Cometa 79P/du Toit-Hartley | |
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Stella madre | Sole |
Scoperta | 9 aprile 1945 |
Scopritori | du Toit, Hartley |
Designazioni alternative | 1945c, 1945 II; 1982b, 1982c; 1982 II, 1986q; 1987 IX |
Parametri orbitali | |
(all'epoca 2458360,5 30 agosto 2018[1]) | |
Semiasse maggiore | 2,943778 au |
Perielio | 1,1209323 au |
Afelio | 4,769 au |
Periodo orbitale | 5,05 anni |
Inclinazione orbitale | 3,14768° |
Eccentricità | 0,6192198 |
Longitudine del nodo ascendente | 307,8386464762° |
Par. Tisserand (TJ) | 2,947[2] (calcolato) |
Ultimo perielio | 13 settembre 2018 |
Prossimo perielio | 30 settembre 2023[3] |
MOID da Terra | 0,134779 au[2] |
Dati fisici | |
Dimensioni | 2,8 km |
Dati osservativi | |
Magnitudine ass. | 17,4 |
Magnitudine ass. |
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79P/du Toit-Hartley è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane. La cometa è stata scoperta nell'aprile 1945 dall'astronomo sudafricano Daniel du Toit, poi non fu più osservata durante i sei successivi passaggi al perielio tanto da farla considerare persa.
Il 5 febbraio 1982 fu riscoperta casualmente dall'astronomo inglese Malcolm Hartley sotto forma di due comete distinte denominate rispettivamente 1982b e 1982c[4][5][6]: il frammento denominato 1982b in seguito perse luminosità e infine sparì[7].
La cometa fu riosservata nel passaggio successivo nel 1986[8] e in tutti i successivi passaggi.
Nel 2007 A. A. Christou, Jeremie Vaubaillon e P. Withers scoprirono che la cometa dà origine ad uno sciame meteorico sul pianeta Marte[9].