Valle di Garés
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Veneto
Province  Belluno
Località principaliCanale d'Agordo.
Altitudineminima 976m, massima 3192m m s.l.m.

La valle di Garés è una valle dolomitica che prende il nome da Garés (1381 m), l'omonima frazione del comune di Canale d'Agordo (provincia di Belluno), posta in fondo alla valle stessa.

Posizione geografica

La valle si estende da Canale d'Agordo (976 m) al Pian de Giare (1333 m), in direzione sud-sud-ovest, per circa 8 chilometri, verso il gruppo delle Pale di San Martino. Prosegue per altri 5 chilometri attraverso l'Orrido delle Comelle fino al rifugio Giovanni Pedrotti (rifugio Rosetta) (2581 m).[1][2]

Origine geologica

Le glaciazioni

La valle di Garés è un classico esempio di modellazione glaciale [3]:

Geologia delle Dolomiti

La storia geologica della valle è molto complessa ed è comune a quella dell'area dolomitica a cui appartiene. La formazione delle Dolomiti inizia nel Triassico, 230 milioni di anni fa, molto prima dell'orogenesi alpina.

Il geologo Vittorio Fenti nella sua relazione Cenni geologici sulla Valle di Garés, pubblicata dal CAI Sezione Agordina, 1984, guida al riconoscimento di alcuni tipi di roccia:

Orogenesi alpina

Movimenti tettonici, dovuti al progressivo accostamento dell'Africa all'Europa e che continuano ancora oggi, portarono, da 80 a 25 milioni di anni fa, al sollevamento delle Alpi, a cui l'area dolomitica appartiene.

Morfogenesi

L'azione erosiva degli agenti atmosferici modellò le forme attuali dei rilievi, agendo sulle rocce più friabili.

Orografia

La valle sul fianco sinistro è delimitata da:

Sul fianco destro da:

Idrografia

La valle è percorsa dal torrente Liera, un affluente di destra del Biois. Esso nasce dalla valle delle Comelle e confluisce nel Biois, a quota 950 m.s.l. circa.

La valle è ricca di acque potabili, superficiali e sotterranee.[3][4]

Cascata delle Comelle

La cascata è formata dal Torrente Liera (Rio delle Comelle), all'uscita dell'orrido delle Comelle, a quota 1509 m. È alta circa 70 metri.[5]

Biotopo del Laghetto di Garés

Il biotopo del Laghetto di Gares è un'area in parte palustre e in parte sorgentizia, di grande interesse naturalistico.[6]

Manto forestale

Specie arboree dominanti sono[7]:

Il faggio, Fagus Sylvatica L. è molto diffuso allo stato arbustivo. L'abete bianco, Abies alba - Miller è praticamente assente, sono rimasti pochi esemplari: ciò è dovuto all'azione umana che preferisce l'abete rosso.

Confini politici

La Valle di Gares è situata nel comune di Canale d'Agordo, il cui territorio confina a nord con Tonadico e Siror (TN); a nord-est con Taibon Agordino; a est con i comuni di Vallada e Cencenighe; a ovest con Falcade.

Notizie storiche

Settecento

Una prima descrizione della Valle di Garés risale al 1777 ed è del medico e botanico Belsazar Hacquet de La Motte, professore di anatomia e chirurgia a Laibach in Austria, grande viaggiatore e alpinista. Lo studioso Bepi Pellegrinon riporta un brano di questa descrizione nella relazione introduttiva al libretto del C.A.I. dal titolo Garés e le guide alpine del Focobon.[8]

Ottocento

È della metà dell'Ottocento l'esplorazione del passaggio che congiunge San Martino di Castrozza alla Val di Garés, probabilmente già conosciuto da qualche cacciatore.

Il passaggio, che oggi costituisce una delle più interessanti escursioni[9] nella zona, fu trovato da un gruppo di alpinisti inglesi, formato da Francis Fox Tuckett, Douglas William Freshfield, G. H. Fox, Backhouse e le guide savoiarde François Devouassoud e Peter Michel. Essi, provenienti da San Martino di Castrozza, arrivarono a Garés il 10 giugno 1865. Freshfield ne dà un colorito resoconto, elogiando l'ospitalità dei valligiani.[10]

Miniere di Gares

Si fa riferimento alla voce corrispondente Miniere di Gares.

Località minori

Escludendo i due paesi principali, Canale d'Agordo (976 m). e Garés (1381 m), lungo la valle si incontrano diverse località minori:

Strutture sportive

Percorso ciclo-pedonale

Da Canale d'Agordo (976 m). parte un percorso ciclo-pedonale che porta in fondo alla valle, alla Capanna Cima Comelle, nel Pian de Le Giare (1333 m). e a Garés (1381 m).

Pista invernale di fondo

Una pista invernale per lo sci di fondo si snoda nella valle per 5 km, tra boschi e cascate. Nel marzo 2009 la pista è stata dedicata a Franco Manfroi, atleta azzurro Italiano, che nel 1966 ai Mondiali di sci nordico 1966 di Oslo vinse la medaglia di bronzo nella staffetta 4x10 km.[11]

Escursioni

Note

  1. ^ Carte topografiche Tabacco 1:25.000: n.015 Marmolada-Pelmo-Civetta-Moiazza e n.022 Pale di San Martino
  2. ^ Copia archiviata (PDF), su 4land.it. URL consultato il 7 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2014).
  3. ^ a b c Vittorio Fenti, Cenni geologici sulla Valle di Garés, pp. 13-21.
  4. ^ Dino Dibona, Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità delle Dolomiti, p, 171.
  5. ^ ARPAV - Educazione Per la Sostenibilità
  6. ^ Il laghetto di Gares. Visita al biotopo - Programma comunitario "LEADER II" — ARPA Veneto
  7. ^ Orazio Andrich, L'ambiente silvo-pastorale della Val di Garés, in C.A.I. Sezione Agordina, Adunanza 1984., pp. 23-31.
  8. ^ C.A.I. Sezione Agordina, Garés, Adunanza 1984, riedizione 1997, pp. 5-11.
  9. ^ Traversata delle Comelle
  10. ^ Bepi Pellegrinon, Garés e le guide alpine del Focobon, pp. 5-11.
  11. ^ Centro del fondo, su supernordicskipass.it. URL consultato il 15 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2014).
  12. ^ LeMontagne - Anello della Val di Gares
  13. ^ Canale d'Agordo : malga Stia, Gares di Canale d'Agordo, Pale di San Martino Dolomiti Bellunesi, Canale d'Agordo Papa Albino Luciani, mountain bike sentieri passeggiate escursi...
  14. ^ Da Gares al Rifugio Rosetta per la Val Delle Comelle
  15. ^ Sentiero delle Comelle e Banca della Fede

Bibliografia

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