Zagor
Copertina di un albo Panini Comics pubblicato come allegato ai quotidiani
Lingua orig.Italiano
AutoreGallieno Ferri, Guido Nolitta
DisegniGallieno Ferri
EditoreSergio Bonelli Editore
1ª app.1961
Caratteristiche immaginarie
EpitetoZa-gor-te-nay (Lo spirito con la scure)
Alter egoPatrick Wilding
SessoMaschio

Zagor è un personaggio dei fumetti ideato nel 1961 da Guido Nolitta (pseudonimo di Sergio Bonelli) e realizzato graficamente da Gallieno Ferri, protagonista della omonima serie a fumetti pubblicata dalla Sergio Bonelli Editore.[1] Il personaggio, con oltre sessant'anni di vita editoriale,[2] rappresenta uno dei più celebri tarzanidi italiani[3][4] e fa parte della storia del costume italiano.[5] Gli è stato dedicato un documentario nel 2013.[6]

Biografia del personaggio

«Aaahhhyaaaak!!!»

Za-gor-te-nay, o più brevemente Zagor, nella prima metà del diciannovesimo secolo si batte per mantenere la pace, proteggere le tribù indiane e dare la caccia ai criminali.[4] Il vero nome di Zagor è Patrick Wilding.[N 1] Suo padre Mike è stato un ufficiale dell'esercito, ucciso insieme alla madre Elisabeth "Betty" Burton[N 2] dagli indiani Abenachi. Rimasto orfano, viene adottato da uno strano trapper di nome Nathaniel Fitzgeraldson (detto "Wandering" Fitzy), che vive nella foresta. Cresce cercando di vendicare la morte dei genitori ma scopre che suo padre si era reso responsabile della morte di nativi innocenti, motivo per il quale venne ucciso per vendetta dagli Abenachi del pastore Salomon Kinsky.[4][7] Zagor prova per questo un forte risentimento verso il padre da lui ritenuto «un militarista e un massacratore di indiani»: nel n. 400 tra i due si avrà un chiarimento.[8] Questa scoperta gli fece capire che il bene e il male non stanno mai da una parte sola e per questo decise di divenire Za-gor-te-nay, ovvero «lo Spirito con la Scure», schierandosi a difesa dei deboli e degli innocenti di qualunque etnia.[4]

Creduto un essere soprannaturale dai nativi, che lo chiamano «Spirito con la Scure», Zagor abita con l'amico Cico nell'immaginaria foresta di Darkwood, nel nord est degli Stati Uniti ottocenteschi, in una capanna difesa da sabbie mobili e paludi. Strenuo difensore della foresta e dei nativi americani, le sue armi sono la pistola e una scure indiana fatta con una pietra arrotondata;[4] si ritrova a fronteggiare rivolte indiane come invasioni extraterrestri e oltre agli abituali abitanti come nativi e trapper si possono incontrare Thug, Vichinghi, Eschimesi e creature fantastiche come vampiri, lupi mannari e altri personaggi.[9]

Zagor è sempre vestito con una maglia rossa di fattura indiana che raffigura all'interno di un cerchio giallo sul petto l'Uccello del Tuono.[4]

Come già detto, "Za-gor-te-nay" è, nella storia, il nome indiano in dialetto algonchino del personaggio. In realtà, nelle lingue dei nativi americani questo termine non significa nulla, è una pura invenzione del creatore, Sergio Bonelli, che ideò questo nome durante un viaggio in macchina, sull'Autostrada del sole. Inizialmente aveva pensato a qualcosa come "Aiax", ma venne poi scartato perché era già il nome di un detersivo. Il nome avrebbe dovuto contenere la lettera zeta per ragioni grafiche (in quanto sarebbe sembrata un fulmine sulla copertina) e da qui si arrivò a Za-gor-te-nay. Il termine Aiax è comunque rimasto nel grido di battaglia di Zagor, "Aaayyyaaakkk!".[10][11] Per un errore di stampa, nella prima striscia di Zagor, La foresta degli agguati, Zagor dice a Cico che i pellerossa lo chiamano «ZA-GOR-TENAY».

