Strela (cirillico: Стрела, freccia) è una famiglia di satelliti artificiali per comunicazioni militari di sviluppo e fabbricazione sovietica (e poi russa), progettati per operare generalmente in orbita terrestre media. Ne sono stati lanciati centinaia di esemplari di diverse versioni, tra il 1964 ed il 2004.

Sviluppo e caratteristiche generali

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Il sistema satellitare per comunicazioni militari Strela fu dispiegato sperimentalmente a partire dagli anni sessanta. In particolare, era composto da due tipi di satelliti, che doveva essere in grado di garantire sia le comunicazioni delle forze armate, sia quelle legate ad attività di intelligence.
Le prove operative del sistema iniziarono nel 1964, con il lancio e la messa in orbita dei primi Strela-1. Si trattava di una serie di prototipi realizzati nell'ambito dello sviluppo della versione definitiva, chiamata Strela-1M. A partire dall'anno successivo, iniziarono i lanci degli Strela-2, nell'ambito dello sviluppo della successiva versione Strela-2M.

Il sistema fu accettato dalle autorità militari nel biennio 1973-1974. Una costellazione tipica di Strela era composta da alcune dozzine di Strela-1M ed otto Strela-2M.
Entrambi i modelli furono sostituiti negli anni novanta dai più perfezionati Strela-3. In dettaglio, gli Strela-1M furono ritirati dal servizio a partire dal 1992, mentre gli Strela-2M dal 1994.
A partire dal 2005, è stata realizzata una versione perfezionata degli Strela-3. Tali satelliti sono chiamati Rodnik. Inoltre, negli anni novanta, fu sviluppata una variante per utilizzo commerciale, chiamata Gonets-D[1].

Tabella riepilogativa dei satelliti Strela
Versione Primo lancio Ultimo lancio Esemplari costruiti Lanciati con successo
Strela-1 18 agosto 1964 18 settembre 1965 29 26
Strela-2 18 dicembre 1965 27 agosto 1968 5 3
Strela-1M 25 aprile 1970 3 giugno 1992 368 360
Strela-2M 27 giugno 1970 20 dicembre 1994 52 49
Strela-3 15 gennaio 1985 23 settembre 2004 136 121
Strela-3M (Rodnik) 2005 presente ? 21 (al 2019)

Strela-1

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Gli Strela-1[2] (11F610) erano dei satelliti di piccole dimensioni, utilizzati come base per lo sviluppo delle tecnologie necessarie alle versioni successive. La massa degli Strela-1 era di 50 kg, con un diametro di 75 centimetri. Si trattava di satelliti progettati per operare in orbita terrestre media, con un perigeo di 1.432 km ed un apogeo di 1.488 km

Il sistema fu schierato in via sperimentale nel biennio 1964-1965. Complessivamente, ne furono costruiti 29 esemplari, 26 dei quali vennero lanciati con successo mediante lanciatori Kosmos in altrettante missioni Cosmos. Furono sostituiti dai più moderni Strela-1M.

Gli Strela-1 venivano messi in orbita mediante lanci multipli (da due a cinque esemplari con lo stesso vettore). Uno di questi lanci si risolse in un insuccesso a causa di un problema tecnico al razzo vettore, che per motivi sconosciuti non raggiunse l'orbita.

Strela-2

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Gli Strela-2[3] (11F610, nome in codice Pchela) erano satelliti per comunicazioni utilizzati anch'essi come base per lo sviluppo delle tecnologie necessarie alle versioni definitive. Si differivano dai precedenti Strela-1 per le loro maggiori dimensioni (massa tipica: 800 kg, diametro: 2,04 metri)

Gli Strela-1 operavano in orbita terrestre media (perigeo: 775 km, apogeo: 800 km), e vi venivano collocati da vettori Kosmos. Complessivamente, ne furono costruiti cinque esemplari, di cui tre lanciati con successo, tra il 1965 ed il 1968. I lanci falliti furono dovuti al mancato raggiungimento (per cause ignote) dell'orbita. Al contrario degli Strela-1, era necessario un singolo vettore per ogni satellite.

Gli Strela-2 furono sostituiti dai definitivi Strela-2M a partire dagli anni settanta.

