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«Un paese nato dal lavoro... questo è per noi Cecchina.»
«Quist’anno o Patreterno cià jutato:
so’ rifonnato trentaquattro botte
e tutt’e trentaquattro so cormato.
Co’ li sordi ncassati so crompato
bigonzi novi, mbuttatore e pompa,
quattro caucciù, bbarella e pistarola,
sette zinnette, n’antra gregarola,
du mastelli, a tinozza e tre bugali,
venti barili, nove quartaroli,
na scala arta co’ trenta piroli,
so rifatto o stracìno, o cariolo,
caratelli, boccioni e a tinozzetta,
a pompa de o ramato, a vignarola,
po’ so’ rimesso a posto a scalarola,
du bigonzetti, e zappe co’ o sorecchio:
tutto rifatto ghicio quillo vecchio.
E misure e l’ordegni mó sbrilluccicheno.
O sumaro vabbè, o maiale cresce,
o mulo s’aripertica. Mó svino:
sugo de Cancelliera, de Nocchiente,
de Ginestreto, tutto a petturina:
curete a beve, Feliciano svina!»
Cecchina è un paese con status di circoscrizione, situato nella parte sud della provincia di Roma; amministrativamente è diviso tra i comuni di Albano Laziale, per la maggior parte del territorio e del quale costituisce la seconda circoscrizione, di Ariccia e di Ardea per la restante minima parte.
L'abitato è adagiato a 224 m s.l.m. per quanto riguarda il centro storico e raggiunge i 315 m s.l.m. al colle più elevato, l'antico colle Conicchione (odierna loc. Poggio Ameno / Perlatura), mentre il nucleo originario denominato Cecchina vecchia è a quota 237 m s.l.m.[2]; è posizionato sul versante occidentale dell'antico cratere prosciugatosi di Vallericcia nei colli Albani, al km 9,500 della Strada Statale 207 Nettunense, ai limiti dell'Agro Romano e dell'Agro Pontino.
Dista 29 Km da Roma, 5.4 Km da Albano Laziale, 6 Km da Ariccia, 4.9 Km da Genzano di Roma, 13 Km da Aprilia, 3 Km dalla provincia di Latina (presso loc. Casa Lazzara - Aprilia) e 20 Km dal Mar Tirreno.
Indice |
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Per la sua posizione e la non eccessiva distanza dal mare, Cecchina gode di un clima mediterraneo con estati calde e ventilate ed inverni relativamente miti.
Dal punto di vista termico il territorio rientra nel dominio del clima temperato mediterraneo con inverni miti, temperature autunnali superiori a quelle primaverili, estati ventilate. Le precipitazioni si aggirano sui 900 – 1000 mm. annui, con con una diminuzione da gennaio-febbraio a luglio-agosto e un brusco aumento a settembre [3]. I venti spirano prevalentemente da sud e da ovest, più raramente da nord e da est.
La distribuzione annuale della piovosità è inferiore ai 1000 mm e in media è compresa tra i 700 e i 900 mm. Ai Colli Albani si presenta il fenomeno detto stau, che consiste nella riduzione del vapore acqueo nelle nuvole man mano che il terreno si alza. Perciò la piovosità maggiore si avrà sulle prime alture dei Colli Albani, rivolte verso il mare, verso sud sud-ovest, e la minore verso nord.
Normalmente la zona è battuta da venti di Scirocco e Libeccio, ma talvolta compare anche il Ponentino. Durante l'inverno invece si ha la presenza di Tramontana e Grecale, il primo proveniente dalla vasta pianura dell'Agro Romano.
Mese | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
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Temperatura max. media (°C) | 11 | - | - | - | - | 30 | - | - | - | - | - | 4 | - |
Temperatura min. media (°C) | 3.5 | - | - | - | - | 20 | - | - | - | - | - | 2 | - |
Piogge (mm) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 49.7 | - |
Umidità relativa (%) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 79 | - |
Eliofania assoluta (ore) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Venti (dir.-nodi) | SSW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | WNW - | SSW - | -- |
I Colli Albani sono un gruppo isolato di alture che si eleva nella campagna romana; le sue propaggini hanno inizio una quindicina di chilometri da Roma in direzione sud-est, ed è costituito dai depositi dell'antichissimo Vulcano Laziale quaternario, la cui ultima eruzione risale a circa 27.000 anni fa e di cui rimane ancora oggi la base. L'atrio del vulcano, posto tra la cinta esterna ed il cono centrale del vulcano stesso si chiama valle della Molara. Dal cono centrale emergono la cima più elevata, il maschio delle Faete (956 m.), il monte Cavo (949 m.) e il colle Jano (938 m.). Nella cinta esterna verso sud est si elevano il monte Peschio (939 m.) e il Maschio dell'Ariano o di Lariano (891 m.), cioè l'antichissimo monte Algido[2]; verso sud ovest si aprono invece due crateri laterali trasformatisi in seguito nei laghi Albano e di Nemi. Numerosi sono i Comuni e le frazioni ubicate sul territorio dei colli Albani, la maggioranza dei quali fa parte dei Castelli romani[4]: Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Carchitti (frazione di Palestrina[5]), Cecchina (circoscrizione di Albano Laziale), Colle di fuori (frazione di Rocca Priora), Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Fontana di Papa (frazione di Ariccia), Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino Laziale, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Pavona (circoscrizione di Albano Laziale e di Castel Gandolfo), Rocca di Papa, Rocca Priora (il Castello più alto - 768 m s.l.m.), Squarciarelli (frazione di Grottaferrata) e Velletri.
