Anselmo
vescovo della Chiesa cattolica
 
Nominato vescovo1146/1148
Deceduto1173
 

Anselmo (... – 1173) è stato un vescovo cattolico italiano. È stato vescovo di Asti tra il 1146 ed il 1173.

Il primo documento certo che cita il vescovo Anselmo, è un lascito del 21 novembre 1148[1] a Oberto Garretto.

Esistono anche tre bolle papali di conferma e protezione riguardanti Anselmo:

Il documento riguardante papa Eugenio è molto importante sotto l'aspetto politico perché è un atto di conferma del comitato astigiano. Questo, come spiega anche il Cibrario è però solamente un atto formale dato che la città di Asti gìà dal 1095 si era costituita in libero comune con consoli e podestà.[2]

Alcuni storici affermano che il vescovo, vicario imperiale dell'imperatore tentò invano di recuperare l'antico predominio sulla città.[3]

I contrasti tra vescovo e Comune furono tali da spingere Anselmo a lasciare la città e chiamare in aiuto l'imperatore Federico Barbarossa che nel 1155 la assediò e la incendiò.[4]

Nel 1158, Anselmo era presente alla seconda dieta di Roncaglia per trattare la riconciliazione della città con l'imperatore.

L'ultimo documento trattante il vescovo, è un documento del 10 agosto 1172, in cui Anselmo donò alla certosa di Casotto alcuni beni.[5]

Note

  1. ^ Assandria, Libro Verde della chiesa di Asti,
  2. ^ Cibrario, Terre libere in Piemonte, in Operette e frammenti storici, Firenze 1856, p. 216.
  3. ^ Gabiani Nicola, Asti nei principali suoi ricordi storici vol 2. Tip.Vinassa 1927-1934, p. 51.
  4. ^ Memoriale di Ogerio Alfieri
  5. ^ Savio F., Gli antichi vescovi d'Italia dalle origini al 1300. Il Piemonte, Torino 1898, p. 151.

Bibliografia

Voci correlate

Predecessore Vescovo di Asti Successore Nazario I 1048-1173 Guglielmo II