Warhammer: The Game of Fantasy Battles
TipoWargame tridimensionale
Luogo origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
Autoreprincipalmente Rick Priestley
EditoreGames Workshop
Regole
N° giocatori2+
Requisiti
Età12+
Duratavariabile
AleatorietàMedia

Warhammer: The Game of Fantasy Battles (spesso abbreviato in WHFB) è un wargame tridimensionale fantasy prodotto da Games Workshop nel 1983 e ambientato nel mondo di Warhammer Fantasy.

Ogni giocatore controlla un'armata di miniature raffiguranti membri di razze tipiche della narrativa fantasty come umani, elfi oscuri, alti elfi, nani, non morti, orchi, uomini lucertola, uominibestia e altri. Ogni razza ha le proprie abilità e debolezze: per esempio gli elfi posseggono arcieri e maghi potenti ma sono anche più deboli nel combattimento ravvicinato delle altre razze.

Da Warhammer Fantasy Battle è derivato il wargame di ambientazione fantascientifica Warhammer 40.000, sempre prodotto dalla Games Workshop, nel 1987.

Regole del gioco

[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco richiede una combinazione di tattica e fortuna (lancio dei dadi) ed è stato periodicamente aggiornato e rielaborato sia nel regolamento sia nella composizione delle armate, con lo scopo di migliorare di volta in volta la giocabilità. Il 10 luglio 2010 è stata pubblicata l'8ª edizione del regolamento ufficiale.

Regole fino all'ottava edizione

[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco si svolge su un plastico raffigurante un campo di battaglia, sul quale due o più giocatori si sfidano l'uno con l'altro con i rispettivi eserciti di miniature in plastica o in metallo, scelte, dipinte e montate dal giocatore stesso. L'aspetto e la quantità di modelli di miniature può variare a seconda dell'esercito scelto. Le dimensioni ideali del plastico sul quale montare gli scenari in scala con le miniature sono almeno di 6 piedi per 4 piedi (180 cm x 120 cm).[senza fonte] Lo scopo principale è sconfiggere l'armata avversaria, ma esistono alcuni scenari del gioco, spesso prodotti dalla Games Workshop, nei quali bisogna conquistare una città, recuperare tesori o catturare prigionieri.

Le regole del gioco sono descritte in una serie di manuali, che spiegano come muovere le miniature sulla superficie di gioco e come simulare il combattimento. Il regolamento di base è contenuto in un singolo libro, cui si aggiungono manuali secondari detti Libri degli Eserciti (LdE), che spiegano i regolamenti peculiari di ogni fazione. Poiché il gioco è stato realizzato in Inghilterra, nei manuali si utilizza un sistema di misurazione delle distanze in pollici, chiamati nel sistema di gioco "Unità Imperiali" (UI). L'esito dei combattimenti viene stabilito tramite il lancio di dadi a sei facce.

Prima dell'inizio della partita i giocatori scelgono il punteggio massimo entro il quale deve essere scelta la composizione dell'armata: ogni pezzo schierato, infatti, ha un proprio valore dipendente dalla sua potenza e indicato nei manuali relativi a ciascun esercito. In aggiunta, ogni armata deve essere costruita con dei criteri fondamentali relativi alla funzione di ciascuna unità che la compone: non si possono infatti schierare eserciti composti, ad esempio, da soli generali (indicati col termine eroi) o da sole macchine da guerra. Compiute queste scelte i giocatori dispongono sul tavolo i due eserciti seguendo le indicazioni fornite dallo scenario della battaglia.

Lo svolgimento della partita vede i giocatori effettuare a turni le proprie scelte. Il turno di ogni giocatore è diviso in diverse fasi:

Una volta eseguite queste fasi, il turno passa all'altro giocatore. I giocatori si alternano fino al termine della battaglia, che viene determinata da uno di questi fattori:

Una volta finita la battaglia il vincitore è decretato tramite il conteggio dei punti vittoria, che vengono assegnati conteggiando il valore in punti delle proprie unità sopravvissute, i quarti di campo posseduti e sommando i punti delle unità nemiche uccise. Condizioni speciali od "obiettivi" possono aggiungere o sottrarre punti vittoria al totale del giocatore.

