L’Assemblea Costituente italiana, nata dopo le elezioni del 1946 per redigere quello che sarà il futuro testo costituzionale, in vigore nel paese dal 1948.

Un'assemblea costituente è un'assemblea eletta e costituita, generalmente separata dagli organi istituzionali ordinari (sebbene possa essere attribuito un qualche tipo di potere nel quadro politico ordinario), con lo scopo di scrivere, riformare drasticamente[1] e/o adottare una Costituzione, assumendo così il cosiddetto potere costituente.[2]

In alcuni casi è lo stesso parlamento eletto che funge anche da assemblea costituente, come nel caso delle Corti Generali spagnole nella legislatura del 1977-1979.

Durante i lavori, è possibile che vengano emanate disposizioni normative provvisorie prima del testo definitivo, spesso per via dell’instabilità del contesto politico.

Assemblee costituenti nella storia

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Nella storia ci sono stati numerosi casi di assemblee costituenti:

Note

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  1. ^ In questo caso è più corretto parlare di "Assemblea per la revisione (o la riforma) della Costituzione"
  2. ^ Assemblea costituente nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 20 aprile 2022.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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