Troy - La caduta di Troia (Troy - Fall of a City) è una miniserie creata dalla BBC nel 2018. È basata sull'Iliade e la guerra di Troia in generale.
La miniserie è stata girata a Città del Capo e comprende otto episodi. È stata scritta da David Farr, Nancy Harris, Mika Watkins, e Joe Barton, e diretta da Owen Harris e Mark Brozel.
N° | Titolo | Titolo originale | Regista | Sceneggiatore | Data di uscita originale | Spettatori nel Regno Unito |
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1 | Sangue nero | Black blood | Owen Harris | David Farr | 17 febbraio 2018 | 3.2 Milioni |
2 | Condizioni | Conditions | Owen Harris | David Farr | 24 febbraio 2018 | N/A |
3 | Assedio | Siege | Owen Harris | Nancy Harris | 3 marzo 2018 | N/A |
4 | Bottino di guerra | Spoils of war | Mark Brozel | Mika Watkins | 10 marzo 2018 | 1.6 Milioni |
5 | Braccato | Hunted | Mark Brozel | David Farr | 17 marzo 2018 | N/A |
6 | Battaglia sulla spiaggia | Battle on the beach | Mark Brozel | Joe Barton | 24 marzo 2018 | N/A |
7 | Dodici giorni | Twelve days | John Strickland | David Farr | 31 marzo 2018 | N/A |
8 | Offerta | Offering | John Strickland | David Farr | 7 aprile 2018 | N/A |
Nonostante il basso numero di spettatori, Troy - La caduta di Troia è stato accolto positivamente dalla critica anglosassone. Sia The Guardian che The Daily Telegraph lo considerarono superiore al film del 2004 Troy, ritenendo più realista e dettagliata la psicologia dei personaggi e commentando favorevolmente sulla maggior fedeltà all'Iliade.[1][2] La scenografia e i costumi ottennero l'apprezzamento della critica, che però si è espressa più tiepidamente sulla qualità dei dialoghi.[3][4]
La presenza di scene di guerra e di natura soprannaturale portarono alcuni giornalisti a paragonare la miniserie a Il Trono di Spade: mentre The Independent considerò Troy - La caduta di Troia inferiore alla serie dell'HBO per ritmo narrativo e azione, The Guardian lo considerò all'altezza della saga fantasy.[1][5] La scelta di ricorrere ad attori di colore per i ruoli di Achille, Enea, Zeus e Patroclo portò ad alcune critiche da parte del pubblico e all'accusa di "brown-washing", respinte dallo sceneggiatore David Farr.[6]
Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, la miniserie ottiene il 71% delle recensioni professionali positive.[7]