Baphomet, di Eliphas Lévi. Sulle braccia appaiono le parole latine SOLVE (sciogli) e COAGULA (unisci).

Bafometto è un idolo pagano, della cui venerazione furono accusati i cavalieri templari.

Ricorrente nella letteratura occultista del XIX secolo, ne esistono varie descrizioni ed iconografie: un idolo con un teschio di caprone e una testa barbuta. Il nome fu poi ripreso, nello stesso secolo, dai sostenitori dell'occultismo. L'etimologia del nome, controversa, è ancora oggi incerta. Il nome di Baphomet, come suggerisce anche l'illustrazione di Eliphas Lévi, è stato inoltre associato col tempo alla figura di Satana e, da alcuni satanisti, a quella del Dio buono sumero-babilonese Enki, secondo le loro credenze, protettore dell'umanità e il cui simbolo era una capra, rivale del Dio ebraico Yahweh considerato il crudele demiurgo gnostico[1]. Le corna sarebbero mascheramenti dei raggi del volto di Enki, disegnati per celarlo alla Chiesa.

Origine del termine

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Il termine ricorre per la prima volta nei verbali del processo contro i Cavalieri templari; durante la soppressione dell'ordine fu sostenuto dall'Inquisizione che i cavalieri usassero un Bafometto come parte delle loro cerimonie di iniziazione. Questo fatto, oltre ad altre asserzioni, fece sì che il loro Ordine religioso fosse accusato di eresia e idolatria e i suoi membri perseguitati.

Essendo un nome estorto sotto tortura durante gli interrogatori dei Templari, non si può escludere che possa essere stato originato semplicemente come un'onomatopea o un errore di trascrizione dei verbali,[2] nei quali in effetti il termine ricorre per la prima volta; la presenza del baphomet fu utilizzata dagli inquisitori (istigati dal re di Francia Filippo IV il Bello) per aggiungere l'idolatria alle altre infamanti accuse nei confronti dell'Ordine, allo scopo di distruggerlo.

Tra le ipotesi sull'origine del nome vi è la possibilità che esso sia una storpiatura del nome "Mahomet".[3]

Interpretazioni

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Una più recente e conosciuta descrizione raffigura il Bafometto nella forma di un capro umanoide alato con seno e una torcia sulla testa tra le corna. Questa immagine proviene dall'opera di Eliphas Lévi Dogme et rituel de la haute magie (Dogma e rituale dell'alta magia) del 1855-56.

Il Bafometto, come suggerisce l'illustrazione di Lévi, è stato occasionalmente interpretato come sinonimo di Satana o come un demone, un membro della gerarchia dell'Inferno. Nella testa del Bafometto di Lévi era inscritto un pentacolo, che è un simbolo in seguito adottato dai fedeli della Wicca e da altri seguaci dell'occultismo. Una testa di capro inscritta in un pentagramma invertito, è un simbolo occasionalmente adottato dai satanisti. La testa, le corna e la torcia insieme prendono la forma di un fiore di giglio.

Influenza culturale

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Opere letterarie

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Musica

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Architettura

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Cinema

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Videogiochi

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Baphomet è un personaggio giocabile ricorrente nella serie Shin Megami Tensei, nella serie di videogiochi Broken Sword e viene citato nel primo capitolo di Silent Hill. Nell'avventura grafica Post Mortem si ha a che fare con una sorta di setta satanica il cui oggetto mistico è rappresentato dalla Testa di Bafometto. Baphomet è anche un boss del MMORPG Ragnarok Online. Liberamente ispirato è l'X Rare del Capricorno: Steilborg, Malvagio Capricorno da Battle Spirits e anche in rock of ages come il livello prima del boss finale. In Assassin's Creed: Unity, ci sono una serie di missioni riguardanti il culto di Bafometto. Ancora, nel gioco La-Mulana, Bafometto compare come boss, introdotto da alcune streghe che lo evocano formando un pentacolo. Infine nell'arcade Metamorphic Force il primo boss è ispirato a Bafometto.

Nel videogioco Max Payne viene citato dal mafioso Jack Lupino durante uno dei suoi sproloqui mistici.[5] Viene citato anche nella fiaba interattiva per PC Il tesoro di Venezia della De Agostini.

Altro

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Una delle Porsche 911 realizzate dalla celebre casa di riparazioni Rauh-Welt Begriff, in Giappone, porta il nome di Baphomet.

Nel dialetto piemontese-torinese, il mulinello di polvere che si viene a formare in certe condizioni di vento, si chiama "bafumet", o "bafimat" in piemontese-langarolo.

La figura di Bafometto è presente nel gioco di carte Templaria di Dal Negro Edizioni.

Note

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  1. ^ Adam Kadmon, Esiste davvero il diavolo? Video non disponibile
  2. ^ Martin Bauer, Il mistero dei Templari, traduzione di Mariagrazia Piana, Newton Compton, 1997, ISBN 88-541-0403-5.
  3. ^ Baphomet, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^ Giovanni Masini, Sorgerà a Detroit il primo tempio dedicato a Satana, su ilgiornale.it, 7 settembre 2014.
  5. ^ Mifune, Max Payne CH1-PT9-Uno spietato vendicatore solitario, 28 agosto 2011. URL consultato l'11 maggio 2018.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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