Battaglia di Saint-Thierry
parte dell'Offensiva della Mosa-Argonne della prima guerra mondiale
Data30 settembre - 4 ottobre 1918
LuogoSaint-Thierry, Marna
EsitoVittoria franco-italiana
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
5e armée francese
II Corpo d'armata italiano
7. Armee
1. Armee
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La battaglia di Saint-Thierry è stata una battaglia della prima guerra mondiale svoltasi nel dipartimento della Marna tra il 30 settembre ed il 4 ottobre 1918. Fu uno dei fatti d'armi che coinvolsero il II Corpo d'armata italiano in Francia.

Contesto

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Il generale Pétain aveva ordinato alla 5e armée dell'esercito francese di pianificare un'operazione per liberare Reims e sfondare l'ala ovest della linea dei monti della Champagne, mentre la 4e armée doveva sfondare ad est. L'avanzata di quest'ultima armata costrinse la 5e armée francese ad agire in fretta; inoltre, alla sua sinistra, la 10e armée tra il 28 ed il 29 settembre aveva compiuto un balzo di 5-6 km verso l'Aisne e l'Ailette, su un fronte di una decina di chilometri, inseguendo i tedeschi in ritirata. Bisognava quindi agire in fretta per sorprendere i tedeschi durante i preparativi della ritirata anche su quel fronte. Il 29 settembre il maresciallo di Francia Foch ed il generale Pétain concordarono per l'indomani l'entrata in azione dell'armata.

Ordine di battaglia

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Bandiera della Francia Bandiera dell'Italia Forze alleate

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Bandiera della Germania Germania

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Preparazione della battaglia

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L'operazione, preparata con grande cura dal generale Maistre e dal generale Berthelot, prevedeva due atti successivi:

  1. un attacco tra l'Aisne e la Vesle, da Villers-en-Prayères a Jonchery, con l'obiettivo di scacciare il nemico dall'altipiano tra i due fiumi, preparando così la riconquista di Reims, garantendo la copertura del fianco sinistro dell'attacco che poi il fianco destro dell'armata avrebbe dovuto portare avanti;
  2. una volta acquisito il primo obiettivo e dopo il tempo strettamente necessario al rischieramento dell'artiglieria, un secondo attacco lanciato dalla linea del fronte a nord-est di Reims, in direzione di Bazancourt.

Questo attacco doveva aggirare da nord il massiccio di Nogent-l'Abbesse, per poi aprirsi a ventaglio alla sua destra e svilupparsi in direzione di Saint-Masmes, avvolgendo così il massiccio stesso e quello di Moronvilliers.

Contemporaneamente la 4e armée stava raggiungendo a sinistra la regione di Bétheniville. I difensori del massiccio di Moronvilliers furono così costretti a ritirarsi o cadere prigionieri. L'attacco tra la Vesle e l'Aisne doveva essere portato avanti su un fronte di una decina di chilometri da tre corpi d'armata:

Svolgimento della battaglia

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Bilancio

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In quattro giorni, la 5e armée catturò 2.500 prigionieri e 30 cannoni. La prima parte dell'operazione era terminata e l'armata si apprestava ad eseguire la seconda manovra quando il nemico iniziò a ritirarsi da Reims alle Argonne. Gli attacchi delle 4e e 5e armée avevano dato al fronte della Champagne la forma di una profonda sacca il cui apice si estendeva dal forte di Pompelle ad Auberive. Rendendosi conto del pericolo che la pressione laterale delle due armate faceva correre ai difensori dei massicci di Nogent-l'Abbesse e di Morovilliers, visto che la situazione generale si aggravava di giorno in giorno, von Below decise di evacuare la sacca e di ritirarsi dietro la linea Suippe-Arnes, più arretrata rispetto all'Aisne, sulla posizione "Brunehild-Kriemhild". La ritirata iniziò il 4 ottobre.

Bibliografia

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