Nel gennaio 1932 René Blum e Vasilij de Basil fondano, su impulso del principe Luigi II di Monaco, una compagnia denominata Ballets Russes de Monte Carlo, sulle ceneri della celeberrima compagnia Ballets Russes di Sergej Pavlovič Djagilev avvalendosi anche della consulenza di Boris Kochno. Nel 1936, per uno screzio fra i due fondatori, la compagnia si scioglie.[1] Dopo un periodo di difficoltà, Blum crea una nuova compagnia affidandone la direzione all'ex coreografo dei Ballets Russes di Djagilev Michail Fokin. Nel 1938 Blum e Léonid Mjasin, un altro ex coreografo dei Ballets Russes, ottengono finanziamenti da Julius Fleischmann per creare una nuova compagnia.[2]
Agli inizi dell'attività della nuova compagnia, Mjasin entra in conflitto con de Basil, perché reclama per sé la proprietà delle coreografie scritte al tempo della loro collaborazione. Mjasin cita in giudizio de Basil a Londra al fine di recuperare la proprietà intellettuale della propria produzione, e anche per reclamare l'uso del nome Ballet Russe de Monte Carlo.[3] I giudici inglesi stabiliscono che de Basil è proprietario delle coreografie create da Mjasin fra il 1932 e il 1937, ma non di quelle anteriori al 1932.[4] Sanciscono anche che entrambi i contendenti sono autorizzati a usare il nome Ballet Russe — ma solo la compagnia di Mjasin e Blum può chiamarsi Ballet Russe de Monte Carlo. De Basil alla fine decide di chiamare la propria compagnia Original Ballet Russe.[3]
La prima esibizione del nuovo Ballet Russe de Monte Carlo è del 1938. I danzatori inglesi Frederic Franklin e Jo Savino sono fra gli artisti che si uniscono alla nuova compagnia. La collaborazione di Franklin dura dal 1938 al 1952: nel 1944 assume il ruolo di maestro di balletto, e crea con Alexandra Danilova una delle coppie di ballerini rimaste leggendarie nel XX secolo.
Maria Tallchief nel Ballet Russe de Monte Carlo, 1955
Sol Hurok, manager della compagnia di de Basil fin dal 1934, finisce per dirigere anche la compagnia di Blum, nella speranza, rimasta senza successo, di riunire le due compagnie.
Negli anni della coesistenza, il Ballet Russe de Monte Carlo e la compagnia rivale Original Ballet Russe si esibiscono spesso nelle vicinanze. Nel 1938, entrambe debuttano a Londra a pochi isolati di distanza.[3] Dopo Londra, Hurok procura a entrambe le compagnie ingaggi a New York per un totale di quindici settimane, da cui risulta la più lunga stagione di balletto che la città abbia avuto fino ad allora. Oltre al management, le due compagnie condividono anche diversi danzatori.
Con l'inizio della Seconda guerra mondiale, il Ballet Russe de Monte Carlo parte in tour per gli Stati Uniti. La compagnia introduce il balletto di fronte al pubblico di molte città americane in cui la danza classica è ancora sconosciuta. I ballerini della compagnia si esibiscono anche insieme ad altre compagnie, e nei decenni seguenti fondano proprie scuole di balletto in tutti gli Stati Uniti e in Europa, trasmettendo la tradizione russa a generazioni di americani e europei. La compagnia non farà più ritorno stabile in Europa.
René Blum, recatosi in Europa per stare vicino alla famiglia, viene arrestato il 12 dicembre 1941 nella sua casa di Parigi. È fra i primi ebrei arrestati dalla polizia francese dopo la disfatta della Francia nella Seconda guerra mondiale. Viene trasportato al campo di transito di Beaune-la-Rolande, poi al lager di Drancy. Il 23 settembre 1942, è trasferito ad Auschwitz,[5][6] dove viene ucciso dai Nazisti alla fine dello stesso mese.[1]
Dopo la scomparsa di Blum, Serge Denham, uno dei co-fondatori di World Art, prende il suo posto come direttore della compagnia.[7] Mjasin lascia la compagnia nel 1943.
Nel 1968 il Ballet Russe de Monte Carlo dichiara bancarotta. Negli anni precedenti molti dei suoi ballerini hanno seguito altre carriere, e diversi di loro hanno fondato proprie scuole di danza o sono stati assunti da scuole di danza più grandi, a New York e nelle principali città.
Nel 1985, grazie al patronato della principessa Carolina di Monaco fu possibile ricreare una compagnia di balletto a Montecarlo che prese il nome di Nuovo Balletto di Montecarlo proprio perché si considera la prosecuzione della compagnia storica.
Molti dei danzatori solisti e corps de ballet del Ballet Russe sono all'origine di scuole di danza e compagnie in tutti gli Stati Uniti e in Europa, e trasmettono la tradizione del balletto classico russo alle nuove generazioni americane e europee.
Maria Tallchief — Ha danzato nel New York City Ballet per anni, con coreografie scritte da Balanchine apposta per lei.
Roya Curie — protégé di David Lichine e prima ballerina nel Ballet Russe de Monte Carlo International, ha fondato una scuola nello stato di New York nel 1950.
Jo Savino — ha formato il St. Paul Ballet in Minnesota.
Robert Lindgren e Sonja Tyven (nel Ballet Russe sotto il nome di Sonja Taanila) — hanno aperto la Lindgren-Tyven School of Ballet a Phoenix, Arizona (1959-1965). Lindgren è stato anche decano fondatore della influente scuola di danza presso la North Carolina School of the Arts, dove Tyven ha insegnato balletto (1965-1987). Lindgren ha lasciato la NCSA quando Lincoln Kirstein lo ha invitato a essere suo successore come direttore e presidente della School of American Ballet, affiliata della scuola City Ballet a New York (1987-1991).[13][20]
Marian e Illaria Ladre — alla fine degli anni Quaranta hanno creato la Ballet Academy di Seattle. Fra i loro studenti di successo ci sono James De Bolt del Joffrey Ballet, Cyd Charisse, Marc Platt, Harold Lang, e Ann Reinking. Nel 1994 Illaria Ladre è stata tra i primi danzatori, coreografi e scrittori americani a ricevere la Medaglia Vaslav Nijinsky, sponsorizzata dalla Agenzia artistica polacca di Varsavia, per il suo contributo al mantenimento della tradizione di Vaclav Fomič Nižinskij.[21]
Lubov Roudenko — Solista dei Ballets Russes negli anni Trenta, si ritira negli anni Quaranta e con il nome di Luba Marks raggiunge il successo come fashion designer, vincitrice del Coty Award.[22]
^Jack Anderson, The One and Only: The Ballet Russe de Monte Carlo (New York: Dance Horizons, 1981), p. 281.
^Frederic Franklin, interviewed by John Mueller, Cincinnati, Ohio, October 2004; bonus material on Gaîté Parisienne, a film (1954) by Victor Jessen on DVD (Pleasantville, N.Y.: Video Artists International, 2006).
^Balanchine and Mason, 101 Stories of the Great Ballets (1989), p. 183.
Guide to Ballet Russe de Monte Carlo, su Harvard University, Houghton Library. URL consultato il 18 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2011).