Stefano Malatesta (Roma, 5 aprile 1940 – Roma, 14 agosto 2020) è stato un giornalista, scrittore e pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Laureato in Scienze politiche, svolse la professione di giornalista di cronaca nera, documentarista e inviato di guerra, seguendo anche il golpe di Pinochet in Cile per Panorama e la guerra tra Iran e Iraq per "La Repubblica".[1][2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Il cane che andava per mare e altri eccentrici siciliani (2000)[3]
- Il napoletano che domò gli afghani (2002)
- Il cammello battriano. In viaggio lungo la via della seta (2002)
- Il grande mare di sabbia (2006)
- La pescatrice del Platani e altri imprevisti siciliani (2011)[4]
- Quel treno per Baghdad (2013)
- L'uomo dalla voce tonante. Storie dell'America del Sud (2014)
- Quando Roma era un paradiso (2015)[5]
- La vanità della cavalleria (2017)
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Albatros Palestrina
- Este-Ferrara
- Premio Comisso[6]
- Settembrini regione veneta
- Barzini come miglior inviato speciale dell'anno
- Chatwin [7]
- Kapuscinski
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ http://www.treccani.it/enciclopedia/stefano-malatesta/
- ^ http://www.repubblica.it/protagonisti/Stefano_Malatesta
- ^ http://www.lafeltrinelli.it/libri/stefano-malatesta/236002
- ^ Copia archiviata, su ibs.it. URL consultato il 1º aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2016).
- ^ Copia archiviata, su lastampa.it. URL consultato il 1º aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2016).
- ^ Archivio Premio Giovanni Comisso, su premiocomisso.it. URL consultato il 3 ottobre 2019.
- ^ Copia archiviata, su neripozza.it. URL consultato il 1º aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2016).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Stefano Malatesta
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Malatesta, Stefano, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di Stefano Malatesta, su Open Library, Internet Archive.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 74077830 · ISNI (EN) 0000 0000 0142 9790 · SBN LO1V133471 · LCCN (EN) n80098299 · GND (DE) 13218401X · BNF (FR) cb14472749m (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n80098299 |
|---|
