Telettra
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1946 a Milano
Fondata daVirgilio Floriani
Chiusura1990 cessione ad Alcatel
Sede principaleItalia
GruppoFIAT
ProdottiApparati e Sistemi di telecomunicazione
Fatturatocirca 1000 miliardi di lire (1990)
Utile nettocirca 100 miliardi di lire (1990)
Dipendenticirca 9000 (2700 Vimercate, totale 5700 in Italia; 2800 Telettra Spagna, il resto nelle altre sedi internazionali) (1989)

Telettra è stata una delle principali imprese italiane di progettazione e produzione di apparati per le telecomunicazioni su portante fisico e in ponte radio.

Il nome Telettra deriva dall'acronimo di Telefonia, Elettronica, Radio, che riassume appunto i settori di attività, perlomeno iniziali, dell'impresa.

Storia

Fondata nel 1946 dall'ingegner Virgilio Floriani (1906 Cison di Valmarino - 2000 Cernusco Lombardone) a Milano, con circa 7 milioni di lire di risparmi familiari e con una decina di collaboratori, la Telettra raggiunse cogli anni una ragguardevole dimensione nazionale ed internazionale, con circa 10.000 dipendenti totali, ed all'attivo numerosi brevetti ed invenzioni nel settore delle telecomunicazioni.

Nel 1957 Telettra fonda, insieme a Olivetti, la Società Generale Semiconduttori (SGS), divenuta una autonoma ed importante società italiana di sviluppo di dispositivi elettronici. Nel 1968 la SGS venne venduta all'IRI e dopo alcuni anni si fuse con l'impresa di semiconduttori francese Thomson Semiconducteurs, formando la SGS Thomson, poi STMicroelectronics.

La sede principale di Telettra viene spostata nel 1960 a Vimercate, ma molteplici sono le sedi produttive e di sviluppo in Italia (Gorgonzola, Trieste, Rieti, Chieti, Aicurzio, Concorezzo, San Giovanni in Persiceto, Roma, Bari) ed internazionali (tra cui in Spagna (1966), Brasile (1972), Argentina (1972), Norvegia (1976), Messico (1978)).

Torre di test delle antenne e dei ponti radio, della sede principale Telettra a Vimercate

Nel 1967 Telettra realizza il primo ponte radio PCM in Europa: da questo momento i ponti radio a codifica numerica hanno acquisito grande importanza, fino all'avvento della tecnologia della fibra ottica[1].

Dopo la vendita dell'azienda da Floriani alla FIAT nel 1976, continua la crescita della società anche grazie alla continuità degli investimenti in ricerca e sviluppo, ed alla collaborazione con l'università e con i principali operatori nazionali ed internazionali.

Negli anni '80 si profila la possibilità di realizzare il polo italiano del settore facendo confluire Telettra e Italtel (guidata da Marisa Bellisario) in una nuova società chiamata Telit. Problemi di natura politica però impediscono la nascita di questa società e nel 1990 la FIAT decide infine la vendita della Telettra alla multinazionale francese Alcatel, che assorbe tutte le attività e di fatto cancella il marchio storico. Nel 2006 Alcatel si unisce con Lucent, con nuovo marchio Alcatel-Lucent, incorporando quindi le attività ex-Telettra, largamente trasformate da 16 anni di evoluzione e di integrazione in Alcatel.

Al 2016 la sede storica della Telettra a Vimercate è la sede principale italiana e un importante sito di ricerca e sviluppo di Nokia, che nel 2015 ha acquisito Alcatel-Lucent.

Principali contributi Telettra 1946-1989

La prima trasmissione HDTV digitale (1990)

Nel 1990 un consorzio formato da RAI, Telettra, RTVE e Politecnico di Madrid, nell'ambito del progetto europeo EUREKA 256 (EU-256), mette a punto un sistema di compressione digitale HDTV basato sull'algoritmo DCT (Discrete Cosine Transform), da cui nascerà cinque anni più tardi lo standard di compressione MPEG-2. Il sistema viene dimostrato durante i Mondiali di Calcio Italia 1990 diffondendo ad 8 sale di visione italiane e una in Spagna le immagini in alta definizione riprese nei campi di calcio con i sistemi HDTV 1125/60i/16:9 e 1250/50i/16:9 e trasmesse via satellite Olympus (satellite europeo per la sperimentazione di tecnologie di trasmissione, lanciato nel 1989 e che cessò di funzionare, dopo vari incidenti tecnici, nel 1993). Come ricaduta di questo progetto, Telettra realizzò i primi sistemi di trasmissione televisiva digitale terrestre su fibra ottica a definizione standard, destinati alla contribuzione (distribuzione interna del segnale tra centri di produzione per post-elaborazione prima della trasmissione effettiva all'utenza). La cessione di Telettra ad Alcatel ha avuto come conseguenza, tra le altre, l'interruzione dello sviluppo di questi studi e dei prodotti ad essi collegati[3].

Telettra-Atletica Rieti

La Telettra-Atletica Rieti è una società sportiva specializzata nell'atletica leggera. Nel giugno 1979 ha concluso in sesta posizione ai Campionati italiani di società tenutisi a Milano grazie agli ottimi risultati del lunghista Carlo Arrighi, del quattrocentista Roberto Tozzi e del pesista Bruno Pauletto che ha anche conseguito in questa occasione il primato italiano della specialità[4].

Note

  1. ^ Cantoni, Virginio, Gabriele Falciasecca, and Giuseppe Pelosi, eds. Storia delle telecomunicazioni. Vol. 1. Firenze University Press, 2011, pag. 367
  2. ^ Schema della tratta sul Mar Rosso (JPG), su vialattea.net (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2014).
  3. ^ inchiesta di Report su Telettra, su report.rai.it. URL consultato il 19 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2011).
  4. ^ Danilo Ferrero, L'italo-canadese campione di peso, in Illustratofiat, XXVII, n. 7, FIAT, luglio-agosto 1979, p. 26. URL consultato il 9 agosto 2017.
    Trascrizione dell’articolo L'italo-canadese campione di peso (TXT), su digibess.it, BESS Digital Archive: Biblioteca elettronica di scienze sociali ed economiche del Piemonte. URL consultato il 17 novembre 2013. «La squadra ... si è brillantemente comportata alla finale del campionato di società a Milano conquistando un ottimo sesto posto, con diversi risultati di rilievo, quali le vittorie del lunghista Carlo Arrighi con metri 7,67, del giovane quattrocentista Roberto Tozzi col tempo di 46"31 e della rivelazione dei campionati, il pesista italo-canadese (di Portogruaro) Bruno Pauletto (nella foto) che ha anche uguagliato il primato italiano della specialità con m 20,13».

Voci correlate

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