

In seguito continua a essere attivo come relatore in diversi seminari e incontri, su temi non solo filosofici; inoltre continua la sua produzione pubblicistica.

Opere principali

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Note

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  1. ^ Antonio Carioti I dimostranti monarchici abbattuti dalla mitraglia Archiviato il 7 marzo 2012 in Internet Archive.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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