Il territorio cecchinese è composto geologicamente da materiali delle manifestazioni eruttive finali del Vulcano Laziale[6], provenienti dai crateri del Lago Albano, di Vallericcia, e del Laghetto di Turno a Pavona, nell'adiacente territorio di Castel Gandolfo. Questi materiali piroclastici originarono, circa 30.000 anni or sono, i peperini di Cecchina, del tipo del peperino, materiale di cui è composta prevalentemente la zona dei Castelli Romani[7] e che nasconde il "segreto" della produzione vitivinicola della zona.
Nel territorio della circoscrizione cecchinese non sono presenti consistenti alture, poichè il terreno tende a declinare verso il mar Tirreno dalle montagne vulcaniche dei Colli Albani. L'altitudine massima si registra in prossimità dell'antica località denominata Prelatura Doria (odierna Perlatura), proprio in cima al colle di Poggio Ameno lungo la Strada Provinciale Valle Riccia-Perlatura, posta a 315 metri s.l.m., a picco su Vallericcia. Poco più bassi sono Ginestreto e Rufelli (290 metri s.l.m.), Poggio Ameno (276 metri s.l.m); la stazione ferroviaria di Cecchina si eleva a quota 216 metri s.l.m., mentre l'area di Roncigliano è a 181 metri, la Cancelliera a 175 metri e Montagnano a 151 metri s.l.m.[2]
La Classificazione sismica è nella zona 2 (sismicità medio-alta), secondo la riclassificazione sismica del territorio della Regione Lazio 2003[8]
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Albano e Storia di Ariccia.
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Cecchina trae il nome da un sacerdote cattolico, monsignor Sebastiano Cecchini, che attorno alla metà del XVII secolo possedeva un casale al chilometro 9 della via Nettunense (l'antica via romana Anziatina) presso il bivio per Genzano di Roma. In seguito il casale prese nome di Casale della Cecchina (o dei Conti Gentiloni, odierno Cecchina vecchia). Esistono inoltre altri due avvenimenti relativi al toponimo: il ritrovamento di un'antica statua di donna priva di un'occhio, da qui "la cecchina"; dalla tenuta 'Cecchina' , che fu proprietà della Marchesa De Rossi Natalia in Ferraioli. Da qui l'attuale toponimo, che evidenzia lo stretto legame del nome con fatti ed eventi realmente avvenuti e non in riferimento ad eventuali ipotesi o leggende. Di seguito l'elenco di alcune delle prime famiglie installatesi a Cecchina : Loretelli, Primavera, Pizzuti, Santini, Ciotti, Liberati, De Santis, Cardinali, Cervoni, Soellener, Spaccatrosi, De Persis, Paciotti, Quatrana, Ascani...[9]
Presumibilmente si ritiene che Cecchina sorga nei pressi dell'antica sede della città volsca di Corioli, conquistata dall'eroe romano Gneo Marcio Coriolano; proprio ad opera dei Romani si deve la costruzione degli emissari del lago di Nemi e di Vallericcia[10], costruiti per livellare le acque dei due specchi d'acqua e che attraversano l'area cecchinese scendendo a valle verso il mar Tirreno.
Nel Medioevo, in prossimità di Cecchina sorsero alcuni insediamenti fortificati: Castel Savello[11], Montagnano[12] e Tor Paluzzi[13].
Le prime notizie storiche su Cecchina risalgono alla metà del XVII secolo, e precisamente all'anno 1611, quando al miglio XI della via Nettunense monsignor Sebastiano Cecchini si fece costruire un casale rustico, oggi situato nell'area denominata Cecchina vecchia. Nel 1670 circa il religioso aggiunse al casale anche una chiesetta dedicata a Sant'Antonio da Padova[15].
