Amina è un nome proprio di persona italiano femminile[1][2][3].
È il nome portato da Amina bint Wahb, la madre del profeta dell'Islam Maometto[1][2][3][4][5][6]: è la forma femminile di Amin e vuol dire quindi "veritiera", "onesta", "fidata", "fedele"[1][2][3][4][6] (anche se alcune fonti sostengono che la donna ebbe un altro nome, tratto dal vocabolo آمنة che significa "sentirsi al sicuro"[5]).
In Italia si è diffuso nella seconda metà dell'Ottocento grazie al successo della Sonnambula (1831) di Bellini, la cui protagonista porta questo nome[1][2][3] (assai poco pertinente, dato che la storia è ambientata in Svizzera; ma secondo De Felice Bellini potrebbe averlo anche tratto da qualche nome germanico affine ad Aimone[2]). Negli anni 1970 se ne contavano circa quattromila occorrenze, sparse al Nord e al Centro, e accentrate soprattutto in Toscana[2].
La forma Aminata è diffusa in Africa occidentale, ed è comune in particolare tra i Wolof del Senegal[7].
Il nome non è portato da nessuna santa, cioè è adespota: si può festeggiarne l'onomastico il 1º novembre, ad Ognissanti[8].
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