A prova di errore
Una scena del film
Titolo originaleFail-Safe
Lingua originaleinglese, russo
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1964
Durata112 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,85:1
Genereguerra, drammatico, thriller
RegiaSidney Lumet
SoggettoEugene Burdick, Harvey Wheeler (romanzo)
SceneggiaturaWalter Bernstein
ProduttoreMax E. Youngstein
Casa di produzioneColumbia Pictures
Distribuzione in italianoColumbia C.E.I.A.D.
FotografiaGerald Hirschfeld
MontaggioRalph Rosenblum
ScenografiaAlbert Brenner, J.C. Delaney
CostumiAnna Hill Johnstone
TruccoBill Herman, Harry Buchman
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

A prova d'errore (Fail-Safe) è un film drammatico del 1964 diretto da Sidney Lumet. Basato sul romanzo omonimo di Eugene Burdick e Harvey Wheeler, ha avuto un rifacimento per la televisione nel 2000.[1]

Trama

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Il Comando Aereo Strategico in stanza a Omaha viene allertato a causa dell'avvistamento di un oggetto volante non identificato in avvicinamento agli Stati Uniti. Di conseguenza, viene dato l'ordine di far decollare i bombardieri dotati di testate nucleari, poiché si ritiene che si tratti di una minaccia. In realtà, l'oggetto volante è un aereo civile che si è allontanato dalla sua rotta a causa di un temporaneo guasto elettronico.

A causa di un errore nel sistema elettronico, viene emesso un ordine cifrato e irreversibile per attaccare uno stormo di pattuglia nell'Oceano Artico, che si dirige verso il territorio sovietico, in direzione di Mosca. Il Presidente degli Stati Uniti stabilisce una comunicazione diretta con il leader sovietico nel tentativo di fermare gli aerei. Tuttavia, nonostante gli sforzi frenetici e i contrordini, l'impensabile si verifica: Mosca viene colpita da un attacco nucleare.

La sola via d'uscita per evitare una massiccia rappresaglia da parte dell'Unione Sovietica è dimostrare in modo inequivocabile che si è trattato di un errore. Il Presidente è costretto a prendere una decisione terribile: ordinare la distruzione di New York, senza alcun preavviso, attraverso gli stessi aerei del Comando Strategico. Questo atto tragico ristabilisce precariamente l'equilibrio tra le due superpotenze nucleari.

Produzione

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Cast

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«Hiroshima e Nagasaki appartengono più alla Terza che alla Seconda Guerra Mondiale»

Riprese

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Gli esterni dei velivoli in volo sono principalmente filmati in negativo di velivoli Convair B-58 Hustler e Lockheed F-104 Starfighter. La scena del missile civetta atto a deviare quello sovietico è un filmato di volo del velivolo sperimentale ipersonico North American X-15. Riguardo le cabine di pilotaggio, il set era più simile all'interno di un B-52 che non di un B-58, velivolo triposto con abitacoli separati e disposti in fila.

Accoglienza

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Critica

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Secondo Fantafilm, la pellicola "rimane un caposaldo della fantapolitica cinematografica"[2]: malgrado "l'inevitabile confronto con Il dottor Stranamore, uscito quasi nello stesso periodo, [...] A prova di errore è comunque un ottimo film, teso e appassionante, fortemente sentito dall'attore Henry Fonda [...]. La regia di Lumet sottolinea il dramma inquadrando il presidente all'interno dello spazio claustrofobico di una disadorna "stanza dei bottoni" e preferendo al fattore spettacolare un racconto seccamente dialogato."[1]

Controversie

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Nei "contenuti speciali" del DVD del film di Stanley Kubrick Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, uscito anch'esso nel 1964, è rivelata la causa che il regista intentò, dopo essere venuto a conoscenza che era in lavorazione A prova di errore, tratto dal romanzo di Eugene Burdick ed Harvey Wheeler intitolato Fail-Safe; il motivo della vertenza era la pretesa da parte di Kubrick che il suo film uscisse per primo.

Una causa per plagio fu intentata da Peter George, autore del romanzo Red Alert da cui fu tratto Il dottor Stranamore... in quanto riteneva che Fail-Safe fosse stato copiato dal suo.

Riconoscimenti

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Note

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  1. ^ a b Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), A prova di errore, in Fantafilm. URL consultato il 13 dicembre 2016.
  2. ^ Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), A prova di errore (2000), in Fantafilm. URL consultato il 13 dicembre 2016.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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