Suo inseparabile compagno è il messicano Cico (il cui nome completo – anche se compaiono varianti infinite – è Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales), grassottello, basso, perennemente affamato, un po' tonto, pauroso, ingenuo e protagonista di siparietti comici spesso causati dalla sua imperizia. Nonostante questo talvolta dimostra qualità nascoste in grado di stupire positivamente.

Ambientazione

Le storie sono ambientate in un midwest americano fantastico, incentrate sulle avventure del personaggio noto anche come lo Spirito con la Scure sempre accompagnato dalla spalla comica Cico. Le storie, partendo da una ambientazione western, si caratterizzano per la varietà degli spunti, dei temi, dei personaggi e delle situazioni, con una notevole commistione di generi, dal western al fantasy alla fantascienza;[4] si può definire come un fantawestern.

Il periodo in cui sono ambientate le sue storie è imprecisato. Basandosi su fatti storici citati in alcune avventure si può individuarlo tra la fine degli anni venti e l'inizio degli anni quaranta del XIX secolo: Zagor partecipa a eventi legati alle seconde guerre Seminole (1835-1842);[N 3] un suo nemico, lo scienziato pazzo Hellingen, ricatta gli Stati Uniti durante la presidenza di Andrew Jackson (in carica tra il marzo 1829 e il marzo 1837); incontra Edgar Allan Poe mentre questi sta trovando l'ispirazione per scrivere la Storia di Arthur Gordon Pym (scritto tra il 1837 e il 1838); incontra il pirata Jean Lafitte (la cui data di morte ipotizzata dagli storici varia tra il 1823 ed il 1827); si trova a Concepción, nel Cile, colpita dal terremoto del 1835 e qui vi incontra Charles Darwin (che effettivamente documentò la distruzione della città durante il suo viaggio a bordo del HMS Beagle).[N 3] Sono presenti tuttavia degli anacronismi come la presenza di pistole a tamburo e cartucce metalliche e mitragliatrice Gatling diffuse in realtà solo nella seconda metà del secolo.

Zagor vive nell'immaginaria foresta di Darkwood ma con riferimenti reali situata vicino ai Grandi Laghi e al Canada nei primi decenni dell'Ottocento[9][12] e come riferisce Sergio Bonelli:

«[...] Per esempio, Forte Henry (uno degli avamposti militari in cui Zagor si imbatte più di frequente) esisteva davvero. Sorgeva sul fiume Wheeling e oggi al suo posto c'è una città che si chiama appunto Wheeling. Dov'è Darkwood, dunque? Grosso modo, nel Nord-Est degli Stati Uniti. Ci troviamo nella regione subito a sud dei Grandi Laghi, tra Ohio e Pennsylvania. [...] Lo Spirito con la Scure agisce nella prima metà del secolo Diciannovesimo (pur tra anacronismi e licenze poetiche), mentre Tex e molti altri eroi del western vivono le loro avventure nella seconda metà, e questo è un altro importante motivo di differenziazione. All'epoca della creazione di Zagor, trionfavano ancora le tematiche del Vecchio West, che sentivo ormai strette per un personaggio che volevo invece risultasse il più fantasioso possibile. Ecco perché preferii anticipare la collocazione delle storie in un'epoca non ben definita, rispetto a quella così cronologicamente determinata del genere western.[...] Questa scelta mi permetteva di mostrare le tribù in un periodo lontano dalla corruzione e dallo sterminio portato dall'uomo bianco, quando gli indiani potevano ancora considerarsi padroni della loro terra e dei loro destini»

Comunque capita anche che il personaggio affronti lunghi viaggi sia all'interno degli Stati Uniti che in giro per il mondo come il Messico, la Groenlandia, la Scozia e l'Africa incontrando anche civiltà ritenute estinte quella vichinga, preistorica, di Atlantide.[9]

