Andrea Palma (Trapani, 1644 o forse 1664 – Palermo, 1730) è stato un architetto, ingegnere pittore e religioso italiano, fu esponente del barocco siciliano a cavallo tra 1600 e 1700.
Come molti protagonisti del barocco siciliano fu un religioso: era infatti un frate domenicano. Studiò pittura e architettura all'interno dell'ordine e fu collaboratore di Paolo Amato.
Lavorò soprattutto a Palermo, dove fu architetto del Senato cittadino. Tra le sue opere il completamento della chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella e gli apparati decorativi della chiesa di Santa Maria in Valverde, dell'oratorio delle Dame, della chiesa di San Sebastiano e della chiesa del Salvatore, caratterizzati da riquadri architettonici a carattere illusionistico che racchiudono scene pittoriche dipinte da collaboratori. Fu architetto del senato di Palermo dal 1714, e alla sua morte lo divenne il nipote, Nicolò Palma.
La sua opera più conosciuta è comunque la facciata del duomo di Siracusa realizzata in sostituzione di quella rinascimentale distrutta dal terremoto, a seguito di un concorso vinto nel 1728,[1] e conformata sull'esempio della facciata di Santa Maria a Campitelli a Roma.[2].
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