Strela-1M

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Gli Strela-1M[4] (11F625) erano la versione “di serie” dei precedenti Strela-1. In generale, avevano le stesse dimensioni, ma una massa superiore (61 kg). L'inclinazione era di 74 gradi, l'apogeo di 1.432 km ed il perigeo di 1.488 km (gli stessi valori della versione di pre-serie). L'autonomia di servizio era di sei mesi.
Il lancio veniva effettuato tramite lanciatori Kosmos-3M, in gruppi da otto, ed i satelliti venivano posti in orbita terrestre media. I lanci iniziarono nel 1970, e gli Stela-1M furono accettati dalle autorità militari nel 1973. Furono sostituiti dai più perfezionati Strela-3 a partire dal 1985, e vennero definitivamente ritirati nel 1992.
Complessivamente, ne furono costruiti ben 368, 360 dei quali lanciati con successo.

Strela-2M

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Gli Strela-2M[5] (11F610) erano la versione definitiva degli Strela-2. In generale, erano caratterizzati da maggiori dimensioni (3 metri di lunghezza e 2,04 di diametro) e peso (900 kg). L'inclinazione era di 74 gradi, l'apogeo di 775 km ed il perigeo di 800 km. Dal punto di vista tecnico, utilizzavano un involucro cilindrico del tipo KAUR-1, caratterizzato da un diametro di 2,035 metri, da celle solari ed un sistema di “radiatori” per la regolazione della temperatura montati esternamente. L'autonomia era compresa tra i 24 ed i 36 mesi.
Tali satelliti venivano lanciati singolarmente da vettori Kosmos-3M, e posti in tre orbite planetarie. I lanci iniziarono nel 1970, e gli Strela-2M furono accettati dalle autorità militari nel 1974. Rimasero operativi fino al 1994, quando furono sostituiti dai più perfezionati Strela-3.
Complessivamente, ne furono costruiti 52, di cui 49 lanciati con successo in altrettante missioni Cosmos.

Strela-3

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Gli Strela-3[6] (17F13) costituivano la seconda generazione di satelliti per comunicazioni militari. Lo sviluppo iniziò nel 1973, inizialmente per conto del GRU. In generale, si trattava di satelliti più grandi e potenti dei precedenti Strela-1M (1,5 metri di lunghezza ed uno di diametro), con una massa superiore di circa quattro volte (220 kg). L'inclinazione era di 82,6 gradi, l'apogeo di 1.400 km ed il perigeo di 1.414 km. I voli di prova iniziarono nel 1985, ed entrarono in servizio nel 1990. Una costellazione completa di Strela-3 era composta da dodici satelliti in due orbite planetarie. Tali satelliti venivano lanciati in gruppi di sei mediante vettori Cyklon[7], oppure a coppie mediante lanciatori Kosmos-3M[8].
Complessivamente, ne furono costruiti 136, di cui 121 lanciati con successo in altrettante missioni Cosmos fino al 2004. Gli Strela-3 sostituirono sia gli Strela-1M (1992), sia gli Strela-2M (1994). Dopo il 1991 in seguito alla fine dell'URSS i satelliti Strela-3 passarono alla Russia e il vettore Cyklon passò all'Ucraina, pertanto dal 1992 i lanci con questo vettore vennero effettuati in collaborazione tra le due nazioni.

Note

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  1. ^ I lanci dei satelliti Strela inseriti nella voce sono tratti dal sito space.skyrocket.de Archiviato il 17 giugno 2008 in Internet Archive.. Tale cronologia è diversa da quella riportata sul sito astronautix.com Archiviato il 26 maggio 2008 in Internet Archive., poiché questa comprende anche i Rodnik ed i Gonets-D. Questi due satelliti sono stati inseriti altrove.
  2. ^ Gli Strela-1 Archiviato il 7 ottobre 2008 in Internet Archive.
  3. ^ Gli Strela-2, su astronautix.com. URL consultato il 19 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012).
  4. ^ Gli Strela-1M Archiviato il 5 agosto 2014 in Internet Archive.
  5. ^ Gli Strela-2M
  6. ^ Gli Strela-3 Archiviato il 22 marzo 2009 in Internet Archive.
  7. ^ In alcuni dei lanci elencati sotto, a volte risultano solo tre satelliti. In realtà, in questi casi gli Strela venivano lanciati insieme ad altrettanti Gonets-D, per un totale di sei satelliti complessivi.
  8. ^ Solo gli ultimi tre furono lanciati con vettori Kosmos.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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