Per il resto, buona parte del territorio rimaneva possesso di un numero limitato di famiglie[16], specialmente i Savelli[17], i Chigi[18], i Doria[19].
Nel 1863 Cecchina venne attraversata dalla ferrovia Roma-Velletri, e l'apertura della stazione ferroviaria di Cecchina pose le basi del futuro sviluppo urbanistico della frazione. Il primo fabbricato dell'odierna Cecchina e dal quale la memoria popolare degli abitanti ancora oggi attinge, attraverso scritti[20] e racconti tramandati di generazione in generazione, fu un'abitazione eretta intorno al 1880 di fianco la stazione ferroviaria , che venne adibita ad ufficio postale, costruita da tale Giovanni Primavera, uno dei primissimi cecchinesi.
Nel 1919, dopo la promulgazione del decreto Vivacchi che ordinava la spartizione dei terreni dei grandi proprietari terrieri ai reduci della prima guerra mondiale, in tutta la fascia occidentale dei Castelli Romani, da Ciampino, allora frazione di Marino, fino a Velletri, passando per Frattocchie, Cecchina e Genzano, scoppiarono violenti tumulti per sollecitare la suddivisione delle terre.
A metà degli anni '30 del XX secolo Cecchina, zona di case sparse, venne ceduta, in seguito a scambi di territori tra il comune di Roma ed i comuni limitrofi, ad Albano Laziale. Per l'amenità del luogo ed anche per la sua vicinanza alle zone paludose bonificate o in fase di ultimazione dal regime fascista, Cecchina inizia ad essere popolata ed ampliata da piccoli artigiani ed agricoltori del luogo, da individui in cerca di nuova e migliore occupazione, divenendo così anche un punto di ristoro ed approvvigionamento lungo la via Nettunense[21]; di seguito sarà ampliata la stazione ferroviaria e l'abitato comincia a conoscere un'elevato fenomeno d'immigrazione, accogliendo molti lavoratori provenienti, oltre che dalle zone limitrofe, dall'Emilia-Romagna e dal Veneto, dalle Marche ed dall'Umbria, dall'Abruzzo e dalla non lontana Ciociaria, dalla Calabria[22].
Durante la seconda guerra mondiale, dopo lo sbarco degli Alleati nel gennaio 1944 ad Anzio, Cecchina si trovò quasi sulla prima linea dei combattimenti[23]. (Vedi I Castelli Romani durante la seconda guerra mondiale)
Immediatamente dopo la liberazione, avvenuta per i Castelli tra il 2 ed il 3 giugno 1944, venne emanato il decreto Gullo, a cui seguì una re-distribuzione delle terre appartenenti ai grandi latifondi, che interessava sempre la parte occidentale dei Colli Albani, Cecchina inclusa.
Tra gli anni '50 e '60 ci fu un maggior aumento demografico ed un vero sviluppo urbanistico, mediante la creazione del rialzo della sede stradale della via Nettunense per oltrepassare la ferrovia Roma-Velletri[24], la costruzione della chiesa parrocchiale, dell'asilo, delle scuole elementare e media. Seguiranno l'apertura dello stabilimento della Contir a Cecchina vecchia, della Aros Sud in località Poggio Ameno, della Metalchimica in via Lazio, della Mcquay ai Piani di S. Maria e di molteplici attività concernenti i più svariati settori della vita pubblica, processo che continua innarrestabile anche nel periodo attuale. Ne consegue che oggi Cecchina è un paese ancorato alle proprie radici e tradizioni, con lo sguardo proiettato al futuro.
In Cecchina, presso località Fontana di Papa nel comune di Ariccia, è in fase di progettazione la costruzione del nuovo Policlinico dei Castelli Romani, che raggrupperà l'insieme delle strutture ad oggi presenti sul territorio castellano.
Il paesaggio è amenissimo; ad ogni passo si offrono al disegnatore soggetti stupendi. Il panorama è sterminato, qui si trova sempre qualcosa di nuovo e di seducente. (W. Goethe - Viaggio in Italia)
Pur essendo circoscrizione e parte integrante del comune di Albano Laziale, Cecchina è un paese con una marcata cultura e tradizioni proprie e che offre tutti i servizi ai suoi abitanti; il suo territorio è composto da molte località:
La Parrocchia di Cecchina, intitolata al Patrono San Filippo Neri, risale all'anno 1941 del secolo scorso. Rappresenta un concreto luogo di aggregazione della comunità cecchinese, grazie alle tante iniziative pastorali ed alla presenza dell'oratorio giovanile.
