Bernadette Peters, nome d'arte di Bernadette Lazzara (New York, 28 febbraio 1948), è un'attrice, cantante, doppiatrice e scrittrice statunitense, attiva in cinema, tv e teatro, nota interprete di musical a Broadway. È una delle più apprezzate interprete di musical a Broadway, per cui ha vinto tre Tony Award (di cui uno per meriti umanitari) e tre Drama Desk Award.[1]
Bernadette Lazzara è nata in una famiglia italoamericana di origini siciliane nel quartiere di Ozone Park (New York), ultima dei tre figli di Peter Lazzara e Marguerite Maltese.[2] Bernadette fu incoraggiata dalla madre ad entrare nel mondo dello spettacolo sin da bambina. A tre anni e mezzo debutta in televisione con il programma Juvenile Jury, a cui seguono Name That Tune e diverse puntate di The Horn and Hardart Children's Hour quando aveva cinque anni.[3] Nel gennaio 1958 ottenne l'Actor Equity Card e cambiò il nome in Bernadette Peters (dal nome di battesimo del padre) per evitare di essere presa solo per ruoli da italoamericana. Nello stesso mese debuttò a teatro con la commedia This is Goggle, con la regia di Otto Preminger, ma la commedia si rivelò un flop e non raggiunse mai Broadway.[4] Nei mesi successivi recitò con Jessica Tandy, Margaret Hamilton e Richard Thomas per la NBC, mentre studiava alla Quintano's School for Young Professionals.[5] Nel 1959 debuttò a Broadway nel revival del musical The Most Happy Fella, in cui interpretava la giovanissima Tessie.[6]
A 13 anni recitò per la prima volta in Gypsy: A Musical Fable, nel secondo tour statunitense del musical, e interpretava Thelma, una delle "Hollywood Blondes". L'anno successivo, la Peters recitò nuovamente in Gypsy, questa volta nel ruolo di Dainty June. Nel 1964 recitò in Tutti insieme appassionatamente in Pennsylvania, uno stato in cui tornò del 1966 per Riverwing. Sempre nel 1966 apparve nella produzione dell'Off Broadway di The Penny Friend, a cui seguì Curley McDimple nel 1967. Nel 1967 ritornò a Broadway come sostituta in The Girl in the Freudian Slip e nella commedia Johnny No-Trump. Nel 1968 ottenne il suo primo ruolo di alto profilo a Broadway, quando interpretò la sorella di George M. Cohan (interpretato dal premio Oscar Joel Grey) nel musical George M!. Per la sua performance vinse il Theatre World Award. L'anno successivo riconfermò il successo con la sua interpretazione nel ruolo di Ruby nella commedia musicale Dames at Sea nell'Off Broadway, per cui vinse il Drama Desk Award.
Nel 1969 fu la volta di un flop quando interpretò Gelsomina in un fallimentare adattamento musicale di La strada a cura di Lionel Bart. Nel 1971 ottenne un nuovo successo con il revival di Broadway del musical di Leonard Bernstein ‘'On The Town'’, per cui fu candidata al suo primo Tony Award, alla miglior attrice non protagonista in un musical. Nel 1972 recita ne Il Tartufo a Filadelfia. Nel 1974 fu la volta di un altro flop, il musical di Jerry Herman ‘'Mack and Mabel'’, con Robert Preston; nonostante lo spettacolo chiuse dopo poche repliche, Bernadette fu candidata al Tony Award alla miglior attrice protagonista in un musical per la sua performance nel ruolo dell'attrice Mabel Normand.[7] Dopo il flop di Mack and Mabel si trasferì a Los Angeles per intraprendere una carriera sul grande schermo. Ha recitato in oltre trenta film, ma la sua fama cinematografica è legata soprattutto al sodalizio con Steve Martin, che scrisse per lei un ruolo ne Lo straccione (1979). Nel 1981 recitò in un altro film con Steve Martin, Spiccioli dal cielo, per cui vinse il Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale.[8]