Darkwood è un luogo di pura fantasia dove accadono fatti strabilianti; si mostra d'aspetto tipicamente paludoso nonostante sia ipoteticamente ambientato nel nord est degli Stati Uniti. Non è chiaro quanto sia esteso come territorio e al suo interno non mancano anche paesaggi boschivi. Nelle sue vicinanze vivono inoltre svariate tribù pellerossa. Nel 2008 il cantante Graziano Romani ha pubblicato un singolo, dal titolo Darkwood, dedicato alla foresta e più in generale al mondo di Zagor. Come parte dell'ambientazione di Darkwood si distingue in particolare il Monte Naatani, un luogo immaginario ideato da Sergio Bonelli e immaginato come teatro di alcune avventure di Zagor. Il monte dovrebbe trovarsi in Pennsylvania, ed ha l'aspetto di un cumulo roccioso sormontato da alti pinnacoli. È teatro di varie avventure fantascientifiche tra cui Hellingen!, uscita nel giugno 1980, in cui Zagor e Cico scopriranno una comunità extraterrestre di discutibili intenzioni. Ne Il demone della follia (luglio 1988), sarà dal Monte Naatani che comincerà l'avventura più assurda dello Spirito con la Scure, in cui vi rincontrerà l'indiano Akoto, stregone che custodisce le mostruose spoglie di Rakum. Infine in Ombre su Darkwood (novembre 1996) un gruppo di coloni europei si installa alle falde del monte e viene attaccato da mostruosi esseri di legno.

Personaggi

Comprimari

Nelle storie a fumetti compaiono ciclicamente una serie di comprimari come ad esempio: Digging Bill, sfortunato cercatore di tesori, Bat Batterton, scalcinato detective privato, Guitar Jim, ex fuorilegge che nasconde una pistola all'interno della sua chitarra, Tonka, orgoglioso capo della tribù Mohawk, Satko, indiano Cherokee laureato in legge, Doc Lester, Rochas e altri amici trapper, il capitano Fishleg, Ramath il fachiro e tutta la ciurma della Golden Baby.[7][13][14]

Avversari

Impatto culturale

Altri media

Cinema

Nel 1971 vennero realizzati due film turchi dedicati al personaggio: Zagor - Kara Korsan'in hazìnelerì (Zagor - Il tesoro del Corsaro Nero) e Zagor - Kara Bela (Zagor - Il Flagello Nero), liberamente ispirati alla storia Le jene del mare e a quelle dell'Avvoltoio e di Satko.[19][20] In ambedue, Zagor è interpretato dall'attore turco Levent Çakır[21]. Nel 1970 è stato realizzato un film turco intitolato Zagor, ma, a dispetto del nome, è un semplice western che narra le avventure di un pistolero che nulla ha a che vedere con Zagor.[22]

Giochi

Nel 2016 fu realizzato un gioco da tavolo, ispirato alla storia del 1972 Odissea americana. Molti dei disegni furono realizzati da Gallieno Ferri. Gli autori del gioco sono Luigi Ferrini e Daniele Ursini.[23]

Letteratura

Nel romanzo Sei l'odore del borotalco, scritto da Sergio Mari e pubblicato da Gutenberg Edizioni nel maggio 2015, è presente a pagina 43 un passaggio che riguarda Zagor (e che contiene imprecisioni, così come le contiene la stessa pagina a proposito del Comandante Mark):

«Dalla grande foresta di Darkwood è venuto Zagor, l'eroe dei deboli; una mazzo con una pietra attaccata alla punto è lo sua arma. E lui lo Spirito con la scure. "Aaayyyaaakkk", grida quando s'incazza. Cico, un chiattone messicano, quello che si vede Carosello alla TV, è il meglio amico suo. Zagor e Cico da adesso saranno sempre con noi.»

Televisione

A cavallo fra gli anni settanta e ottanta, nell'ambito della trasmissione televisiva "Tex & Company", curata da Mauro Boselli e prodotta da Fono Roma e Coronado Productions, sono stati trasmessi da varie emittenti locali, i cartoni semianimati di vari personaggi dei fumetti Bonelli; per Zagor, furono realizzati e mandati in onda cinque episodi tratti dalla serie regolare: Zagor racconta..., L'isola della paura, Indian Circus, Il mio amico "Guitar" Jim e I cacciatori di uomini.