Molteplici, antiche ed importanti sono le tenute ed i casali del passato ubicati nel territorio, tra cui: casale Milita (Casalotto), tenuta tor Paluzzi, tenuta e casale Villafranca (Fabi), casale Angelini, casale Fontana di Papa, casale Cecchina vecchia dei Conti Gentiloni, tenuta le Cese, tenuta e casale Pagliarozza, tenuta piani S. Maria, tenuta - torre Cancelliera e tenuta IV Negroni (oggi zone industriali), tenuta Tor di sbarra (Montagnano), tenuta e casale Campoleone, tenuta colli S. Paolo, tenuta Valle Oliva.
Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto albanense.
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In Cecchina e nelle sue zone, oltre naturalmente la lingua italiana, si parla un dialetto castellano, appartenente al gruppo dei dialetti italiani mediani (marchigiani-umbro-laziali); essendo Cecchina un paese giovane, il dialetto cecchinese è il risultato di una mescolanza dei dialetti dei Comuni confinanti. (Vedi dialetto albanense, dialetto ariccino, dialetto genzanese, dialetto marinese, dialetto rocchigiano, )
Cecchina è dotata di una Biblioteca Comunale, sita nella Villa Comunale del Vescovo. La biblioteca, inaugurata nel 1982, è dotata di 8331 volumi e numerosi servizi per il cittadino, disposti sui 125 metri2 del primo piano della palazzina in stile liberty. L'intero fabbricato di metri2 900 è circondato da un bel parco verde con pini secolari. La biblioteca offre una serie di servizi all'utenza:
Materna
Elementare
Media
Altri istituti
Come in tutte le città dei Castelli romani, così anche in Cecchina si possono gustare i piatti della cucina laziale castellana: pasta cacio e pepe, pasta con funghi porcini o prataioli, porchetta, carni locali bovine e suine (ad es. il maialino arrostito), insaccati, selvaggina, latticini e suoi derivati, broccoli (famosissimo il "broccolo attufato" di Albano Laziale), fagioli.
Siamo poi in pieno territorio del Colli Albani DOC, vino bianco tipico di Albano Laziale.
Rodolfo Laganà (Roma 1957), attore italiano.
Sviluppato è il settore della viticoltura per la produzione del vino Colli Albani DOC[3] e dell' agricoltura per la produzione dei prodotti tipici della zona quali olio, ortaggi, cereali.
Molto attiva è l'industria metalmeccanica ed artigianale, soprattutto nelle grosse zone industriali di Cancelliera, divisa tra i comuni di Albano Laziale e di Ariccia e di IV Negroni. Il pendolarismo verso Roma (40 min. per raggiungere la stazione Termini) rappresenta un'altra realtà del mondo del lavoro di Cecchina.
A Cecchina, nella zona Roncigliano, è presente la discarica di Roncigliano-Albano Laziale, da anni oramai al centro di numerose polemiche, tutt'ora irrisolte [25], per quanto concerne i problemi legati allo smaltimento dei rifiuti urbani e di conseguenza all'ambiente. Questo complesso, nel quale da circa trent'anni convergono i rifiuti di alcuni paesi della provincia di Roma meridionale, e cioè: Albano Laziale, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano di Roma, Lanuvio, Marino, Nemi e Rocca di Papa, è composto da sei fosse, di cui l'ultima in esaurimento.
Cecchina è attraversata dalla Strada Statale 207 Nettunense (recentemente divenuta Strada Regionale) che dalla Strada Statale 7 Via Appia all'altezza delle Frattocchie collega i Castelli romani, passando per Aprilia, ad Anzio e Nettuno ; inoltre è collegata ad Albano, Ariccia, Genzano di Roma, Pomezia e ad Ardea da strade provinciali. Per la località passano sia corse COTRAL sia corse intercomunali (Onorati).
A Cecchina transita la linea ferroviaria Roma-Velletri, ed è presente nel centro cittadino la stazione ferroviaria che serve anche le città di Ariccia e Genzano di Roma.
Cecchina dista 15 Km dall'aeroporto internazionale G.B. Pastine di Roma Ciampino e 48 Km dall' aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino.
Seconda circoscrizione del comune di Albano Laziale:
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Dal 1976 esiste a Cecchina una squadra di calcio, la Polisportiva Cecchina AIPA Calcio, che nel 2004-2005 ha vinto la Coppa Regionale e che attualmente milita nel campionato regionale. I colori societari sono il bianco ed il rosso.
E' in fase di progettazione la costituzione della Società sportiva Cecchina scherma.