Le forze in campo

[modifica | modifica wikitesto]

Nel mondo di Warhammer esistono 18 eserciti: 6 dell'Ordine, 8 della Distruzione e 4 Neutrali. Di seguito sono elencate le varie armate e ne sono descritti sommariamente il background narrativo e le caratteristiche in termini di regolamento.

L'Ordine

[modifica | modifica wikitesto]

Lo schieramento dell'Ordine è composto dai regni degli Umani di Bretonnia, Impero e Kislev (quest'ultimo non più giocabile), da uno dei popoli elfici (Alti Elfi), dai Nani e dagli Uomini lucertola. Vediamo ora i singoli eserciti:

Gli Eserciti della Distruzione

[modifica | modifica wikitesto]

Gli 8 eserciti della Distruzione, sono composti dalle razze che venerano divinità del Caos, siano esse le quattro maggiori, cui sono devoti i tre eserciti malvagi più noti (l'umano, il demoniaco e il bestiale) o quelle minori adorate dalle altre fazioni.

Gli eserciti neutrali

[modifica | modifica wikitesto]

Gli eserciti neutrali (di cui 3 giocabili) sono composti da guerrieri disinteressati al conflitto tra Ordine e Distruzione, che scelgono da che parte schierarsi in base al tornaconto personale.

Le divinità

[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito sono elencate una serie di divinità immaginarie che appaiono nel background narrativo di Warhammer Fantasy Battle:

Collezionismo e miniature

[modifica | modifica wikitesto]

I giocatori di Warhammer collezionano e dipingono un'armata (o più di una) a proprio piacimento. Le armate possono essere create acquistando le scatole dei battaglioni o comprando le miniature una per una (nelle confezioni dette blister). C'è anche chi colleziona le miniature semplicemente per passione senza essere interessato al gioco. Esistono anche una serie di miniature di Warhammer rare, vecchie o fuori produzione che possono raggiungere quotazioni elevate su siti di aste online come eBay. Nel 2006 il costo medio di un'armata di Warhammer è di tre-quattrocento euro, ma comprando le miniature online o in generale usate è possibile spendere meno. Le miniature hanno prezzi diversi proporzionati al materiale con cui sono prodotte e talvolta al loro costo in punti.

I modelli ufficiali, prodotti dalla Citadel Miniatures, possono misurare da circa 28 mm a 40 mm (in scala approssimativa 1:65). Un essere umano in questa scala è alto circa 28 mm, ma creature più grandi come i draghi possono superare i 10 cm di lunghezza.

I modelli acquistabili sono venduti non dipinti e alle volte suddivisi in più pezzi da montare. Il giocatore dovrà spendere molto tempo per dipingere e modificare le miniature, in modo tale da dare un aspetto unico al proprio esercito. Questa pratica è incoraggiata anche grazie alle competizioni ufficiali che si svolgono a livello regionale o nazionale. Normalmente le partite amichevoli si svolgono anche con eserciti non dipinti o parzialmente dipinti, invece nei tornei vengono assegnati premi addizionali alle armate dipinte meglio e tolti punti a coloro che posseggono miniature non dipinte. Per essere considerata "dipinta" una miniatura deve essere dipinta con almeno 3 colori diversi, non è sufficiente colorarla con uno spray di un singolo colore.

Costituire un'armata di Warhammer di 50-100 pezzi può diventare un hobby costoso. È comunque possibile giocare piccole partite con solo 30-40 miniature grazie alla flessibilità del regolamento, e sostituire un modello con un altro dichiarando prima della partita a cosa corrisponde ogni pezzo («questo arciere conta come un balestriere»). In casi estremi è anche possibile usare oggetti al di fuori del gioco dichiarando per esempio «questa bottiglia conta come un Demone di Khorne». Questo ragionamento ha fatto sì che si sviluppassero due sottoculture di appassionati: i «pittori» si concentrano sull'acquisto, il montaggio e la pittura dei modelli originali, mentre i «giocatori» sono maggiormente interessati alle regole e alle tattiche e non hanno problemi a improvvisare modelli di miniature con oggetti di vario tipo. Comunque nei tornei ufficiali vale la regola «Quello che vedi è quello che hai» e non è lecito l'uso della regola amichevole della sostituzione dei pezzi in gioco o l'uso di miniature non ufficiali.

