Bernard Stiegler

Bernard Stiegler (Villebon-sur-Yvette, 1º aprile 1952Épineuil-le-Fleuriel, 6 agosto 2020) è stato un filosofo francese. Il suo lavoro teorico esplora i temi della tecnologia e di come questa influenzi da sempre l'umanità e il lavoro. Tra le sue opere più note c'è il ciclo La technique et le temps, e in particolare il primo volume La faute d'Épiméthée.

Biografia

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Incarcerazione

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Tra il 1978 e il 1983 Stiegler fu incarcerato per rapina a mano armata, inizialmente nella prigione di Saint-Michel a Tolosa e successivamente nel centro di detenzione di Muret. Fu durante questo periodo che si interessò alla filosofia, studiandola per corrispondenza con Gérard Granel all'Università di Tolosa. La sua trasformazione in prigione è raccontata nel suo libro Passer à l'acte (2003).

Carriera

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Nel 1987-88, insieme a Catherine Counot, Stiegler commissionò una mostra al Centro Georges Pompidou, intitolata Mémoires du futur: bibliothèques et technologies. Stiegler discusse la propria tesi all'École des hautes études en sciences sociales nel 1992. Divenne poi direttore del Collège international de philosophie e professore all'Université de Technologie di Compiègne, nonché professore ospite alla Goldsmiths College di Londra. In seguito ha ricoperto gli incarichi di direttore generale presso l'Institut national de l'audiovisuel (INA) e di direttore generale presso l'Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique (IRCAM). Il 1º gennaio 2006 fu nominato direttore del Dipartimento per lo sviluppo culturale del Centro Georges Pompidou di Parigi. Divenne poi direttore dell'Institut de recherche et d'innovation (IRI), creato su sua iniziativa nell'aprile dello stesso anno. Nel 2010 aprì una propria scuola di filosofia nella città francese di Épineuil-le-Fleuriel.

Influenze e temi

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Il lavoro di Stiegler è influenzato, tra gli altri, da Sigmund Freud, André Leroi-Gourhan, Gilbert Simondon, Friedrich Nietzsche, Paul Valéry, Edmund Husserl, Martin Heidegger, Karl Marx, Gilles Deleuze e Jacques Derrida. I temi chiave di cui si occupa sono tecnologia, tempo, individuazione, consumismo, consumismo capitalistico, convergenza tecnologica, rivoluzione digitale, americanizzazione, istruzione e futuro della politica e della società umana.

La technique et le temps

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Nel ciclo La technique et le temps Stiegler sostiene che la tecnica sia l'elemento in grado di formare tutto l'orizzonte dell'esistenza umana: ogni esperienza che gli esseri umani fanno, infatti, è in qualche modo mediata dagli strumenti tecnici e tecnologici che estendono le capacità dell'uomo: il fuoco e le coperte che gli umani usano per scaldarsi, consente loro di andare dove fa freddo; l'invenzione dei recipienti per l'acqua o dei pozzi consentono loro di abitare anche lontano da un fiume. Per Stiegler, questo dato di fatto è stato sostanzialmente ignorato dalla filosofia nel corso della storia, poiché essa non ha mai smesso di operare sulla base di una distinzione tra episteme e techne, cioè separando nettamente la conoscenza e la scienza dalla tecnica.

La tesi generale della collana La technique et les temps è che la genesi della tecnica corrisponda non solo alla genesi di ciò che viene chiamato "umano", ma dell'esperienza del tempo in quanto tale, e che questo sia l'indizio fondamentale per comprendere il futuro del processo dinamico in cui consistono l'umano e il tecnico.

Opere

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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