Fase di combattimento di Tekken 3

Tekken (鉄拳?, lett. "Pugno di ferro") è una serie di videogiochi picchiaduro sviluppati e pubblicati da Namco.

Nata inizialmente come serie per cabinati arcade,[1] successivamente sono uscite versioni anche per PlayStation, PlayStation 2, PlayStation 3, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox 360, Xbox One, Xbox Series X/S, Game Boy Advance, Nintendo 3DS, Nintendo Wii U e Microsoft Windows.[2]

Storia

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La serie di Tekken è uno dei primi franchise di picchiaduro in 3D, con il primo gioco uscito a meno di due anni da Virtua Fighter[3]. Esistono nove sequel: Tekken 2[4], Tekken 3[5], Tekken Tag Tournament[6], Tekken 4[7], Tekken 5[8], Tekken 6, Tekken Tag Tournament 2, Tekken 7, Tekken 8[9]. Sono stati prodotti altri videogiochi dedicati alla serie: un aggiornamento di Tekken 5 per la PSP intitolato Tekken 5: Dark Resurrection, un ulteriore aggiornamento per la PS3 (chiamato dai fan Tekken 5.1[10]) e uno spin-off dal titolo Tekken's Nina Williams in: Death by Degrees. La serie di Tekken include, inoltre, anche Tekken Advance (una versione di Tekken 3 per GBA), che è stata prodotta per Nintendo Game Boy Advance nel 2001[11]. Tuttavia, la Namco non ha prodotto ulteriori versioni per GBA per un accordo esclusivo per PlayStation.

Caratteristiche

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Tekken è il nome del torneo di arti marziali in cui si cimentano i protagonisti, che ambiscono al titolo di "The King of Iron Fist Tournament"[12][13].

Come con la maggior parte dei picchiaduro, i giocatori scelgono un personaggio da uno schieramento e lo impiegano in un combattimento corpo a corpo contro un avversario. Tekken è principalmente una serie di competizione tra due giocatori; un giocatore umano può però combattere contro un personaggio mosso dalla console stessa per allenamento o per svago.

Nel gioco originale di Tekken, i personaggi combatterebbero in un'arena. Il nome del luogo era mostrato in fondo ad un angolo in basso a destra dello schermo. I luoghi erano Angkor Wat, Szechwan, Monument Valley, Chicago, Kyoto, Figi, Lago di Windermere, Venezia, Akropolis, Isola di re Giorgio e Chiba Marine Stadium. I giochi successivi non portano più il nome del luogo sullo schermo. Successivamente, da Tekken 4 in poi, i personaggi non avranno più un loro stage, eccetto i boss.

Riguardo certi aspetti, Tekken è differente dagli altri picchiaduro. I picchiaduro tradizionali sono usualmente giocati con tasti che corrispondono alla potenza dell'attacco, come un pugno forte o un calcio debole. Tekken, invece, dedica un tasto ad ogni arto del personaggio, facendo imparare attacchi speciali con un processo intuitivo. I giochi picchiaduro tradizionali, come Street Fighter, comportano l'inserimento dei comandi quanto più rapidamente e accuratamente possibile, invece Tekken rallenta l'azione enfatizzando ritmo, strategia e l'inganno oltre alla velocità.

I giochi Tekken sono popolari nella comunità di arti marziali grazie innanzitutto al fatto che molte tecniche dei personaggi possono essere trovate nelle arti marziali reali. Tuttavia, ci sono dubbi sull'accuratezza degli stili di alcuni personaggi. Per esempio, prima dell'uscita del gioco, si diceva che il personaggio Paul Phoenix usasse degli stili integrati di arti marziali basati sul Jūdō, nonostante il judo non permetta calci o pugni, specialmente durante le competizioni. In modo simile, il personaggio Marshall Law è descritto come praticante di arti marziali, che non è una disciplina specifica. Esistono somiglianze tra Marshall Law e Bruce Lee nell'aspetto e, come è annunciato ufficialmente, anche Law praticherebbe il Jeet Kune Do come Lee; anche in questo caso, la realtà del JKD è totalmente diversa. In effetti, la Namco non ha puntato tanto alla realtà degli stili, quanto a renderli più simili possibili ai combattimenti veri.