Videogiochi

Nel 1987 è stata realizzata da Marco Corazza un'avventura testuale per Commodore 64 in cui il giocatore prende le sembianze di Zagor. Venne distribuita in edicola dalla Systems Editoriale come allegato a Commodore 64 Club N. 3.[24] Il gioco, uscito il 25 novembre di quell'anno, era ispirato alla storia La fortezza di Smirnoff (albi nn. 201-203, sceneggiatura di Alfredo Castelli e disegni di Franco Donatelli).[25] Questa avventura fu il primo videogioco in assoluto ad essere commercializzato in Italia avente come protagonista un personaggio dei fumetti.

Note

Annotazioni
  1. ^ Il vero nome venne svelato nello Zagor Special n. 7, La Leggenda di Wandering Fitzy.
  2. ^ Un approfondimento sulla madre di Zagor è presente nell'Albo Gigante n. 3, La storia di Betty Wilding.
  3. ^ a b Si veda anche Terremoti e tsunami, articolo del 2 ottobre 2013, dal blog dello sceneggiatore e curatore della serie Moreno Burattini.
Fonti
  1. ^ ZAGOR, su guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  2. ^ Zagor compie 60 anni, in la Repubblica, 15 giugno 2021. URL consultato il 21 giugno 2022.
  3. ^ Darkwood Online: Darkwood Monitor N.2, su ubcfumetti.com. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  4. ^ a b c d e f g Il mio nome è Zagor. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  5. ^ Zagor, lo spirito con la scure, su c4comic.it. URL consultato il 2 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2016).
  6. ^ a b Zagor, un mito del fumetto diventa film: in sala la strana storia dell'eroe di carta, in la Repubblica, 1º ottobre 2013. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  7. ^ a b FFF - Fumetto, ZAGOR, su lfb.it. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  8. ^ Mauro Boselli (testi), Gallieno Ferri (disegni); Il ponte dell'arcobaleno, in Zagor n. 400, Sergio Bonelli Editore, 1º novembre 1998.
  9. ^ a b c Il suo mondo. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  10. ^ FAQ nella scheda su Zagor sul sito della Sergio Bonelli Editore, su sergiobonelli.it. URL consultato il 3 dicembre 2016.
  11. ^ Cosa significa "Zagor"?, su uBC.
  12. ^ a b Zagor FAQ, su Sergio Bonelli Editore.
  13. ^ L'INCENDIO DELLA "GOLDEN BABY", su morenoburattini.blogspot.it. URL consultato il 3 agosto 2017.
  14. ^ Zagor - uBC "Enciclopedia online del fumetto", su ubcfumetti.com. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  15. ^ Gli amici. URL consultato il 6 febbraio 2017.
  16. ^ L'Abisso del Male, su shop.sergiobonelli.it. URL consultato il 14 dicembre 2018.
  17. ^ Zagor, king of Darkwood, su lisolachenoncera.it. URL consultato il 14 dicembre 2018.
  18. ^ “Zagor e il mare”, le illustrazioni di Gallieno Ferri, su CesenaToday. URL consultato il 5 novembre 2019.
  19. ^ 20 febbraio 2000, su fumetti.org. URL consultato il 16 ottobre 2017.
  20. ^ Utku Uluer, Fantastik Türk Sineması [Film turchi di Zagor], su sinematikyesilcam.com, 15 agosto 2016. URL consultato il 16 dicembre 2022.
  21. ^ Riccardo Renda, Storia dei cinefumetti italiani, Algra, 2023, pp. 162-165, ISBN 978-88-98760-39-8.
  22. ^ Sinematik Yeşilçam, Zagor (film turco), su sinematikyesilcam.com, 6 settembre 2013. URL consultato il 22 dicembre 2022.
  23. ^ Il gioco da tavolo di Zagor, su gioconomicon.net (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2021).
  24. ^ Videogioco di Zagor su C64, su ready64.org, 19 maggio 2006. URL consultato il 16 dicembre 2022.
  25. ^ Daniele Alfonso, Zagor e Dylan su Commodore 64, su ubcfumetti.com. URL consultato il 16 dicembre 2022.

Voci correlate

Altri progetti

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