Opere ambientate nel mondo di Warhammer

[modifica | modifica wikitesto]

Wargame

[modifica | modifica wikitesto]

Giochi di ruolo

[modifica | modifica wikitesto]

Giochi da tavolo

[modifica | modifica wikitesto]

Giochi di carte non collezionabili

[modifica | modifica wikitesto]

Libri

[modifica | modifica wikitesto]

Al di fuori del gioco sono stati inoltre pubblicati numerosi romanzi o raccolte di storie e novelle ambientati in questo mondo fantasy, editi dalla Black Library, una sezione della GW dedicata alla pubblicazione di racconti e fumetti dell'universo di Warhammer Fantasy Battle e Warhammer 40000. La più famosa è la saga di Gotrek e Felix, scritta da William King e da Nathan Long (dall'ottavo volume in poi) e composta da venti romanzi, di cui un audiolibro. Il romanzo finale è Slayer, scritto da David Guymer. La saga narra le avventure di Gotrek Gurnisson e Felix Jaeger, rispettivamente un nano sventratore e un colto avventuriero umano uniti da un legame di sangue, che impone a Felix di seguire il suo amico attraverso il mondo e di stilare una cronaca delle sue imprese, così da tramandarle ai posteri.

Un'altra serie molto famosa è Darkblade di Dan Abnett & Mike Lee. L'unico romanzo ad avere un autore differente è Deathblade, il quale è stato scritto da CL Werner. La serie è composta da cinque volumi e narra la storia di un Elfo Oscuro, Malus Darkblade. Per il suo desiderio di diventare più potente, Malus si impossessa di un anello nel quale è rinchiuso un demone, il quale si impossesserà del corpo dell'Elfo. Malus riesce a sconfiggere il demone e lo costringe alla fuga, ma questi gli sottrarrà l'anima; Darkblade intraprenderà allora un lungo viaggio per inseguirlo e poter riprendere la propria anima. La serie è composta dai seguenti romanzi:

Con l'arrivo della Fine dei Tempi, è stato scritto un romanzo d'accompagnamento per ogni capitolo della saga, oltre a diversi racconti brevi. Sebbene il romanzo breve Sigmar's Blood non venga ufficialmente incluso in questa serie, gli eventi raccontati accadono poco prima di The Bone Cage e The Return of Nagash, con cui c'è uno stretto collegamento.

Sono stati scritti romanzi dedicati a quasi tutte le razze, tra i tanti si ricordano:

Videogiochi

[modifica | modifica wikitesto]

Il sistema di gioco di Warhammer Fantasy Battle è stato adottato da alcuni videogiochi: Warhammer: Shadow of the Horned Rat (1995), il suo seguito Warhammer: Dark Omen (1998) e quindi in Warhammer: Mark of Chaos (2006), di cui, successivamente, è stata pubblicata un'espansione: Warhammer: Battle March.Inoltre è stato realizzato un videogioco MMORPG che utilizza la sua ambientazione, Warhammer Online. È stato sviluppato anche un Fps Survival horror denominato Warhammer: End Times - Vermintide, ambientato durante la Fine di Warhammer Fantasy. Nel 24 maggio 2016 viene rilasciato Total War: Warhammer, primo capitolo di una trilogia di strategici ambientata in questo mondo fantasy.

Associazioni italiane

[modifica | modifica wikitesto]

Il wargame si è molto diffuso in Italia, al punto da spingere alla creazione di diverse associazioni che seguono l'hobby. Un esempio era la Federazione Italiana Giocatori Warhammer Fantasy Battle (FIGW) chiusa nell'aprile del 2013 la quale elaborava periodicamente delle correzioni al regolamento, organizzava tornei e deteneva un ranking. Altre associazioni invece radunano giocatori dalle regioni italiane, aree geografiche più o meno omogenee ed inoltre la stessa Games Workshop ha un suo circuito di tornei annuale, con il nome di Throne of Skulls o comunemente conosciuti con la sigla T.O.S.

Note

[modifica | modifica wikitesto]


Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]