I personaggi Paul Phoenix e Yoshimitsu sono apparsi in tutti i giochi Tekken.

I personaggi King e Kuma sono apparsi anch'essi in tutti i capitoli ma interpretati da due personaggi differenti.

Il videogioco Tekken condivide delle meccaniche di gioco con altri picchiaduro della Namco, per esempio Soulcalibur (l'erede di Soul Blade).

Modalità

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In Tekken 4 venne aggiunta la Modalità Storia. Simile alla Modalità Arcade, essi aggiungeva anche un filmato iniziale riguardante il personaggio scelto. La Modalità Arcade apparve comunque tra le modalità di gioco ma stavolta molto più simile alla versione del cabinato, e questo tipo di Modalità fu poi riaggiunta in Tekken 6. In Tekken 5 e in Tekken 5: Dark Resurrection invece la Modalità Arcade consiste in una serie illimitata di battaglie al solo scopo di "alzare di grado" un personaggio attraverso le vittorie, secondo una graduatoria simile a quella delle arti marziali.

Videogiochi

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Personaggi

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Vincitori

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Altri media

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Accoglienza

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Al 2012 la serie ha venduto 40 milioni di copie in tutto il mondo[17].

A fine 2013 la serie ha raggiunto la quota di 41 milioni di copie vendute in tutto il mondo[18].

La rivista Play Generation classificò i Mishima come la seconda famiglia più celebre dei videogiochi usciti su PlayStation 2[19].

Il 26 maggio 2012 è stato aperto ad Osaka un museo dedicato a Tekken, dove all'interno gli appassionati possono trovare ogni genere di oggetto legato alla serie[20].

Note

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  1. ^ Andrea Passero, Il riassunto della storia di Tekken...a 8 bit!, su IGN, 24 maggio 2017. URL consultato il 1º dicembre 2020.
  2. ^ Antonio Salvatore Bosco, [SPECIALE] Tekken: rivediamo insieme la storia principale della saga di Bandai Namco, su NerdPlanet.it, 30 maggio 2017. URL consultato il 1º dicembre 2020.
  3. ^ (EN) Tekken, su IGN, 27 novembre 1996. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  4. ^ (EN) Tekken 2, in IGN, 27 novembre 1996. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  5. ^ (EN) Jay Boor e Jeff Chen, Tekken 3, in IGN, 27 marzo 1998. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  6. ^ (EN) Tekken Tournament?, in IGN, 9 aprile 1999. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  7. ^ (EN) Namco Announces E3 Lineup, in IGN, 3 maggio 2002. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  8. ^ (EN) Tekken 5 Confirmed For PS2, in IGN, 18 novembre 2004. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  9. ^ Tekken 8 è ora disponibile in tutto il mondo su Console e PC, su itakon.it. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  10. ^ (EN) Masa Iino, Tekken 5: Dark Resurrection Coming, in 1UP.com, 24 agosto 2005. URL consultato il 7 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2015).
  11. ^ (EN) Craig Harris, Tekken Advance, in IGN, 23 ottobre 2001. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  12. ^ Tekken, in Play Generation, n. 70, Edizioni Master, settembre 2011, p. 69, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  13. ^ Tekken 2, in Play Generation, n. 75, Edizioni Master, gennaio 2012, p. 33, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  14. ^ (EN) Tekken Cameos in Urban Reign, in IGN, 21 luglio 2005. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  15. ^ (EN) Lynzee Loveridge, Tekken's Lili Crosses Over in Digimon World Re:Digitize, in Anime News Network, 26 giugno 2012. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  16. ^ (EN) Tekken’s Lily Returns In Digimon World Re:Digitize Decode’s New Episode, in Siliconera, 2 giugno 2013. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  17. ^ Tekken Tag Tournament 2, in Play Generation, n. 80, Edizioni Master, giugno 2012, pp. 10-12, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  18. ^ I numeri, in Play Generation, n. 96, Edizioni Master, ottobre 2013, p. 75, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  19. ^ La famiglia + celebre, in Play Generation, n. 73, Edizioni Master, dicembre 2011, p. 89, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  20. ^ Museo Tekken di Osaka, in Play Generation, n. 96, Edizioni Master, ottobre 2013, p. 75, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).

Voci correlate

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Altri progetti

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