Dopo otto anni di assenza dalla scene newyorchesi, Bernadette Peters tornò a recitare nell'Off Broadway in alcune opere di prosa a partire dal 1982; tra di esse anche la commedia drammatica ‘'Sally and Marsha'’, per cui fu candidata al Drama Desk Award. Il 1984 segnò l'inizio del sodalizio più importante della carriera della Peters, quello con il pluripremiato compositore Stephen Sondheim. Fu scelta per interpretare Dot e Marie nella produzione originale del musical di Sondheim e James Lapine ‘'Sunday in the Park with George'’, che vinse il Premio Pulitzer per la drammaturgia; per la sua performance, la Peters fu candidata al Drama Desk Award e al Tony Award alla miglior attrice protagonista in un musical.[9] Non vinse il Tony Award per Sunday, ma l'anno successivo lo vinse per la sua performance nel ruolo di Emma nel musical di Andrew Lloyd Webber ‘'Song and Dance'’.[10] Nel 1987 recita in un altro musical della coppia Sondheim-Lapine, ‘'Into the Woods'’, e per la sua performance venne candidata al Drama Desk Award alla migliore attrice protagonista in un musical. Nel fu nuovamente candidata al Tony Award alla miglior attrice protagonista in un musical per The Goodbye Girl, di Neil Simon e Marvin Hamlisch. Nel 1995 recitò in un altro musical di Sondheim, ‘'Anyone Can Whistle'’, in scena in versione concertistica alla Carnegie Hall con Angela Lansbury e Madeline Kahn. Il 1999 le portò un nuovo successo, con il classico di Broadway ‘'Annie Get Your Gun'’ e per questa sua interpretazione vinse il suo secondo Tony Award alla miglior attrice protagonista in un musical.[11][12]
Nel 2003, Sam Mendes la diresse in un acclamato revival di Broadway di Gypsy: A Musical Fable (in cui aveva già recitato agli inizi degli anni sessanta) e per la sua performance nel ruolo della protagonista Rose fu candidata al Tony Award.[13] Nel 2007 prese parte a un reading del musical di Sondheim ‘'Road Show'’ e nel 2010 tornò a Broadway dopo sei anni di assenza per rimpiazzare Catherine Zeta-Jones nel revival del musical di Sondheim ‘'A Little Night Music'’.[14][15] Nel 2011 fu la volta di un nuovo musical di Sondheim, Follies, in scena a Washington e poi a Broadway, per cui ottenne critiche contrastanti, ma anche una candidatura al Drama Desk Award.[16][17] Nel 2012 ricevette uno speciale Tony Award, il suo terzo, per le sue attività filantropiche.[18] Nel gennaio 2018 Bernadette Peters torna a recitare a Broadway dopo quasi sei anni quando sostituisce Bette Midler nel revival di Hello, Dolly! in scena allo Shubert Theatre.[19][20] Nel 2023 esordisce nel West End londinese con la rivista Stephen Sondheim's Old Friends.[21] Alla attività teatrale, Bernadette Peters ha affiancato anche una carriera da scrittrice di libri per bambini (Broadway Barks, Stella is a star e Stella and Charlie Friends Forever), una carriera televisiva (candidata a tre Emmy Awards),[22] ha pubblicato sei album (tre dei quali furono candidati al Grammy Award)[23] e si è esibita in concerto su numerosi palchi prestigiosi, tra cui l'Hollywood Bowl, la Carnegie Hall, la Sydney Opera House, la Royal Festival Hall di Londra (1998 e 2016), Radio City Musical Hall e il Lincoln Center.[24]
Cugina dell'attrice Connie Stevens, ha sposato il 20 luglio 1996 il consulente d'investigazione Michael Wittenberg, che morì il 26 settembre 2005 in un incidente in elicottero avvenuto in Podgorica, in Montenegro, dove si era recato per un viaggio d'affari.[25] Non ha avuto figli.
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Bernadette Peters è stata doppiata da:
Come doppiatrice è sostituita da: