Gli andamanesi erano un gruppo etnico per statura affine ai Pigmei dell'Africa, ai Semang della Malacca e ai Negritos delle Filippine (l'altezza media dei maschi è di cm 140-145), ma ciò non sicuramente deriva da un'origine comune.

Distribuzione

[modifica | modifica wikitesto]

Vivono nelle Isole Andamane nel Golfo del Bengala, all'inizio occidentale di una catena di isole che si estende dalla Birmania fino a Sumatra; esse consistono soprattutto nella Grande e nella Piccola Andaman, oltre ad isole minori, in parte inabitate.

Storia

[modifica | modifica wikitesto]

Prima del contatto con gli europei, gli Andamanesi non sapevano produrre il fuoco, ma possedevano l'arco e le frecce. Il primo insediamento europeo limitato a un angolo della Grande Andaman risale al 1788, ma fu abbandonato otto anni dopo, sarà ricostruito solo nel 1858, permettendo così agli indigeni di mantenere a lungo le loro caratteristiche culturali.

Cultura

[modifica | modifica wikitesto]

Nella Grande Andaman si distinguevano 10 tribù secondo il linguaggio, ma il vero fattore d'unione era il gruppo locale formato in media da 30-50 individui. Ogni gruppo ha il proprio territorio tradizionale con un accampamento principale e stabile, e uno secondo le necessità stagionali, sono soliti infatti trasferirsi nel periodo dei monsoni dalla spiaggia alla giungla ove sono più protetti. Con il matrimonio uno dei due coniugi deve abbandonare il proprio gruppo per trasferirsi in quello dell'altro. Ogni famiglia occupa una capanna, mentre vi è una capanna comune per tutti i celibi. La parentela conta poco visto che ognuno ha dei doveri verso l'altro e gli anziani, parenti o meno. I gruppi non hanno capi, ma la direzione è affidata spontaneamente alle persone di maggior prestigio, solitamente gli anziani. Non vi sono leggi o sanzioni tradizionali dato che la paura del disprezzo della comunità è sufficiente a impedire ogni comportamento antisociale. Da un'offesa può scaturire una guerra che può prolungarsi fino al rito della pace. Questo viene preparato dalle donne del villaggio dei due gruppi e celebrato nell'accampamento dell'ultimo aggressore. Gli uomini di questo gruppo si schierano disarmati davanti a una palizzata preparata per l'occasione nello spazio dedicato alla danza, mentre gli uomini del gruppo nemico avanzano armati, a passo di danza, con gesti minacciosi. Alla fine del rito tutti piangono insieme, poi danzano in comune, nei giorni successivi vanno a caccia insieme e si scambiano dei doni.

Religione

[modifica | modifica wikitesto]

Possiedono una religione incentrata sui riti di passaggio quali:

Gli Andamanesi hanno anche degli esseri non umani temuti (lau secondo i dialetti settentrionali), in cui confluiscono indistintamente sia gli spiriti di potenze presenti nella natura non umana, sia gli spiriti dei morti. Possiedono anche un Essere Supremo cui sono attribuiti vari nomi (Puluga per le tribù meridionali, Olüga nella Piccola Andaman, Biliku o Bilik nelle altre tribù), è un Essere Supremo celeste, onnisciente, creatore e punitore delle trasgressioni[1]. Biliku o Olüga sono considerati esseri femminili, mentre in certe altre tradizioni ci sono due o più Bilik, secondo altre credenze ancora Bilik sarebbe solo una categoria di esseri superiori ai lau. Poluga ha una notevole importanza nei miti delle origini, crea e inventa tutte le arti umane, fonda le istituzioni Andamanesi e secondo alcune trazioni viene derubato del fuoco. Nella società Andamanese, accanto agli anziani e alle persone efficienti, godono di una certa notorietà i veggenti (gli oku-giumu "colui che parla di sogni").

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ E.H.Man

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàLCCN (ENsh85004884 · BNF (FRcb12065051s (data) · J9U (ENHE987007294728205171